Adele, 20 novembre 2015 esce l’album 25

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Adele, 20 novembre 2015 esce l’album 25. Finalmente. Lo stavamo aspettando, in tanti, tantissimi fan sfegatati della cantante inglese che esattamente 4 anni fa ci ha fatto sognare con 21 (e tour annesso), per poi ritirarsi dalle scene, tranne il singolo Skyfall, colonna sonora dell’ultimo James Bond, pezzo addirittura candidato all’Oscar come miglior colonna sonora. E dire che mi è sempre sembrato il suo meno riuscito…

Comunque sono passati 4 anni, nel 2015, finalmente vedrà la luce “25” il nuovo album di Adele anticipato ieri, 23 ottobre, dal singolo Hello, online da poche ore e già sulla bocca e nelle orecchie di tutti. Un pezzo che, questa mattina, quando l’ho sentito, mi ha emozionata, esattamente come 4 anni fa mi emozionai a sentire per la prima volta questa voce potente, soul e dalle mille sfumature cantare Someone Like You. Se a a questo aggiungiamo un’intelligenza fuori dal comune, una bella ironia e un viso da bambola di porcellana ottocentesca (pur con una taglia che non è di certo la 38), ecco il ritratto di una cantante destinata al successo.

Avevamo già saputo qualche giorno fa, leggendo un bellissimo messaggio che Adele stessa ha voluto condividere con i suoi fan tramite la Pagina Facebook. Il testo pubblicato all’interno di un’immagine, ad accompagnarla una semplice didascalia “Hello”, chi l’avrebbe mai detto che sarebbe stato proprio il titolo del primo singolo?

In questa lettera-sfogo Adele ripercorre la sua gioventù e la sua carriera, due cose che, tra l’altro, coincidono, questa ragazza, ora, ha solo 25 anni, era giovanissima all’epoca del suo successo planetario. Una cosa difficile da gestire. E infatti la lunga pausa, dedicata al rimettersi in forma, al recuperare la sua vita, a trovare un compagno stabile e affettuoso, a diventare addirittura mamma. Un passaggio mi ha colpito particolarmente e ve lo traduco sperando di dargli la giusta sfumatura:

“Il mio ultimo disco è stato un disco di rottura e se dovessi invece trovare una definizione per questo direi che è un disco di “conciliazione”. Sto facendo pace con me stessa. Sto facendo pace con il tempo perso. Sto facendo pace con tutto quello che ho fatto e non ho fatto. Ma ora non ho più tempo di trovarmi bloccata sulle briciole del mio passato come sono sempre stata solita fare. Quel che è fatto è fatto”.

Adele messsaggio facebook

Al di là del ritrovarmi molto, personalmente, nelle sue parole, anche se purtroppo non sono reduce da successi discografici interplanetari, mi sono chiesta più volte cosa spinga un’artista con le sue potenzialità, ampiamente dimostrate, a ritirarsi per 4 anni. La paura forse? Perché quando collezioni un successo dietro l’altro e riesci a fare un album, come fu appunto per 21, in cui potenzialmente ogni singola canzone può diventare (ed è diventata), un singolo di successo, è davvero difficile ripetere la fortuna. Per non parlare dell’enorme stress a cui sicuramente è stata sottoposta dallo star system e dalla casa discografica, spremuta come un limone. E quindi ben vengano 4 anni di riposo, se sono serviti a proporre i futuri successi che sentiremo in radio (e non solo) per tutto il 2016 e oltre.

Hello è una canzone d’amore. Anzi, una canzone su un amore del passato. Una lunga, lunghissima telefonata in cui Adele esprime i suoi rimpianti per una storia finita, per i tanti chilometri di distanza, per il male fatto, concludendo con un laconico “I’m sorry, for breaking your heart, But it don’t matter, it clearly doesn’t tear you apart anymore”. Il video, uscito sempre ieri contestualmente al singolo, è firmato dalla regia di Xavier Dolan, regista canadese di ventisei anni, un talento promettente, tra l’altro di recente giurato al Festival di Cannes. L’ambientazione sono le campagne attorno a Montreal, anche se avrei giurato si trattasse delle campagne inglesi. Coprotagonista del video l’attore Tristan Wilds, famoso per l’interpretazione di Dixon Wilson in 90210, la serie tv americana spin-off di Beverly Hills 90210. Se proprio devo dire la mia questo video non mi ha fatta impazzire, si poteva di certo fare di più, ma d’altra parte, ciò che mi interessa davvero è l’ascolto del brano, e quello mi ha catturata.

In attesa, con estrema estrema curiosità, di poter ascoltare tutto l’album e, in attesa che venga annunciata una buona notizia (tipo un tour Europeo che comprenda anche l’Italia), voglio ripercorrere la carriera di Adele condividendo con voi alcuni dei video delle sue performance stabilmente tra i miei preferiti da anni. Aspettando 25…

Turning Tables

Rolling in the Deep

Don’t you remember

Make you feel my love

If I hadn’t been for love 

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