Con Samsung Galaxy Camera alla masterclass di Chef Oldani

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La scorsa settimana ho vestito per un paio d’ore i panni della food blogger, anzi no, della casalinga disperata che cerca di imparare a fare un risotto. E mica un risotto qualunque, perché, nonostante le mie abilità culinarie siano spesso bistrattate da padre e fidanzato (dico, solo a me son capitati due che cucinano da dio?), ho seguito per filo e per segno la lezione masterclass tenuta dal pluripremiato chef Davide Oldani, nell’ambito del progetto Cibo a Regola D’Arte, un’idea di RCS, un grande evento pubblico realizzato attraverso un percorso dentro la cultura del Cibo, alla scoperta di sapori, gusti, profumi, territori, storie e tradizioni con la direzione artistica dello stesso Oldani e di Carlo Cracco.

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Ma veniamo al succo del discorso, anzi al risotto: perché ero lì? Ero lì (e per lì intendo nella magnifica cornice della Triennale di Milano) come blogger lifestyle chiamata a raccontare l’evento e la masterclass immortalando in diretta lo Chef Oldani tramite una fantastica Samsung Galaxy Camera (e tutte le foto che vedrete nel post le ho scattate proprio con quest’utlima). Il mio animo geek ha fatto la capriole: pensate di poter ottenere tramite un solo dispositivo performance fotografiche professionali, avere l’ultimo sistema operativo Android™ Jelly Bean, godere di una connettività illimitata attraverso le reti 3G e Wi-Fi integrate nonché di un incredibile display HD Super Clear LCD da 4.8 pollici.

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Ecco, tutto questo è possibile con la Samsung Galaxy Camera, insieme ovviamente alla possibilità di condividere in diretta sui propri social, foto e aggiornamenti di stato. Spiegato perché mi trovavo lì: raccontare il risotto speciale di Oldani twittando in diretta e tenendo tutti voi aggiornati.La prima cosa che ho imparato è che Oldani dice no al soffritto, e non potrei essere che d’accordo, io detesto, aborro, schifo quasi il soffritto. Non l’ho mai sopportato e mai lo sopporterò, dunque mille punti ad Oldani solo per questa affermazione di partenza.Abbiamo poi imparato come mantecarlo al meglio, facendo attenzione a non spezzare i chicchi e a non perderne dunque l’aroma particolare che deriva dalla tostatura. Mentre la ricetta prendeva corpo la presentatrice Diamante D’Alessio (Direttore di Io Donna), ha fatto ad Oldani molte domande sugli inizi della sua carriera e ho scoperto così che ha studiato con Gordon Ramsay, quando erano entrambi giovincelli e si alzavano alle 6 del mattino per accaparrarsi le miglior pentole in cucina: curioso come abbiano poi preso strade così diverse, Ramsay più star televisiva che chef, Oldani invece chef vero e proprio che con la sua cucina pop ha conquistato i palati di tutta Italia e non solo.

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Insomma volete sapere com’era il risotto alla fine? Ebbene non l’ho assaggiato, una signora del pubblico è stata più lesta di tutti e se l’è accaparrato, finendolo fino all’ultimo boccone. Visivamente però aveva davvero un aspetto sublime, perfettamente giocato sui contrasti, come d’altra parte anticipato nel titolo della masterclass: il bianco e il nero dato dal riso carnaroli e dal riso venere, il morbido e il croccante dato dalle diverse consistenze degli ingredienti, il dolce e il salato dati ancora una volta dagli ingredienti stessi. Da quello che ho potuto intuire, un trionfo di sapori da gustare con calma per coglierne le differenze che si amalgamano così bene l’una con l’altra.

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Non dimentichiamo, infine, che Samsung è stato un partner fondamentale di questa iniziativa Cibo a Regola D’Arte, in quanto ha fornito tutto il materiale “tecnologico” utile per i vari corsi e le varie masterclass: piani a induzione, forni a microonde Cherry e Perfetto, frigoriferi a doppia porta  e i monitor Seamless da 46 e 55 pollici per dare la possibilità a tutti di seguire “da vicino” lo svolgersi della ricetta.

Un incontro felice tra food, lifestyle e tecnologia: mi ha fatto piacere esserci, nonostante la mia scarsa dimestichezza con i fornelli, potrò vantare una cosa in comune con Oldani: il nostro no al soffritto!

Alessandra Pepe

pp.alessandra@gmail.com

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