Chi mi segue su twitter e instagram lo sa, lo scorso venerdì ho lasciato occhiali da nerd sulla scrivania, ho riesumato dal fondo dell’armadio borsone da palestra iper accessoriato (ci fu un periodo della mia vita universitaria in cui andavo in palestra 3 o 4 volte a settimana, ma ormai sono passati secoli, e si vedono tuttti!) e mi sono messa a fare training autogeno per prepararmi ad un evento davvero insolito: il blogger day Virgin Active.
Sì, le palestre.
Nel ringraziare chi sta già ridendo di me, ci tengo a precisare fin da subito, con una punta di orgoglio, che ho retto fino alla fine della giornata, certo l’acido lattico si fa ancora sentire (e siamo a mercoledì), ma sempre meglio dei miei terrori iniziali.
La giornata si è aperta con un brief sulla storia di Virgin Active, nel 1999 l’apertura del primo centro fitness in Gran Bretagna, oggi, nel 2012, Virgin conta su un esercito di 259 villaggi fitness sparsi in tutto il mondo: Italia, Portogallo, Sud Africa, Spagna, Australia e Gran Bretagna. Nel nostro paese i villaggi fitness sono ormai già 25: Luca Vallotta (follow him on twitter https://twitter.com/lucavalotta), attuale Presidente e Direttore Generale Virgin Active Italia, ha inaugurato il primo nel 2004 e da allora non si è più fermato. Abbiamo avuto modo di intervistarlo dopo pranzo, durante una piacevole pausa caffè, e abbiamo conosciuto una persona determinata e che mi ha dato l’impressione di un totale amore per il proprio lavoro e la mission che vi sta dietro, sempre con un occhio di particolare sensibilità alle esigenze di tutta la clientela.
Le spiegazioni sono sempre utili, ma vivere l’esperienza in prima persona dona sempre qualcosa in più, in questo caso è stato fondamentale per comprendere appieno il perché di un successo così universalmente riconosciuto. Come vi dicevo di palestre ne ho frequentate, soprattutto negli anni universitari, e abito a Milano, non in un paese sperduto, eppure, sempre e dico sempre, dalla palestra di quartiere a quella media, mi sono trovata poco a mio agio. Forse dipende dal personale, dai servizi, dagli altri abbonati, o forse sono stata semplicemente sfortunata, ma quello che invece si percepisce appena entrati in un Villaggio Virgin Active (noi siamo stati ospiti di quello in zona Maciachini) è un clima completamente diverso, comunitario, festoso, colorato.
Tu sei al centro dell’attenzione ma non perché hai qualche chilo di troppo da buttar giù e un personal trainer non vede l’ora di seviziarti in sala pesi, tu sei al centro dell’attenzione perché fare sport deve essere un piacere, un divertimento e anche un benessere per il corpo.
Credetemi non so perché ma questo si percepisce subito, e di sicuro non perché ero ospite come blogger, è proprio un sentore generale che si respira per tutto il villaggio: la gente, per quanto affaticata dall’attività fisica in atto, era contenta, a proprio agio e rilassata.
Due cose che mi hanno colpita particolarmente:
- L’area accoglienza per bambini all’interno della quale le mamme possono lasciare i figli per un massimo di due ore, assistiti da personale specializzato. Mentre si allenano o seguono i loro corsi, i bimbi giocano in un’area a loro riservata e si divertono. Addio senso di colpa per quelle mamme che ci tengono al loro allenamento!
- L’ideazione del progetto AFA, ovvero Ginnastica Fisica Adattata, per le persone affette da sclerosi multipla e disabilità motorie: questa particolare tipologia di allenamento, studiata con la AISM, ha permesso a partire da settembre a persone con sclerosi multipla di frequentare corsi specifici pensati e sviluppati apposta, a seconda del livello di disabilità, con training a ritmo di musica e programmi di esercizi standard. Un modo per stimolare il movimento che, se seguito e controllato, previene le complicanze dell’immobilità e aiuta a socializzare.
Noi ci siamo dilettati prima con un circuito funzionale (faticosissimo, ma divertente al contempo), poi con un assaggio di TRX e infine, il momento topico della mia giornata, la Zumba. Era da mesi che volevo provarla, forse ne avevo già parlato anche sul blog in passato, e così eccomi qui, anzi lì, a saltellare e ballare come una matta: mi sono divertita da morire, e il bello di questo tipo di allenamento è che il divertimento non ti fa sentire la fatica che comunque c’è ed è tanta. Infine, dopo pranzo, abbiamo avuto accesso all’area piscina, dove, oltre a quest’ultima si trova anche un’area benessere con un enorme idromassaggio, sauna, bagno turco, docce emozionali con profumi vaporizzati e area relax.
Apprezzate quello che sto per fare, ovvero pubblicare un video con alcuni spezzoni della lezione di Zumba, sono quella completamente vestita di nero (che, si sa, camuffa qualche rotolino di tropoo) che balla di fianco ad Anass (che ogni tanto le pesta i piedi :D). Scherzi a parte grazie di cuore a tutto lo staff Virgin Active, all’Agenzia Freedata Labs, in particolare ad Alessandra, per avermi accompagnata in questa esperienza nuova, umanamente e piscologicamente una delle più belle mai fatte in 2 anni e mezzo di blogger life!
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