Voglio confidarti un segreto che ti aiuterà ad affrontare le prove a cui la vita vorrà sottoporti: sii gentile e abbi coraggio.
Ecco la chiave del film, la frase detta dalla mamma di Ella in punto di morte alla cara figliuola e che rappresenta il filo conduttore della storia, la sua morale e insegnamento. Frase interiorizzata da Cenerentola al punto che la gentilezza e il coraggio nei confronti della dura realtà diventano le sue caratteristiche distintive che generano tanta gelosia e invidia nella temutissima e incompresa matrigna e nelle due superficiali sorellastre, ma che colpiscono anche il cuore dell’affascinante e riflessivo principe Kit.
Che dire un film adatto ad ogni pubblico. Tra sorrisi (e per i più sensibili qualche lacrimuccia) regala un’ora e quarantacinque minuti di visione molto piacevole, ci fa sognare e, nel suo piccolo, ci insegna quali sono gli ingredienti segreti della vita: coraggio e gentilezza. Ma non solo… il fatto che l’amore tra il principe, il quale si finge un apprendista, ed Ella sia nato senza che uno sapesse nulla dell’altro va contro le convinzioni dell’epoca, e purtroppo attuali, sui matrimoni di convenienza. Anche lo stesso re, fortemente tradizionalista, capisce e confida al figlio che in amore si deve seguire il cuore.
Constatazioni scontate? Forse sì ma nella vita frenetica e alle volte fatta “di doppi giochi” di oggi, spesso ci si scorda di queste banalità che fanno in realtà gustare il teatro della vita in modo migliore.
Cenerentola è stata una grande sfida per il regista Kenneth Branagh il quale voleva riproporre, con qualche rivisitazione, lo spirito del classico di animazione al pubblico moderno. Bisognava mantenere una storia semplice perché é proprio la semplicità a rimanere impressa nel cuore della gente.
Passando ai personaggi fiabeschi Lilly James interpreta la gentile Ella con successo, la sua bellezza e solarità le fanno onore. L’affascinante e divertente principe, soprannominato Kit dal padre, è recitato da Richard Madden mentre è Cate Blanchett a interpretare con disinvoltura la matrigna, senza trasformarla in una caricatura ma riuscendo a portare in vita una triste vedova dal passato infelice in cui tutti i sogni si sono sempre infranti. Mostra perciò, a differenza di Ella, che se la bontà viene tradita si trasforma in malvagità. Possiamo dire che il passato della matrigna sia speculare a quello di Cenerentola perché entrambe hanno sofferto ma scelgono di reagire alla sofferenza in maniera diversa. Non possiamo tralasciare le due sorellastre, quanto brutte quanto cattive, le attrici Holliday Grainger (Anastasia) e Sophie McSheda (Genoveffa) si immedesimano benissimo nel ruolo con tanta comicità. L’egoismo e l’invidia sono le loro peculiarità, sempre in cerca dell’approvazione della madre; divertenti sono le scene in cui si insultano vicendevolmente strappando sorrisi al pubblico e alla stessa Cenerentola.
Il re tradizionalista e disperatamente in cerca della principessa per il suo Kit è interpretato da Derek Jacobi il quale riesce a presentare un re molto convinto e interessato al bene del suo regno ma anche, alla fine, tanto dolce e affettuoso con il principe. Nel film assumo rilevanza, rispetto all’animazione originaria, il gran duca (Stellan Skarsgard) che trama con la crudele matrigna un piano per nascondere Cenerentola al principe. Contrario all’idea di un matrimonio per amore vuole fare ciò che per lui è il bene del regno, ovvero far sposare il principe con una reale principessa. E che dire dell’amata fatina? O meglio Fata Madrina? Anche senza la sua canzoncina Helena Bonham Carter è riuscita a incarnare il personaggio senza renderlo troppo scontato e “smielato”. Una fata un po’ smemorata che non riesce sempre a controllare al meglio la sua magia (la trasformazione della zucca rischia il suo soffocamento e quello di Ella!).
Non di secondo piano, perché icone del film, sono i simpaticissimi topolini! In prima fila il grassottello GAS GAS versus il gatto Lucifero, una coppia vincente anche in questa versione.
Creare la magia sullo schermo, evocando un regno lontano, è stata un’impresa direi ben riuscita per il registra Kenneth Branagh. Le riprese sono state fatte nei teatri di posa dei Pinewood Studios e in diverse location nei dintorni di Londra ed è proprio nel famosissimo teatro di posa 007 che è stato costruito il set del ballo a palazzo reale. In questa scena vengono sfoggiati innumerevoli favolosi vestiti e qui mi voglio soffermare, per poi salutarvi, sul vestito di Cenerentola.
Il vestito del ballo (da sogno per tutte le donne di ogni età) vuole essere leggero e semplice come Cenerentola. Mille strati di tessuto tra il blu e il lilla rendono la gonna imponente ma nello stesso tempo delicata, il corsetto vuole invece valorizzare il fisico minuto di Ella. No ai gioielli e sì alla semplicità ma attenzione… la quantità di cristalli Swarowski sul vestito è da paura, insomma un GIOIELLO DI ABITO, per non parlare della scarpetta che ha girato il regno!
Per chi vuole concedersi due orette senza pensieri, prendersi una pausa e assaporare un po’ di magia e semplicità, consiglio la visione di Cenerentola che dal 12 Marzo sarà al Cinema. Non è di certo un film impegnativo, non sarà la grande bellezza ma alle volte abbiamo bisogni di immergerci in qualche favola dove i sogni diventano realtà.
E ora vi saluto ricordandovi che…
Dove c’è gentilezza, c’è bontà e dove c’è bontà, c’è magia.
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