Quel tabù del ciclo che è ora di sfatare

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn

Siamo nel 2017, se non ve ne foste accorti. Aperti ed emancipati su tutto, forse, ma ancora con un argomento che fa piombare nell’imbarazzo quasi chiunque ne parli, donne comprese. Il ciclo. Non quello della vita, anche se di fatto così lo dovremmo definire, ma quello mestruale. Essendo cresciuta in un ambiente piuttosto aperto e, oltretutto in un gineceo fatto di mamma, sorella maggiore, zie, nonna (benedetta sempre sia la pazienza di mio padre), non ho mai vissuto la questione ciclo come un tabù, anzi.

Parte della normalità della vita, di una quotidianità che mensilmente viene turbata da un evento che, comunque, rimane la cosa più naturale al mondo. E francamente tutte le battutacce sul quanto le donne diventino antipatiche e ingestibili in “quei giorni”, sono decisamente superate. Lasciatevelo dire. Lo sappiamo, lo sappiamo benissimo che scontrosità, irritabilità, commozione, euforia e tristezza ci accompagnano in un susseguirsi rapido e privo di qualsivoglia previsione, non è necessario ricordarcelo di continuo in modo stereotipato con canzoni, film, telefilm e pagine di romanzi.

La verità è che l’unica cosa che proviamo a fare in “quei giorni” è tenere a bada le emozioni maldestre e cercare soluzioni per sentirci il più a nostro agio possibile. Il che non significa necessariamente chiuderci a bozzolo nella tuta di ciniglia che usavamo 3 taglie fa, ma trovare il modo di sentirci belle, desiderabili e sicure, esattamente come in qualunque altro giorno del mese. E su questo sì, su questo proprio lo accetto che cadiate nello stereotipo e diciate che ogni donna, durante il ciclo, è un po’ wonder woman.

Ricordo ancora il primo assorbente che mi fu consegnato da mia mamma tanti anni fa, era alto, spesso, lungo, con le ali, assolutamente non anatomico, a vederlo dall’esterno, più che un aiuto sembrava una punizione: per fortuna sono bastati pochi anni perché le cose cambiassero, e oggi ci ritroviamo a poter scegliere tra i migliori prodotti in commercio.Ma io sono fedele da sempre a Lines Seta Ultra, che quest’anno compie 25 anni! La gamma LINES Seta Ultra  è stata completamente rinnovata, a livello di packaging ma soprattutto con un gradito ritorno: il Filtrante Seta! Da fine maggio ho trovato sugli scaffali del supermercato i nuovi Seta Ultra con l’esclusivo Filtrante Seta che ricorda tantissimo quello dei Seta Ultra di sempre, con tecnologia fori a imbuto: assorbono rapidamente il flusso incanalandolo e intrappolandolo all’interno dell’assorbente. Tra le novità, inoltre, le ali protettive a forma di farfalla più grandi e stabili (questo è davvero importantissimo, soprattutto di notte o per chi conduce una vita dinamica!). La mia scelta ricade su LINES Seta Ultra Anatomico, senza ali, perché segue perfettamente ogni movimento e, dolori a parte, con lui mi dimentico di avere il ciclo. Ma di certo ogni donna potrà trovare nella gamma il prodotto giusto per le sue esigenze tra: Lines Seta Ultra Flussi Leggeri, Lines Seta Ultra Lungo con Ali, Lines Seta Ultra Notte con Ali, Lines Seta Ultra con Ali e Lines Seta Lady con Ali, completano infatti la gamma. In definitiva, tornando all’incipit, siamo nel 2017, il ciclo non deve essere un tabù.

Ogni donna dovrebbe sentirsi libera e sicura di poterne parlare, di poter condividere la propria esperienza, dare e ricevere consigli. E questa è la sensazione vera che si prova utilizzando i nuovi prodotti della gamma Lines Seta Ultra, nonché quella con cui sono stati pensati, formulati, studiati e realizzati. Per quanto mi riguarda l’obiettivo è stato centrato in pieno. E voi, smettetela di usare sinonimi antiquati, si chiama ciclo mestruale, come tale va definito, come tale va affrontato, con sicurezza in sé, comfort, e, se ci riesce, anche un sorriso.

Buzzoole

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn