Il fabbro e la strega: il Fantasy incontra l’arte e nasce il mondo di Fantasimagia

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Oggi Handmade For Future vi presenterà qualcosa di inusuale. Faremo un viaggio in mondi incantati, popolati da fate, draghi custodi e altri personaggi fantasiosi, ma irresistibilmente amichevoli…Per quel desiderio che ci anima tutti di tornare a volte bambini e lasciarsi trasportare dalla fantasia, ecco la soluzione perfetta nel mondo dell’handmade: le creazioni di Il Fabbro e la Strega, dall’estro creativo di Alberta, una ragazza solare e molto simpatica e ironica (come potrete ben accorgervi da soli leggendo la sua intervista a breve). Io lo confesso non sono affatto esperta di Fantasy, ho avuto qualche passione giovanile per re Artù e amo i romanzi ambientati nel Medioevo, sopratutto se raccontano di misteri, libri scomparsi, stregoni buoni e giù di lì, in compenso però sono sempre stata affascinata da folletti, draghi, maghetti, quando essi si propongono sotto forma di statue, pupazzetti, soprammobili. Insomma, ho questa vena fantasy inespressa che adesso Alberta mi permette di far uscire allo scoperto. Ovviamente non si tratta solo di questo, la sua produzione è ampia, coinvolge numerosi materiali e tecniche diverse, di sicuro se sceglierete qualcosa de Il Fabbro e la strega non passerete inosservate…

Come nasce la tua passione per l’handmade?
Direi che la passione per l’handmade nasce insieme a me…diciamo pure che appena la coordinazione psicomotoria me l’ha concesso, ho iniziato a trafficare con fogli, pastelli, pongo e das. Ho un passato da writers casalinga (non apprezzato) da piccola disegnavo con i pastelli a cera sul muro della mia cameretta, e poi nascondevo i miei graffiti domestici dietro le cestone dei giocattoli. Quando decisi di svelare al mondo le mie opere, mia madre mi punì severamente…ancora oggi continuo a non capire il perché! Penso che una farfalla viola così bella come quella che disegnai con i pastelli a cera sul muro,io non l’abbia mai più rifatta 🙂 Comunque ricordo che alle elementari la maestra mi faceva disegnare alla lavagna gli animali che lei non era capace di fare e i miei compagni mi chiedevano di fare per loro i compiti di disegno,e io ero felicissima di poterlo fare…Ma anche lì incontravo non poche difficoltà: la mia maestra, infatti, riconoscendo il mio stile, mi puniva sempre perchè non voleva che io facessi i disegni per gli altri…Al solito: uno dei tanti, troppi artisti incompresi.
Da allora in avanti non ho mai smesso di disegnare,dipingere,modellare,cucire…insomma tutto ciò che si può creare, con qualsiasi tecnica, io l’ho provato a fare, almeno una volta. Ma le mie più grandi passioni, dalle quali ho ottenuto anche qualche piccola (ma per me immensa) soddisfazione sono il disegno, la pittura e attualmente il fimo.
Sei un’artista e una creativo, che tipo di studi hai seguito?
Purtroppo anche sulla scelta degli studi da intraprendere sono stata ostacolata dalla mia famiglia…Ricordo che appena finita la scuola media,venni consigliata dai professori ad iscrivermi o al liceo artistico o all’istituto d’arte. Ovviamente la risposta da parte dei mieio genitori fu “ma no, poi non hai niente in mano, andrai alle magistrali, siccome non sei brava in matematica, lì di matematica ce n’è poca, ma c’è tantissimo disegno”. Illusa da quella vana speranza, mi sono ritrovata senza matematica dopo il secondo anno, è vero, ma al suo posto mi sono ritrovata quintali e quintali di incomprensibile geometria e solo 2 ore a settimana di disegno. Ho continuato a disegnare e creare, studiando storia dell’arte (credo di essere stata l’unica, a parte le due secchione, a farlo in classe mia…) comprando libri di disegno e manuali creativi. Una delle mie più grandi soddisfazzioni la ebbi durante un mercatino: in quel periodo la mia passione era dipingere i sassi e devo dire che andava anche abbastanza bene. Un amico di famiglia,portò al mio banchetto un famoso professore che insegna all’accademia di belle arti di bologna per fargli vedere le mie opere, il professore le guardò con aria piuttosto distaccata e commentò dicendo “bei lavori…ben eseguiti, ma si vede che sono le classiche cose che si dipingono appena usciti dall’accademia”, ancora ricordo la mia soddisfazzione nel dirgli “ma guardi che io non ho fatto nè liceo artistico,nè accademia…ho imparato tutto da sola”: lui mi fece i complimenti stringendomi la mano e mi comprò anche un sasso.
Hai creato un tuo mondo chiamato Fantasimagia, popolato da personaggi originali e inediti: come nascono tue ispirazioni? Sei un’appassionata di Fantasy?
certo che sì…Il mio incontro con il fantasy inizia a 14anni dopo aver letto per caso “le nebbie di avalon”, lo comprai perchè mi piaceva la copertina, all’epoca sapevo ben poco di Artù, Morgana e compagnia bella: da allora in poi mi si è aperto un mondo. Fino a che il lavoro me l’ha permesso ho anche fatto parte di un gruppo di rievocazione storica celtica. Adoro le leggende nordiche, come le nostre antiche tradizioni, mi piace conoscere la storia e le leggende di ogni popolo anche perchè è dal passato che si riesce meglio a comprendere il presente,e in molti casi,si riesce ad intuire anche il futuro. Fantasimagia è il mio mondo, dove mi rifugio ad immaginare le mie creature quando questo mondo mi delude. Fantasimagia è la trasposizione fantastica di Pietramala un piccolo paesino a cavallo fra Mugello e appennino tosco-emiliano, dove ho passato le mie vacanze, i miei week end e dove ancor oggi torno quando ho bisogno di ricaricare la spina. È lì che in mezzo alle faggete, mi sembra di intravedere una fata che si pettina i capelli specchiandosi nelle acque di una sorgente, o mi pare di sentire il chiacchiericcio del piccolo popolo che si mischia al canto degli uccelli in primavera….E poi sapessi che traffico a cavallo del soltstizio quando aiuto le streghe ad organizzare i sabba…
Chi sono i tuoi clienti e che rapporti si creano con loro?
I miei clienti preferiti sono i bambini…mi ascoltano con avidità e curiosità quando racconto loro di Fantasimagia e li vedo felici quando adottano una streghina portafortuna o un draghetto custode e so per certo che i loro desideri si avvereranno, perchè anche loro sono capaci di vedere Fantasimagia come me. Poi ci sono tutte le persone che mi chiedono un regalo personalizzato per qualcuno di speciale, quelli che mi chiedono i ritratti dei loro amici animali (adoro dipingere o riprodurre animali…se non si era capito,perchè adoro gli animali) e ci sono anche i fedelissimi dei mercatini che mi seguono ovunque. Direi che con quasi tutti i miei clienti si crea un rapporto di amicizia che mi rende davvero soddisfatta, sopratutto quando li rendo felici.
Quanto è importante l’uso del web e dei social network nei lavori handmade?
Penso che al giorno d’oggi, se non sei nella rete, sei fuori. La rete e i social network, danno moltissima visibilità, ed è grazie a facebook che mi è stata data la possibilità di rispondere a quest’intervista, per cui non posso fare altro che parlarne bene!
Come contattare Alberta ed entrare nel magico mondo di Fantasimagia?
Il fabbro e la strega: il Fantasy incontra l'arte e nasce il mondo di Fantasimagia
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