Profumerie Douglas & Lancôme for Emilia: una serata speciale a Verona

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Come certo vi ricorderete qualche tempo fa vi avevo parlato della mia partecipazione ad una importante serata di beneficenza organizzata dalle profumerie Douglas in partnership con Lancôme, dedicata alla presentazione di un progetto charity a favore dei nostri terremotati emilani.Il post in questione potete leggerlo cliccando QUI, un breve riassunto per chi non l’avesse letto: “Se puoi sognarlo puoi farlo”, la celebre frase di Walt Disney, il motto della serata, e un pensiero per tutte quelle donne che (mi autocito, aiuto!) “vogliono veder brillare la loro bellezza, con questo progetto charity soffermiamoci a pensare alla bellezza di cui brillano davvero tutte le donne, una bellezza che non è assolutamente fatta solo di cosmetici, creme e profumi, ma una bellezza e una luce che vengono dal coraggio, dalla capacità di ripresa, dalla reazione al dolore”.

Nonostante la pioggia assassina e il freddo autunnale che hanno caratterizzato lo scorso sabato veronese non ci siamo scoraggiate e armate di abito da sera, tacco che da alto si è trasformato in basso (per evitare scivoloni nelle pozzanghere, si sa mai che mi faccio riconoscere anche a Verona) alle 19.00 eravamo tutte pronte all’Arcovolo 69 dell’Arena di Verona, per un light dinner con presentazione del nuovissimo profumo Lancôme “La vie est belle” la cui testimonial è niente meno che la splendida Julia Roberts. Fino al 31 ottobre per ogni flacone di “La vie est belle” acquistato in un punto vendita Douglas verrà devoluto 1€ al progetto charity e questo si va ad aggiungere all’iniziativa di raccolta fondi della celebre catena di profumerie.

Ad allontanare un freddo a cui ormai non eravamo più abituati ci hanno pensato la deliziosa accoglienza da parte di tutto lo staff della serata, inebriate di profumo, abbagliate dai giochi di luce di uno splendido lampadario, vero focus di tutto l’allestimento, abbiamo atteso tra chiacchiere e risate l’inizio della Tosca, controllando di tanto in tanto il cielo e sperando silenziosamente “fa che non si rimetta a piovere”.

Eccoci in tutto il nostro splendore con Elena di MixelChic e Caterina di LaBibu:

Purtroppo le speranze si sono infrante poco dopo la metà del secondo atto, il pittore Cavardossi era in punto di morte e la dolce Tosca piangeva ai suoi piedi quando l’acqua si è rovesciata così copiosa sull’Arena da dover interrompere lo spettacolo. Il tutto dopo 3 precedenti interruzioni sempre dovute ad antipatiche nubi passeggere. Certo, un po’ di amarezza lì per lì ti rimane appiccicata addosso, ma c’è una cosa che non dimenticherò mai e che ho trovato in qualche modo la perfetta conclusione di una serata dedicata alla donna, alla sua bellezza, alla sua capacità di reagire davanti alle situazioni più improbabili. Prima della sospensione dell’opera, quando al cadere della prima goccia già i maestri scappavano veloci per non far rovinare i loro strumenti, l’Arena si è riempita di una risata cristallina, un misto di rassegnazione, divertimento, esasperazione, commozione: era Martina Serafin, splendido soprano e interprete proprio di Floria Tosca. In quella risata ho ritrovato il senso di tutto: del motto “se puoi sognarlo puoi farlo” (la Tosca è stato anche il debutto italiano in un teatro così importante della giovane soprano), della forza delle donne, della capacità di reagire con un sorriso e con rassicurante voglia di vivere anche alle situazioni più paradossali.
Grazie a tutte le persone con cui ho trascorso la serata, show must go on e con voi è stato tutto speciale, e un grazie particolare alla mia compagna di avventure blogghifere e del weekend veronese tra numeri civici introvabili, tavolini della colazione improponibili, smalti last minute, disavventure tecnologiche e shopping: Cate di LaBibu.
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