Jean Louis David: la mia giornata in salone

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Se mi seguite su Twitter e Instagram (e se non lo fate ancora, cosa state aspettando? :P) avrete già avuto modo di vedere alcune fotografie della mia particolare giornata dello scorso venerdì 23 novembre: ho avuto infatti la possibilità di fare una blogger experience di quelle in cui ti metti in gioco in prima persona, in questo caso ho messo in gioco i miei capelli e mi sono fatta coccolare da Eliana Sartori, supervisor Jean Louis David e responsabile del Salone presente all’interno del Centro Commerciale Fiordaliso a Rozzano (MI).

Sono partita con l’idea che era la mia occasione perfetta per regalarmi un nuovo look (perfettamente combaciante con i tanti cambiamenti che stanno avvenendo nella mia vita in questo periodo), perché, diciamocelo, per una donna un taglio di capelli è molto di più di un semplice rinnovamento estetico. I capelli dicono tante cose di noi, della nostra personalità, del nostro stile di vita, delle nostre abitudini.

L’accoglienza è stata perfetta: io e Eliana abbiamo fatto una lunga chiacchierata sui miei numerosi problemi tricofili (che bene o male sapete anche voi, visto che quando parlo di prodotti per capelli li cito spesso: caduta, tendenza al secco sulle lunghezze e al grasso sulla cute, opacità) e, infine, abbiamo convenuto su quale fosse la soluzione migliore per il mio nuovo look. Inziando dal taglio, un carré lungo fino alle spalle con frangia simettrica, un gloss per ravvivare i miei riflessi naturali, il trattamento Keratina Therapy per andare a rimpolpare i capelli dall’interno e infine un’asciugatura con la nuova piastra Steam Brush.

Ci tengo a raccontarvi alcuni particolari che mi hanno colpita del metodo di lavoro in salone: prima di tutto non vengono utilizzati asciugamani di spugna (non so a voi, ma io ogni volta che vado dal parrucchiere e mi viene messo un asciugamano in testa penso a chi l’ha usato prima di me, e a nulla vale pensare anche a tutti i lavaggi che sicuramente sono stati fatti, mi fa un po’ senso comunque!), vengono utilizzati dei teli usa e getta assorbenti e igienici. Inoltre, tutti gli strumenti utilizzati da chi vi segue, vengono puliti e sterilizzati sotto i vostri occhi. I lavatesta sono dotati di un comodo sistema che permette di alzare e abbassare la parte inferiore del sedile, questo significa che se dovete effettuare dei lunghi trattamenti basta chiederlo e vi troverete praticamente sdraiate (evitando il torcicollo), inoltre a disposizione dei clienti un iPad con cui intrattenersi mentre attendono il proprio servizio (ho notato, nelle mie tre ore al salone che questa novità tecnologica è stata particolarmente apprezzata dai maschietti!).

Ma veniamo a noi, anzi a me, ho iniziato con un lavaggio e con il taglio, nella foto mi vedete sorridente con il turbante in testa, pronta a rinunciare a 10 cm dei miei preziosissimi capelli (ma il risultato finale ve lo farò vedere solo alla fine del post!)

Subito dopo è stata la volta del Gloss di cui accennavo poc’anzi. 100% Gloss è una colorazione a Ph acido e priva di ammoniaca (quindi assolutamente non aggressiva né dannosa per il capello), dona lucentezza e ravviva il colore naturale, senza coprire o mascherare insomma, ma portando alla luce il bello dei vostri capelli. Dopo circa 20 minuti di posa e il risciacquo ho iniziato la Keratina Therapy.

Premettendo che sulla Keratina negli ultimi mesi ho letto di tutto e premettendo anche che il tipo di trattamento che ho fatto io è un ristrutturante (non un lisciante), ci tengo a rassicurarvi sull’assenza della formaldeide, uno spettro che incombe su molti trattamenti alla Keratina e che ha fatto storcere tanti nasi negli ultimi tempi. Come si compone il trattamento in Salone? La prima fase consiste in uno shampoo alcalino che consente alle squame dei capelli di aprirsi e ad accogliere al meglio la seconda fase, ovvero una maschera di Keratina pura che rimpolpa e ricostruisce la materia capillare. Segue una maschera acidificante che ha lo scopo di richiudere la squama dei capelli trattenendo al loro interno il trattamento. Infine un prodotto senza risciacquo (Soin) per dare brillantezza alla chioma. Prima dell’asciugatura con phon e piastra, inoltre, Eliana ha utilizzato su di me il Bifase spray della linea Urban Care di Jean Louis David, un prodotto senza risciacquo che non appesantisce e sostituisce la maschera.

L’operazione di asciugatura è stata quella che mi ha sorpreso più di tutte: Eliana, infatti, ha asciugato i miei capelli con il phon, senza utilizzare spazzole, ma usando semplicemente le mani per dare una forma e infine mi ha presentato l’ultima nata nelle nuove generazioni di piastre per capelli iper tecnologiche. Si chiama Steam Pod ed è stata realizzata da Rowenta in collaborazione con L’Oreal Professional: in cosa è diversa da tutte le altre piastre? L’azione innovativa si basa sul vapore che sfrutta l’umidità naturale dei capelli per creare l’effetto piega, senza destrutturare la materia, bruciarla o rovinarla. Qui siamo nel futuro, altro che ceramica.

E adesso, il tanto atteso risultato finale. Che ve ne pare? Io sono soddisfattissima, soprattutto perché so che riuscirò a gestire bene questo taglio da sola e perché mi vedo più “giovane” e solare. Vi consiglio vivamente, se volete rinnovare il vostro look o provare una nuova esperienza di hair styling di cercare il salone Jean Louis David più vicino a voi, una volta fatta la prima esperienza sarà difficile fare confronti con tutto il resto.

Parola di lupetto, anzi di blogger, va.

blogger jean louis david

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