C’era una volta un gruppo di ragazzi scelto per intraprendere un viaggio ricco di emozioni, fatica e nuovi incontri…sarebbe l’incipit perfetto per una delle splendide favole di Hans Christian Andersen, personaggio simbolo della Danimarca, terra dai paesaggi incantati che nella mia mente era associata (lo ammetto) solo alla Sirenetta e ai gloriosi Vichinghi. No, tranquilli non sto per raccontarvi una favola ma il report di una bellissima giornata organizzata da Visit Denmark, alla scoperta del design danese vissuta in prima persona durante la Milano Design Week che, in un certo senso, è stata realmente un’epica avventura. La nostra giornata è cominciata davvero con l’incontro di un gruppo di ragazzi e ragazze scelti per andare in esplorazione per i luoghi di Milano legati alla Danimarca. Un viaggio social per un Fuorisalone alternativo composto da 10 tappe, tessere di un unico puzzle, pensate per farci conoscere di volta in volta qualcosa in più di questo paese, condiviso con tutti i naviganti sui nostri socialnetwork attraverso selfie, foto e pensieri.
Prima tappa del (mega)tour è stato lo showroom di Friz Hansen, azienda danese che ha prodotto alcune tra le più importanti icone del design classico e che, in occasione del Salone del mobile 2014, ha presentato i suoi nuovi tavoli e sedie in cui il design “senza tempo” e la praticità si incontrano. La seconda tappa ci ha portati nel cuore di Brera a scoprire Carl Hansen & Son, il più grande produttore di mobili disegnati da Hans Wegner, vero maestro di design danese, dove abbiamo avuto modo di scoprire le coloratissime sedie ideate in collaborazione con Paul Smith. Il terzo shop mi ha lasciata davvero senza parole, nello store di Trollbeads, brand di gioielli componibili, abbiamo potuto osservare come nascono i loro beads, pepite uniche e originali fatte a mano con il vetro di Murano e ispirate alla magia delle favole del già citato Andersen. Un gioiello personalizzato per raccontare la propria storia, in cui ogni designer racchiude i miti, le tradizioni e i colori tipici della Danimarca. Lasciati i gioielli siamo approdati da HAY, una vera mostra dedicata al design con mobili, complementi d’arredo e oggetti unici che era possibile comprare direttamente nel loro supermarket allestito per l’occasione. La nostra mattinata non poteva finire meglio, la quinta tappa ha toccato uno dei miei negozi preferiti Tiger, catena danese di design low cost dove si può trovare qualsiasi cosa utile per la casa, per la cura della persona, per i propri hobby, per i bimbi, da mangiare o per fare qualsiasi cosa che vi passi per la testa…per me il top!
Dopo la meritata pausa pranzo il nostro tour in giro per la città è proseguito verso il mondo accogliente dei Piumini Danesi Pooq Dene, un delizioso negozietto in via Meravigli in cui all’interno è stata riprodotta la tipica casa danese dal tetto in paglia con tanto di porte e finestre blu. Stanchi di camminare ci siamo concessi un breve tratto di metro fino a San Babila, dove abbiamo scoperto il mondo all’avanguardia degli occhiali Lindberg, fornitori ufficiali anche della Real Casa Danese, uno sponsor mica da ridere. A pomeriggio ormai inoltrato è arrivato il turno di Ecco, produttore di calzature belle e comode grazie al loro design concepito per adattarsi alla forma del piede e una volta tanto non viceversa. L’ultimo giro di giostra è stato riservato al Bjork Side Store, un negozio che sembra una gastronomia, che vende oggetti di design, arredi vintage, food e che fa anche da spazio espositivo, insomma un project store dedicato al mondo scandinavo, in cui scovare tutto quello che si riuscirebbe a trovare solo in un negozio di Copenaghen. Stremati dalla lunga giornata e con quasi tutti i pezzi del nostro puzzle personale raccolti eravamo pronti per scoprire cosa ci attendeva nell’appuntamento serale presso Mc Selvini. Ad aspettarci c’erano tante sorprese: uno spazio espositivo pazzesco allestito con pezzi di design d’eccezione come la Round Chair di Wegner e tutti i responsabili delle aziende che ci hanno accolti durante il nostro tour e con cui abbiamo passato del piacevole tempo.
Non un tour ma un vero viaggio, in cui ho avuto la possibilità di vedere la mia città, caotica ma bella come non mai, conoscere posti e storie nuove, grazie al quale ho capito (ho provato a farlo almeno) l’essenza di un paese estremamente creativo, che ama le cose fatte a dovere, semplici ma funzionali, proiettate al futuro e non all’uso e consumo fulmineo. Inoltre ho potuto respirare la passione che c’è in chi lavora in/per tutte le aziende citate sopra e in chi ha organizzato questa esperienza unica, davvero di grande ispirazione.
Con 7 km percorsi a piedi, due tram, un autobus, sei metropolitane prese, 60 foto scattate, innumerevoli chiacchiere con i miei compagni di viaggio e questo post lunghissimo (chiedo venia) posso dire che il mio personale puzzle sulla Danimarca è completo. Se siete curiosi di vedere qualche immagine in più di questa giornata godetevi il video realizzato da Visit Denmark (e la mia faccia intelligente in apertura).
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