Laura Pausini: The Greatest Hits 20th World Tour

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Laura Pausini è una delle cantanti italiane più celebri anche all’estero: dal 1993, anno del suo debutto a Sanremo con “La solitudine“, il percorso della cantante romagnola è parso inarrestabile. Così, per festeggiare i suoi quarant’anni ed insieme i suoi vent’anni di carriera, è stato organizzato il Laura Pausini – The greatest hits 20th world tour”, che il 2 e 3 maggio è stato ospitato all’Arena di Verona e il 10, 11, 13 e 18 maggio sarà a Taormina presso il teatro antico.

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Ho preso parte al concerto del 3 maggio, dopo un pomeriggio passato sotto continui acquazzoni veronesi. Alle 19 si sono aperti i cancelli del’Arena di Verona ed in poco tempo questa era già gremita di gente. Devo ammettere chearena_laura_pausini Laura Pausini non è una delle mie cantanti preferite, ma giovava a mio favore il fatto che questo è il tour delle canzoni famose, quindi ho potuto canticchiare anche io. Ero lì in veste di accompagnatrice ufficiale del mio ragazzo, il quale la ama!

Puntualmente alle 21, Laura Pausini è uscita dalle quinte vestita con un tailleur pantalone bianco e nero (usato per l’immagine del suo ultimo cd) ispirato a  Bianca Jagger negli anni sessanta. Accompagnata da ballerini e coristi vestiti come lei, tutti corredati di basso bianco, ha cantato “Limpido“, singolo tratto dal suo ultimo album “20- The Greatest Hits“.

Dopo il primo brano, accolta da applausi e da un pubblico super caloroso, la Pausini ha esordito con il primo dei numerosi mini monologhi che hanno segnato tutto il concerto, i quali avevano l’intento di avvicinare maggiormente a lei il pubblico. Il primo di questi, oltre che essere un grande benvenuto generale, era dedicato in particolar modo a noi “accompagnatori”, a quelli che “ma proprio la Pausini?“.  Beh, come ci ha promesso, ha regalato anche a noi scettici uno spettacolo grandioso.

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Laura Pausini nelle due ore e mezza di concerto ha ripercorso tutti i suoi anni di carriera, cantando i grandi successi che sono entrati di diritto nella storia della musica italiana. Al di là dei gusti personali, c’è da dire che la Pausini ha una voce che, da sola e senza microfono, sa riempire un’intera arena e lasciare tutti a bocca aperta. Cosa da non sottovalutare, lei è una grandissima intrattenitrice: con la sua simpatia travolgente ha regalato numerose risate e momenti buffi. Ha raccontato da dove sono nate le sue canzoni e per chi sono state scritte, senza dimenticare piccoli aneddoti divertenti e simpatici.

Ha parlato della sua famiglia, della sua infanzia e delle sue amicizie. A metà concerto ha cantato la canzone dedicata a sua madre, la rivisitazione di “She“, brano di Charles Aznavour del 1974 e tradotta in quasi tutto il mondo. Molto divertente è stata la presentazione di questo pezzo, durante il quale, approfittando di un coro del pubblico che le diceva “sei gnocca“, ha esordito dicendo: “A proposito di gnocchi, parliamo della mia mamma, la gnocca, più gnocca che ci sia“.

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Non sono mancati anche i momenti di commozione, inizialmente per il duetto con la piccola Paola, sua figlia di un anno, della quale ha fatto sentire una registrazione mentre canta alla madre “tanti auguri a te”. Il secondo momento estremamente commovente, è stato durante la presentazione di “Invece no!“, brano dedicato alla sua carissima nonna scomparsa nel 2007.

Largo spazio è stato dato ai ballerini, musicisti ed ai coristi, più volte nominati e ringraziati dalla Pausini la quale ha lasciato loro diversi momenti di assolo per farli godere al pubblico in tutta la loro bravura.

Nonostante all’inizio dello spettacolo abbia avvisato gli spettatori che data la sua leggera influenza “molte ‘n’ diventeranno ‘m’“, ha donato a tutti i suoi fan uno spettacolo grandioso: la sua immensa notorietà farebbe pensare che  Laura Pausini sia una donna altezzosa e piena di se. Tutto il contrario: come ha ripetuto lei stessa più volte, è “una di noi, che ha creduto e realizzato il suo sogno”. E l’ha dimostrato e fatto sentire egregiamente.

A fine concerto, mentre la gente cominciava a defluire fuori dall‘Arena, in sottofondo suonavano le note di una sua canzone che il pubblico ha intonato. Ad un certo punto un boato di gioia: Laura, con il cappotto e tra gli operai che stavano smontando il palco, è uscita a “dirigere” il pubblico, visibilmente emozionata.

Probabilmente non sarò mai in fila per acquistare il suo nuovo cd, ma penso che sia una ragazza che ha saputo crescere conciliando al meglio notorietà, talento e famiglia e questo mix perfettamente equilibrato fa si che possa essere un modello e un riferimento per tantissime persone nel mondo.

Un dolce ringraziamento è stato espresso dalla cantante sul suo profilo facebook:

“E’ stata una serata molto emozionante per me. Grazie a voi.. perché ero un po’ malaticcia e adesso mi sento gasatissima! Grazie Verona sei magica… Torno presto! Buonanotte”

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