Coachella 2017: le migliori performance del primo weekend

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Domenica si è concluso il primo weekend del Coachella 2017, il rinomato festival che si svolge ogni anno in California alla fine di aprile. Nonostante negli ultimi anni sia diventato un’occasione da parte del pubblico di sfoggiare i look più particolari, la musica deve essere sempre al centro della scena.

È sicuramente il festival più cool al mondo, ma con il passare degli anni sembra che il Coachella Festival sia diventato una sfilata di VIP e look stravaganti, perdendo di vista ciò che realmente conta in una rassegna di questo genere: la musica. Anche quest’anno le star presenti agli Empire Polo Fields di Indio erano tantissime, probabilmente più per poter dire “c’ero anche io” che per gustarsi delle buona musica e le performance degli artisti più acclamati al mondo.

Se però ogni anno il Coachella riesce a far affluire più di 100.000 persone, vuol dire che togliendo l’immagine, le star, i look e l’essere cool, la musica riveste ancora una parte fondamentale della rassegna e – da grande appassionato di musica – non posso che esserne felice. Anche il Coachella 2017, infatti, non ha per niente deluso da questo punto di vista, regalando emozioni per tutti i gusti. Vediamo insieme le migliori performance del primo weekend (il secondo andrà in scena con gli stessi artisti dal 21 al 23 aprile).

Radiohead

I Radiohead sono senza alcun dubbio uno dei gruppi più influenti di sempre e – ancora oggi, dopo più di 25 anni di carriera – sono in grado di rinnovarsi e stupire il pubblico. Qui la performance di una delle loro canzoni più famose, Paranoid Android dall’album OK Computer del 1997.

The xx

Avevo già parlato degli xx in occasione della loro data milanese di febbraio, ma non smetterò mai di incensarli: anche al Coachella 2017 hanno regalato uno spettacolo incredibile proponendo i migliori successi del trio. Qui la performance di On Hold, primo singolo estratto dall’ultimo album I See You.

Father John Misty

Josh Tillman meglio noto come Father John Misty è uno dei più apprezzati cantautori degli ultimi anni. L’ex batterista dei Fleet Floxes, nonostante un pubblico non troppo coinvolto, ha regalato una delle migliori performance in assoluto con Ballad of the Dying Man dall’album Pure Comedy, uscito in tutto il mondo settimana scorsa.

Glass Animals

Con soli due album all’attivo, i Glass Animals sono già una della band più apprezzate grazie al loro misto di indie rock, trip hop e addirittura R&B. Con la sua energia, il cantante Dave Bayley ha fatto ballare il pubblico del Coachella 2017 sulle note di Life Itself.

Bastille

I Bastille ormai sono una certezza e lo hanno dimostrato anche con il secondo disco, Wild World. Qui sotto la performance di Good Grief.

Bon Iver

Sono passati dieci anni dalle registrazioni di For Emma, Forever Ago in totale isolamento nella sua baita in Wisconsin. Adesso Justin Vernon con i suoi Bon Iver non è più solamente l’autore di Skinny Love, ma uno degli artisti più importanti al mondo. Qui sotto la performance (in bassa qualità, ma ci accontentiamo) di 8 (Circle), estratta dall’ultimo lavoro 22, A Million.

Lady Gaga

La serata di sabato si è conclusa con l’headliner Lady Gaga, che ha sostituito Beyoncé a causa della sua gravidanza. Il pubblico – come abbiamo già sottolineato – si è fatto notare in negativo per il poco coinvolgimento, ma Miss Germanotta ha regalato il suo consueto grande spettacolo.

New Order

I New Order, nati dai membri dei Joy Division dopo la morte di Ian Curtis, hanno omaggiato ancora una volta il compianto cantante con l’esibizione di Love Will Tear Us Apart, una delle canzoni più belle nella storia della musica.

Hans Zimmer

La mia performance preferita di tutto il Coachella 2017 non arriva da una band, ma da un compositore: stiamo parlando del grande Hans Zimmer, autore di alcune delle colonne sonore più importanti di tutta la storia del cinema. Qui possiamo ammirare la performance di Inception, tratta dal capolavoro di Christopher Nolan. Una commistione perfetta tra musica e cinema.

Kendrick Lamar

Dispiace sottolineare ancora una volta un pubblico completamente passivo, ma tant’è: nemmeno Kendrick Lamar, l’headliner di domenica, è riuscito a smuovere una folla molto addormentata, forse più intenta ad apparire sui social e mostrare i propri look che a godersi la musica. Qui sotto comunque potete ammirare l’esibizione di God tratta da Damn, quarto lavoro in studio del rapper statunitense uscito il 14 aprile.

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