I più attenti avranno notato la citazione Beatlesiana nel titolo, non l’ho scelta a caso, si parla di una canzone del 1969 inclusa nel celebre album Let it Be, ed eseguita la prima volta durante il famoso concerto sul tetto della Apple. Tanti elementi che riportano a un anno ricco di avvenimenti come il 1969, preludio all’inizio dei ruggenti anni ’70…anni che non hanno bisogno di presentazioni, hanno solo bisogno di essere ricordati, per la carica vitale che rappresentarono, sia in positivo nell’arte, nel design, nella musica e creatività in generale, sia in negativo tra guerre, politica, proteste. Ma è lungi da me mettermi a fare una lezione di storia o di storia sociale, voglio solo parlare di vintage…
Perché sono partita da questa canzone allora? Perché voglio parlarvi di un evento molto interessante che si svolgerà l’11-12-13 novembre 2011 presso Villa Castelbarco a Vaprio d’Adda (MI): GET BACK TO VINTAGE sarà una manifestazione dedicata a 360° al mondo del vintage organizzata dall’Associazione Culturale RETRòBOTTEGA con il patrocinio della Provincia di Milano e del Comune di Vaprio d’Adda. Per perdersi in un passato ancora vivo, nella splendida cornice della villa viene allestita una mostra-mercato con circa 80 tra i migliori espositori di oggettistica e abbigliamento vintage, performance di live music e dj-set (rigorosamente solo vinili!) tornando indietro agli anni 50/60/70/80 (gli anni in cui la musica era Musica con la M maiuscola, ma questo lo aggiungo io).
“Su un palcoscenico immaginario, che si sviluppa ed articola tra le stanze e i corridoi della villa, saranno protagonisti artisti di fama nazionale ed internazionale, del mondo dell’arte, della moda e della musica, che accompagneranno i visitatori in un percorso fatto di emozioni da vedere, toccare ed ascoltare”.
(Mostra-mercato: Venerdì 16-22, Sabato 10-20, Domenica 10-20; Live music/Dj-set: Venerdì 22-04, Sabato 20-04, Domenica 20-24).
Come ben sapete non è la prima volta che parlo di vintage e torno a farlo volentieri in occasione di questo evento: un urlo liberatorio. Un GET BACK! che rieccheggia nell’aria e sembra riflettere le mode e le tendenze degli ultimi tempi. C’è chi ha sempre amato il vintage e chi l’ha scoperto di recente, adeguandosi, o forse rimanendo affascinato, da una moda che recupera tutto ciò che di bello, originale, estroso, fu ideato nei decenni passati, dandogli nuova vita e permettendogli di vivere, senza anacronismi, nel nostro tempo. Cosa mi affascina? Per quanto riguarda la moda la possibilità di aggiungere al mio consueto abbigliamento un oggetto o un capo appartenuto al passato. Passato significa storia, indossare un capo vintage è come portarsi una storia appresso e, anche senza raccontarla, avere la magnifica sensazione di poterla eventualmente raccontare. Per quanto riguarda la musica, a mio modo di vedere, il vintage non esiste. Esistono le radici di tutto quello che c’è oggi nel panorama musicale e le radici non sono passato per me, sono sempre e comunque le basi del presente e come tali, rimangono in eterno alla ribalta. E poi c’è l’arte, un’arte che vedo a metà tra quanto ho appena detto per moda e musica, da un lato una ri-scoperta, dall’altro un qualcosa che non è mai passato di moda (è forse mai passato di moda Andy Warhol?).
Questo blog ha deciso di partecipare ad un divertente concorso promosso dagli organizzatori di GET BACK TO VINTAGE, un blog contest a tutti gli effetti, per il quale ci è stato chiesto, oltre che di parlarvi dell’evento (ma questo l’avrei fatto in ogni caso molto volentieri), di creare uno slogan e un’immagine. Il post più cliccato e likato vincerà un buono da spendere durante la mostra. Come fare per aiutarmi? Il mio post sulla bacheca facebook di GET BACK TO VINTAGE basterà lasciare un “mi piace”, un commento, quello che vi va. Anche niente, perché in ogni caso mi sono divertita a scrivere e smanettare un po’ con photoshop…. 🙂
“GET BACK TO WHERE YOU ONCE BELONGED”
Letteralmente significa “Ritorna a quella che è stata la tua terra”, ma terra vuol dire tante cose, non si parla solo di provenienza geografica, si parla delle proprie origini, delle proprie radici…dei propri ricordi! I pizzi e i merletti della nonna da tirare fuori da un vecchio baule da viaggio in soffitta e appuntarli come medaglie su un proprio abito colorato, la borsa anni ’70 della mamma da portare a restaurare da un bravo artigiano, prendendosene cura come delle cose preziose…I vecchi vinili di papà spolverati e ripuliti e trasformati magari in un quadro appendendoli al muro con una cornice bianca.
Su facebook troverete anche tutti i dettagli e il programma completo della manifestazione a Villa Castelbarco di Vaprio d’Adda. Io ci andrò sicuramente, per cui se vogliamo organizzare un raduno tra blogger e lettrici appassionate di vintage sarà un grandissimo piacere.
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