Dal suo arrivo in Italia, nell’ottobre 2015, Netflix ha rappresentato una salvezza per tutti gli appassionati di telefilm. Stiamo vivendo, senza alcun dubbio, il periodo d’oro delle serie televisive. L’asticella della qualità si è alzata notevolmente negli ultimi anni rispetto agli standard a cui eravamo abituati fino a un decennio fa. È innegabile che prodotti come Breaking Bad, Game of Thrones, Mad Men, House of Cards, Westworld, True Detective, The Crown non abbiano nulla da invidiare a prodotti cinematografici. Non solo grazie alla loro qualità oggettiva, ma anche per gli importanti nomi coinvolti nei progetti e per gli ingenti investimenti effettuati per realizzarli. Oggi ho voluto focalizzare la mia attenzione su serie tv un po’ meno famose, ma che meritano di essere recuperate sulla piattaforma di streaming più famosa al mondo.
Peaky Blinders (BBC One)
Peaky Blinders è una serie televisiva inglese del 2013 con protagonisti Cillian Murphy (celebre per ruoli in film di Christopher Nolan come la trilogia di Batman, Inception e nel prossimo Dunkirk) e Sam Neill (Alan Grant in Jurassic Park). Giunta alla terza stagione, la serie tv è ambientata a Birmingham nel 1919 e si focalizza sulla famiglia Shelby, a capo della gang dei Peaky Blinders – dall’usanza di nascondere una lametta nel risvolto dei cappelli in modo tale da poterla usare come arma. È la serie che sto recuperando in questo momento (sono alla seconda stagione) ed è molto intrigante. Come ambientazione e stile non è troppo diversa da Boardwalk Empire, però i colpi di scena non si risparmiano. E poi dalla seconda stagione c’è Tom Hardy (Inception, Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno, Mad Max: Fury Road, Revenant). Penso che meriti la visione solo per questo. Impossibile, inoltre, non citare la colonna sonora che presenta brani di rock contemporaneo. La sigla, infatti, è la stupenda Red Right Hand di Nick Cave e dei suoi Bad Seeds. Potete vedere le prime due stagioni di Peaky Blinders solamente su Netflix (che ne detiene i diritti di distribuzione per l’Italia). In attesa che venga rilasciata la terza sulla piattaforma di streaming.
Penny Dreadful (Showtime)
Dopo Peaky Blinders, un altro dramma in costume: Penny Dreadful è ambientato nella Londra vittoriana e – ispirandosi al fumetto La Lega degli Straordinari Gentlemen di Alan Moore – riunisce celebri personaggi della letterature horror come Victor Frankenstein, Dorian Grey, Dr. Jekill, il Conte Dracula, licantropi, streghe e vampiri. La serie ha terminato la sua corsa nel 2016, dopo tre stagioni di alta qualità grazie soprattutto alla sua magnetica protagonista Eva Green (che per il ruolo ha ricevuto una nomination come Miglior attrice in una serie drammatica ai Golden Globe). All’apparenza può sembrare un classico horror, ma Penny Dreadful fa un lavoro eccelso sull’analisi psicologica dei personaggi, soprattutto sulla Creatura del dr. Frankenstein. Tutte e tre le stagioni della serie sono disponibili su Netflix.
Master of None (prodotto originale Netflix)
Cambiamo genere e passiamo alle comedy con Master of None, serie tv scritta, diretta e interpretata da Aziz Ansari (famoso comico noto per il ruolo di Tom in Parks and Recreation). Il protagonista Dev è un attore trentenne che cerca di di cavarsela a New York City lottando contro gli stereotipi dell’industria a causa delle sue origini indiane. Il telefilm, che rappresenta un’autobiografia dello stesso Ansari, è in grado di analizzare le problematiche lavorative e sentimentali dei trentenni in maniera ironica e molto realisitica. Il lavoro di Ansari è stato anche elogiato dalla critica, al punto da ricevere una vittoria agli Emmy Award per la Miglior sceneggiatura per una serie commedia. La prima stagione è stata rilasciata da Netflix nel novembre 2015 e la seconda vedrà la luce nel 2017, anche se non è stata ancora confermata una data ufficiale.
Love (prodotto originale Netflix)
Love è una serie tv commedia-romantica creata nel 2016 da Judd Apatow e Paul Rust e interpretata dallo stesso Rust e Gillian Jacobs. Apatow è una specie di guru del genere: oltre ad aver prodotto molte importanti pellicole (e la serie televisiva cult Girls), ha infatti scritto e diretto commedie di successo come 40 anni vergine, Molto incinta e Un disastro di ragazza. La stessa Love ha ricevuto ottimi riscontri di pubblico e critica, al punto da guadagnarsi il rinnovo per una seconda stagione. La trama è incentrata sulla relazione romantica tra Mickey, una ragazza ribelle e sfrontata, e Gus, un giovane timido e insicuro. Può sembrare una storia banale, ma in realtà – anche grazie alla durata flessibile degli episodi – Love è in grado di prendersi i suoi tempi per dipingere un amore all’apparenza impossibile tra due ragazzi così diversi. Il tutto senza stereotipi del genere. Nonostante non sia il mio genere preferito, sono rimasto piacevolmente colpito da questa serie al punto da attendere con trepidazione la seconda stagione: sarà disponibile dal 10 marzo su Netflix. Intanto potrete (ri) vedervi la prima bellissima.
Freaks and Geeks (NBC)
Per anni ho sentito parlare in maniera entusiastica di Freaks and Geeks, serie televisiva del 1999 creata da Paul Feig (regista de Le Amiche della Sposa e dell’ultimo controverso Ghostbusters al femminile). È un telefilm che, nonostante sia stato cancellato dopo solo una stagione, ha raggiunto con gli anni lo status di cult. I motivi si ritrovano non solo nella qualità intrinseca della serie, ma anche nel fatto che ha lanciato un cast di giovanissimi che oggi sono tra gli attori più affermati ad Hollywood (James Franco, Seth Rogen, e Jason Siegel sono solo alcuni). In Italia è arrivata in ritardo di ben 17 anni (grazie Netflix per averlo riesumato) e ho avuto modo di recuperarla di recente – molto velocemente considerando i soli 18 episodi totali. Freaks and Geeks è un teen drama ambientato al McKinley High School durante l’anno scolastico 1980-81 e narra le vicende di un gruppo di amici , divisi tra freak (gli strambi, i fricchettoni della scuola) e geek (i nerd). L’ho trovata una serie molto leggera e ben fatta, soprattutto il reparto musicale con canzoni di quel periodo (la sigla è Bad Reputation di Joan Jett). Perfetta in momenti di magra da serie televisive.
Bojack Horseman (prodotto originale Netflix)
Approcciarsi a Bojack Horseman è molto complicato: è una serie animata, ma l’animazione è solamente un’espediente utilizzato per raccontare molto di più. La serie di Raphael Bob-Waksberg tratta, infatti, temi complessi che non hanno nulla a che vedere con un cartone. In una Hollywood in cui animali antropomorfi e umani convivono insieme, Bojack è la star di una sitcom degli anni ’90 che non è riuscito a mantenere il successo dopo la fine della serie. Bojack Horseman rappresenta una critica e una satira rivolta al mondo dello star-system di Hollywood. È anche un programma votato alla sperimentazione, basta citare – senza fare spoiler – la quarta puntata della terza stagione Un pesce fuor d’acqua. Con il passare delle puntate, il protagonista (doppiato magistralmente da Will Arnett) si lascia trasportare in un vortice di depressione, alcol e droga arrivando all’autodistruzione. La serie riesce a destreggiarsi bene tra momenti divertenti e altri drammatici: molte puntate – però – sono un vero e proprio pugno allo stomaco. Se un secondo volete ridere e quello dopo volete deprimervi, Bojack Horseman è la serie tv (troppo riduttivo considerarla solo una serie animata) che fa al caso vostro. Su Netflix sono disponibili le prime tre stagioni e la quarta è prevista per l’estate 2017.
Rick and Morty (Adult Swim)
Concludiamo i nostri consigli con un’altra serie animata: possiamo considerare Rick and Morty come un mix tra Ritorno al Futuro (da cui è chiaramente ispirato fin dai due protagonisti), Futurama e Doctor Who. Rick e suo nipote Morty passano la maggior parte del loro tempo in pericolose avventure attraverso il loro e altri universi paralleli. Queste avventure causano molti disagi e problemi a Morty sia a scuola che con la sua famiglia. Al momento sono andate in onda due stagioni e tutti i fan attendono la terza con ansia da quasi 2 anni. Nel frattempo recuperate questo piccolo gioiellino di black humour e fantascienza.
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