Filo e Colori di Ila: le creazioni di Ilaria Anselmi per donne sicure, comunicative e grintose!

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Dopo qualche giorno di lontananza forzata dal blog causa trasferta veronese (l’ho fatto anche per voi, a presto il reportage), eccomi tornare a bomba con una nuova puntata di Handmade For Future. Per ben inaugurare la settimana credo di aver scelto un’artista (a tutto tondo) senza se e senza ma, sto parlando di Ilaria Anselmi e del suo brand Filo e Colori di Ila.
La prima volta che ho parlato di Ilaria erano tempi ancora non “sospetti”, questa rubrica non esisteva ancora e il mio interesse come blogger per il mondo handmade era in germoglio. Fu un processo graduale: vidi una creazione di Ilaria su Blomming, mi interessai per capire cosa fosse Blomming, insieme alle sue trovai creazioni bellissime di altre creative…et voilà, ne nacque il primo reportage sulle creative militanti in questo social network dell’handmade. The story so far…da allora con Ilaria posso dire, con affetto sincero, di aver instaurato un ottimo rapporto di fiducia, che si basa sulla consapevolezza che entrambe amiamo molto ciò che facciamo, e cerchiamo di farlo al meglio, condividendolo con l’universo mondo. Ilaria sarà l’apripista di una serie di puntate di Handmade For Future dedicate proprio alle Blomming Girls che hanno messo una buona zampa nel successo di M.O.M.A. degli ultimi mesi, artiste che ammiro e che, a mio parere, dovrebbero fungere da esempio creativ-morale per tutte coloro che si affacciassero adesso al territorio dell’handmade.
Per Ilaria ho voluto pensare a qualche aggettivo e i primi che mi sono venuti in mente sono questi: talentuosa, esplosiva, determinata! Già da soli qiuesti tre aggettivi si trasformano in ingredienti efficaci per la creazione di un brand che è una vera bomba. A completare il tutto c’è una grossa professionalità che si nota in tutto: nel rapporto con le persone, che siano clienti o semplici curiosi, nella cura con cui sono realizzati gli shooting delle varie collezioni, giusto per farvi due esempi. Non voglio dilungarmi oltre, lascio parlare Ilaria e a seguire le immagini delle sue creazioni.

Come nasce la tua passione per l’handmade? 
Fin da piccola ho “pasticciato” in libertà, stimolata e aiutata da mia madre, che metteva a disposizione tempo, idee e materiali: ora cerco di fare lo stesso con mia figlia, che ha sempre mostrato interesse e capacità in questo senso. L’handmade è poi diventato uno stile di vita: se ho la possibilità di scegliere tra un acquisto handmade e uno seriale, è sicuro che scelgo il primo, per il valore aggiunto che racchiude; dallo scialle al sapone, dal bijoux al vestito… sapere che dietro c’è una persona e non una macchina, che ha pensato, studiato e realizzato quell’oggetto è qualcosa di assolutamente speciale.
Sei un’artista e una creativa, che tipo di studi hai seguito? 
Ho fatto l’Istituto Statale d’Arte a Venezia nella sezione di Oreficeria; dopo aver conseguito il Diploma di Maestro d’Arte sono passata a Scenografia all’Accademia di Belle Arti, sempre a Venezia, che onestamente ho però lasciato al terzo anno.
Leggendo la tua biografia mi ha colpita molto una frase, che, conoscendoti un pochino, trovo davvero calzante: “Le mie creazioni sono l’espressione delle gioia di vivere che ho dentro: il desiderio di colore, la voglia di giocare ed di uscire dagli stereotipi”. Come si concretizza questa filosofia nelle tue creazioni? Quali tecniche la sposano meglio? 
Comincio dalle tecniche: la maggior parte dei miei bijoux sono in pasta polimerica e in resina; il massimo per me è riuscire ad unire entrambe. I risultati che nascono da questa unione sono sorprendenti. La resina esalta le immagini che applico alla pasta o se usata da sola, mi permette di inglobare miniature o creare giochi cromatici estremamente interessanti.
Per quanto riguarda l’uscire dagli stereotipi, ti faccio un esempio pratico con la serie i resina NEON CLASSIC: le linee sono semplicissime… gocce, ovali, pastiglioni tondi, ma lavorati con stratificazioni di colore differenti, in toni accesi e allegrissimi che stravolgono la natura basic delle forme. La collana classica diventa così un gioiello allegro, giocoso e fluo… prende una vita differente e chi indossa un pezzo del genere ha sicuramente un temperamento simile! Completamente differente come stile, ma sempre con la giocosità come filo conduttore, è la serie Onomatopee in pasta polimerica: coloratissime piastrine decorate con i “rumori” dei fumetti si inseguono su collane, orecchini e bracciali!
Chi sono i tuoi clienti e che rapporti si creano con loro? 
Ho clienti di tutti i tipi e fasce d’età. Questo è un bene perché è un ulteriore stimolo a pensare cose differenti.
I miei bijoux sono al collo dell’avvocato (avvocatessa nun me piassssssssss), ma anche alle orecchie della nipote! Scherzi a parte, di solito sono persone che non hanno timore di essere appariscenti, che si sentono bene anche con un maxi puzzle al collo o con una scritta LOVE colorata e gigantesca, accompagnata da un altrettanto gigantesco cuore. Direi donne che stanno bene con loro stesse e comunicative.
Per quanto riguarda i rapporti che si creano devo dire che alcune diventano delle vere amiche: è fantastico risentirle al di là dell’acquisto. Se passano a mettermi un cuoricino, a distanza di tempo, è un grandissimo piacere… così pure se mi scrivono per sapere se sto bene, come stanno i miei figli… cose che faccio a mia volta, per il puro piacere di farlo. Devo dire che alcune di loro sono i miei deliziosi tesori!
Quanto è importante l’uso del web e dei social network nei lavori handmade? 
Ha ha haaaaaaaaa! Questa domanda sembra nata per me! Amo Fb, meno Twitter (troppo stringato per una che come me soffre di diarrea verbale, ma lo uso ugualmente); il web, partendo dal blog, arrivando ai social network mi ha permesso di entrare in contatto con altri creativi meravigliosi, che vivendo in città diverse dalla mia, probabilmente non avrei mai incrociato. Facebook è efficace e immediato: molte clienti seguono il network in modo attivo e costante, cosa che permette loro di essere velocemente aggiornate sulle nuove creazioni in vendita, di contattarmi in tempi brevissimi e di avere uno scambio di comunicazioni immediato e diretto. Sicuramente Facebook è un mezzo potente per farsi conoscere, ma senza strafare: educazione e etica sono fondamentali. Non mi permetterei mai di andare a fare lo spulcio dei contatti di altri creativi per farmi conoscere a potenziali nuovi clienti… come trovo sgradevolissimo che i gestori di pagine entrino nella mia dicendo: venite a visitare la mia paginetta! Arrrrgggghhhh! Ma dico io, se foste un dentista entrereste nella sala d’aspetto di un collega dicendo: passate da me, vi curo io! Il proprietario dello studio uscirebbe dall’ambulatorio e vi trapanerebbe il fondo schiena senza anestesia!
Quindi anche nell’uso dei social network, un consiglio: Fatevi conoscere, ma per il vostro lavoro… siate professionali please!
Come e dove trovare Filo e Colori di Ila?
Filo e Colori di Ila: le creazioni di Ilaria Anselmi per donne sicure, comunicative e grintose!
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