Il libro della settimana: La ragazza che viene dal passato

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Zemanta Related Posts ThumbnailLA RAGAZZA CHE VIENE DAL PASSATO di Simone van der Vlugt (Universale Economica Feltrinelli 9,00 euro)
Da premettere che essendo una bibliofila e avendo letto di tutto dall’età della ragione in poi, ormai scelgo i libri ad istinto. Entro in libreria e mi lascio guidare da una specie di vocina primordiale che mi dice che copertine accarezzare, a quali trame dare una sbirciata. E così vago anche delle buone orette tra gli scaffali. Quando qualcuno mi dice che è in ritardo ad un appuntamento, oppure quando sono in anticipo io, spero sempre che ci sia una libreria nei paraggi: mi ci infilo e il tempo passa senza che me ne accorga e senza che mi cresca l’odio per l’amico/a ritardatario.
Qualche giorno fa, aspettando appunto l’ora giusta per un appuntamento mi sono rifugiata alla Feltrinelli (anche per l’aria condizionata, lo ammetto!) e l’occhio mi è caduto su questo libro che, anche questo da dire, nell’edizione economica ha una copertina diversa di cui purtroppo non sono riuscita a trovare l’immagine.
E’ un noir. E io non è che sia proprio una patita dei noir. Ma è un noir scritto da una mano femminile e questo secondo me conta abbastanza. Niente indugi in scene truculente. Lo sviluppo dei personaggi e della storia avviene attraverso la memoria, i ricordi, le conversazioni tra i personaggi. E la protagonista, ambigua, complessa e persino colpevole, alla fine riesci a perdonarla. Di base è una Bridget Jones e anche su uno sfondo così cupo è facile immedesimarsi in lei.
Scrittura piacevole e coinvolgente, niente di altamente letterario, ma non ne ero nemmeno in cerca. Un viaggio interessante nelle profondità della mente e nei suoi misteri. Una trama basata su una sensazione comune a tutti, anche a coloro che non la provano in relazione a un evento tragico o a un crimine, ovvero quella di “essersi persi un qualcosa per strada…”. Ricordi che ti lampeggiano in mente e poco dopo svaniscono lasciandoti con un po’ di tristezza per non averli saputi afferrare e un po’ di ansia di non essere riuscito a definire il perché siano tornati alla luce.
E dire che Freud ci ha costruito un’onorata carriera su faccende di questo genere 😛
In sostanza ve lo consiglio caldamente. Una lettura estiva, anche da ombrellone, tutto sommato meno scontata e più godibile di tante altre. Credo che acquisterò anche il secondo romanzo di questa autrice olandese, che è uscito da poco con Kowlaski e si intitola “All’ombra di mia sorella”.
Approfitto del post per scusarmi della scarsa presenza su M.O.M.A e anche sui vostri blog come commentatrice: però credo di essere giustificata visto che domani MI LAUREO! Tanta è l’ansia e tanta l’emozione, tantissime e più le cose che ho avuto da fare in questi giorni. Come promesso qualche tempo fa comunque, provvederò a scrivere un post a tema in cui potrete anche vedere il look che ho deciso di sfoggiare per il lieto evento. A Milano piove. E non dico altro, il prossimo che mi dice “laurea bagnata laurea fortunata” cercando di emulare una celebre frase di circostanza che si dice alle spose quando piove la mattina delle nozze, verrà fustigato senza pietà.
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