Prima puntata di Sanremo 2016: il live blogging

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Eccoci pronti, amici di MOMA, per un esperimento mai tentato prima su questo blog, ovvero un live blogging con i crismi. Oggetto: la prima puntata di Sanremo 2016. La commenterò in diretta, con un occhio e due orecchie al televisore, l’altro occhio su Twitter e le mani pronte sulla tastiera. Si tratta di un esperimento, appunto, e vedremo come andrà, intanto in redazione abbiamo preparato grandi cose, dunque il consiglio vivo è quello di seguirci su Twitter e Periscope (su quest’ultimo in particolare venerdì per la semifinale), per entrambi l’account è @alemomastyle e l’hashtag di riferimento, oltre a #Sanremo2016, #SanReMoma

20.45 L’intro di questo Sanremo 2016 è molto in stile reality, un po’ come le presentazioni dei concorrenti del Grande Fratello, insomma. C’è di buono che al posto dei palestrati ci sono dei cantanti, alcuni anche con i controcazzi. Patty Pravo è sempre una diva inarrivabile. Carina l’idea di mostrare alcune scene del backstage e delle prove degli artisti in gara. Elio dichiara che vorrebbe essere “il ripescato”: “Forse è meglio essere ripescato che vincerlo il Festival”, come non amarlo.

21.10 Si parte con la sigla, anche se devo confessare che da quando non c’è più il classico “parappapapaparara” Sanremo non è più lo stesso. Comunque ci stupiscono anche con un doveroso omaggio a David Bowie, che su Twitter è stato preso in modo discordante.

Il primo ad esibirsi è Lorenzo Fragola con “Infinite Volte”. Non so perché ma fin dalle prima note ho avuto una sensazione di straniamento, Fragola imita Mengoni? Bah. Falsetti terrificanti, pezzo abbasanza banale, piuttosto sanremese. Occhio che ci arriva in finale il Fragolito, anche se avrebbe bisogno urgente di un corso di dizione. Carlo Conti mi pare meno abbronzato del solito, ma forse è solo un effetto delle luci, e presenta come di dovere, le sue vallette Madalina Ghenea, pare tutto un tigrotto e già piange. Seconda concorrente è Noemi con “La borsa di una donna” (scritta anche da Masini) “La borsa di una donna pesa com se ci fosse la sua vita dentro”, quanto è vero cara Noemi. La sua voce riconoscibile tra tante mi emoziona e lo devo ammettere, il testo è molto bello, forse per questo dal pubblico sanremese medio non verrà compresa.

Carlo Conti presenta Sabrina Ferilli come “un’icona del cinema”, io me la ricordo come quella della pubblicità dei divani, gli “artiggggiani della qualità”. Per fortuna è solo Viriginia Raffaele, comica e imitatrice, seconda valletta del Festival.

È la volta dei Dear Jack, ancora un mistero per me cosa ci facciano tra i big, soprattutto dopo aver cambiato cantante e perso metà delle fan 13enni impazzite, presentano “Mezzo Respiro”. Scusate mi autocito.

21.46 Carlo Conti presenta Gabriel Garko come “un grande attore”. Non ce la posso fare. Spengo. E invece no perché tocca al duo Caccamo e Iurato che, portate pazienza, non potrebbe essere più sfigato a livello di cognomi. Cantano “Via da qui”, come non essere d’accordo. Canzone banale, loro due belle voci, molto sanremesi. Temo vivamente che li vedremo in finale, sostenuti dall’incredibile popolo defilippiano, che riuscirebbe a votare anche un concorrente di Amici di 20 edizioni fa.

22.00 Arriva la prima grandissima super ospite: Laura Pausini, ed è subito schitarrata in spiaggia. Accendo tutti gli accendini della casa e canto. Devo aprire una parentesi sulla Pau, io non amo particolarmente il suo genere musicale, ma riconosco la grande artista, la voce unica e perfetta, l’intonazione al limite del metronomo, dal vivo, in tutte le possibili condizioni acustiche. Ammiro e rispetto il fatto di essere rimasta così semplice e vicino al pubblico, insomma, è una donna con i controcazzi e un’artista con i controcazzissimi.

22.22 Finisce la Pausini che si scusa pure per “essersi allungata”, che chic. Siparietto inutile della Raffaele. Pubblicità. Fatemi fumare una sigaretta che non ce la posso già più fare. Cavolo solo 90 secondi, vabbe, è l’ora degli Stadio. Confessione: non sapevo che fossero ancora in attività. Cantano “Un giorno mi dirai”, il testo racconta di un padre e di una figlia, molto bello, ma lui è palesemente svociato. Il pubblico gradisce. Garko non riesce a leggere manco il gobbo, andiamo bene.

Arisa, la mia favorita sulla fiducia, canta “Guardando il cielo”. Si presenta con un maglione grigio-abitino glitter aberrante, ma perché? Il brano è una ballata piuttosto piacevole, non riesco ad esprimermi, ho bisogno di un secondo ascolto.

22.36 Pubblicità. Pipì (non so che ve frega ma la vita è dura facendo un live blogging e un live tweeting in contemporanea).

22.40 Aldo, Giovanni e Giacomo ripropongono uno dei miei siparietti preferiti. Ed è subito fine anni ’90.  Da notare il fisico di Aldo che si mantiene in forma. Sono ancora bravi, dopo 25 anni di carriera. Giacché me li ricordo fin dalla più tenera età, il fatto mi fa riflettere sul mio imminente invecchiamento.

Pubblicità – pubblicità.

22.55 Tocca ad Enrico Ruggeri, un altro dei miei grandi favoriti, canta “Il primo amore non si scorda mai”. Ad un primo ascolto anche lui mi sembra un po’ sottotono di voce stasera, ma il ritmo del pezzo è di quelli che ti prendono subito, riconosco note reggae e ska quasi. Mi piace. Tornano Aldo, Giovanni e Giacomo in abiti civili e via alla celebrazione della carriera.

23.03 Spot promozionale sulla Liguria. Garko si strozza. Arriva il turno dei Bluvertigo con “Semplicemente”, daje Morgan. Solo io ho notato un’occhiataccia all’orchestra nei primi istanti della canzone? Comunque loro sono geniali, ma a Sanremo non verranno capiti, è scontato.

23.11 La Raffele-Ferilli ce l’ha già fatto a fette.

23.14 Pubblicità. Tra poco Elton John. Io sono provata.

23.20 Arriva Elton John. E scatta il momento delirio revival. Canta e suona magistralmente Your Song. Io non so se sapete che è più vicino ai 70 anni che ad altro. Si prosegue con Sorry Seems To Be The Hardest World e io ho i fazzoletti pronti per una delle mie canzoni preferite nei secoli dei secoli. Il nuovo pezzo del Sir è bellissimo, e vedere le sue mani sul pianoforte non so perché mi sta emozionando. Ragazzi è tardi e divento più sensibile, sarà per questo.

23.36 CHI DIAMINE SONO QUESTI DUE COMICI? – No Maria io esco –

23.41 Grazie a Dio si torna alla gara con Rocco Hunt (oddio, forse visto il soggetto non so se sia proprio un grazie a Dio), ci presenta Wake up, mai titolo fu più azzeccato vista l’ora e il carattere soporifero di questa prima puntata. Ok, sono partite le prime note, preferivo il siparietto degli sposini.

23.45 Il cambio d’abito della Madalina risveglia il pubblico. Conti ne approfitta per ricordare che la Goulding sarà ospite della puntata di domani sera (vi ricordo che non ci sarà il live blogging domani e che torneremo giovedì, venerdì e sabato!). Nel frattempo abbiamo scoperto che oltre ad essere bella sa anche le lingue, vaaaaa bene.

Ultimo campione in gara Irene Fornaciari, sì la figlia di Zucchero che viene scongelata solo per i Festival, presenta “Blu” (aspetta ma suo padre non ha scritto una canzone con lo stesso titolo?).  Solito pippone. Noia, sbadigli.

Bene, ora che hanno cantato tutti e 10 mi spiegate a che serve il televoto stasera se mancano ancora altri 10 artisti big in gara domani? Perché io non l’ho ancora capito. Ok, i replay. Per ora non ho ancora sentito una canzone che potrebbe vincere Sanremo, tranne, forse, quella di Noemi.

00.00 Tagliate ve prego. Adesso c’è l’ospite quello che ha un nome difficilissimo in francese che a queest’ora ‘gna fo a cercare su Google. Vi basti sapere che questo pezzo mi inquieta e ogni volta che passa in radio cambio stazione, il francese applicato alla musica pop mi provoca una forma di orticaria grave.

00.11 Speravamo di esserci liberati della Raffaele-Ferilli e invece…

TG 60 secondi

Chiudete ve ne prego.

00.19 Forse siamo ai saluti, non prevedo altri “colpi di scena” o “momenti da brivido”.  Passo e chiudo prima di crollare nel letto.

Grazie a tutti per essere stati noi questa sera, sia sul blog che su Twitter! Ci sentiamo giovedì, la serata delle fantomatiche COVER!

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