Sicuramente molti di voi avranno già visto le foto sui vari social, ma ora posso svelarvi perché qualche giorno fa sono stata coinvolta nel progetto Shu Uemura Art of Hair Fashion Backstage di cui mi avete chiesto notizia e che solo ora vi racconto nei dettagli.
Insieme ad altre blogger siamo state scelte da Shu Uemura come Hako Talent Editor, cosa significa? Significa che nel corso dei prossimi mesi avremo molte sorprese da svelarvi riguardo i prodotti e le iniziative che Shu Uemura ha in serbo per tutte le consumatrici affezionate del brand e anche per chi non lo conosce e magari inizierà ad apprezzarlo proprio attraverso noi blogger.
Ma veniamo all’evento: immaginate di vivere il backstage di una sfilata, ma non come reporter-blogger, proprio come “modelle”, e ovviamente, soprattutto nel mio caso, le virgolette sono molto d’obbligo. Prima un fitting con una stylist che ci ha seguito durante tutta l’avventura, ha scelto per me un abito lungo nero di Martin Alvarez, impreziosito da splendidi orecchini di Freedom, come il bracciale, clutch di Mila Schon e scarpe Fiorangelo. Poi il momento trucco con le make up artist che hanno utilizzato i prodotti Lancome, uno degli sponsor della serata e, infine, il momento dell’acconciatura, per me il più delicato visto il disastro della mia chioma ribelle. Intorno a noi modelle giovanissime si lasciavano pettinare e truccare pazientemente, chi giocava con il telefono, chi mangiava un po’ di frutta, tutte concentrate pensavano al “dopo”, alla sfilata. Il team di MUA e hair stylist lavorava con entusiasmo, tutti si muovevano in sincronia, come in una sorta di danza che, perdonatemi il paragone poco poetico, mi ha fatto pensare ad un formichiere, quanto di più perfetto esista in natura a livello di organizzazione e divisione dei compiti. Esserne parte, ti lascia addosso un senso di stupore davvero difficile da trasmettere a parole.
Una volta pronte è stato il momento degli scatti sul set: il mio imbarazzo era così evidente che non c’è bisogno di descrivervelo. La tentazione di fuggire è stata fortissima, ma alla fine mi sono autoconvinta di poter provare a sorridere ed essere femminile, uh che fatica 🙂
Così vestite abbiamo assistito in prima fila alle sfilate di Martin Alvarez e Delfrance Ribeira, l’atmosfera riservata e raccolta ha dato ancor maggior risalto agli abiti di questi promettenti stilisti, di cui apprezzo estro, creatività, concept, uso dei colori (o e dei non colori, nel caso di Alvarez). Naturalmente impossibile non notare le acconciature all’insegna del maxi volume pensate dallo staff di Shu Uemura per tutte le modelle.
Conclusioni? Talvolta basta pochissimo per sentirsi belle, anche quando gli altri non pensano che tu lo sia né che quello dove sei dovrebbe essere il tuo posto. Io sono qui per scrivere, talvolta capita di mostrare anche la mia immagine, che non corrisponde, ne sono consapevole, a determinati stereotipi. Per me il tutto si conclude con un “meno male”, chi non la pensa così, forse, avrà altre storie più adatte da sentir raccontare. Da oggi è importante solo che questa esperienza Shu Uemura Art of Hair Fashion Backstage ha contribuito a farmi sentire BELLA, come ogni donna avrebbe il diritto di sentirsi.
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