Anche se adesso non ho più tanto tempo come in passato per occuparmi della rubrica Handmade For Future, credo che voi tutti sappiate quanto io la ami, quanto la senta una mia creatura e soprattutto quanto affetto e simpatia (in alcuni casi sbocciati in amicizia) io provi per le persone intervistate in questo angolo dedicato ai designer emergenti, agli artigiani e agli autoproduttori di tutta Italia. È per questo che quando siete voi a cercarmi, perché avete letto le precedenti interviste o semplicemente perché siete capitati su M.O.M.A. e avete deciso di fermarvi a leggere e di scrivermi anche una mail, la gioia diventa doppia, tripla, quadrupla.
Qualche tempo fa, in un pomeriggio di lavoro come tanti, ricevo una mail da Maria Matilde Cavina, giovane creativa di Modigliana, un piccolo paese nelle colline tra Romagna e Toscana, una mail piena di calore ed entusiasmo sincero…e contagioso! Maria Matilde ci teneva a raccontarmi del suo lavoro e a mostrarmi le sue creazioni e dunque ne è nata una piccola (e affascinante) intervista, dalla quale sarà facile dedurre che Maria Matilde è un vulcano impossibile da spegnere (e meno male!) e, ancora una volta, il coraggio imprenditoriale di una giovane donna merita la nostra attenzione e il nostro plauso.
Come nasce la tua passione per l’handmade?
Dunque,sembra banale ma,io disegno abiti ed accessori fin da quando ero piccolissima. Sai, qua c’e’ un’usanza che i “vecchi” credevano fosse un modo per tramandare una “dote: appena un bimbo nasceva,mettendogli tra le manine un simbolo, che poteva essere qualsiasi cosa (cordone, legnetto, etc..) avrebbero tramandato al piccolo, la propria dote. Per me cosi fu, cioè, il mio babbo, che è parte del mio lavoro, insieme a mia mamma, mi mise in mano una matita da disegno. Il caso o il fato, hanno voluto che io nella vita facessi questo, adorassi disegnare, e creare, con una fantasia così fervida, che a volte è forte come un mare in tempesta! Nei miei sogni di bambina, volevo fare la stilista.. ed un pochino mi ci sento!
Sei un’artista e una creativa, che tipo di studi hai seguito?
Ho fatto oreficeria, poi ho studiato da stilista modellista ed ho subito iniziato a lavorare. Ho collaborato con aziende di gioielli, disegnando per loro i campionari, ed ancora lo faccio. Poi ho sentito la necessità di avere un ” nido”, il mio posto, ed aprirlo alle persone, sia del settore sia comuni, di passaggio, per iniziere a vendere le mie cose.
Mi hai raccontato di avere un piccolo laboratorio atelier dove dai vita alla tua passione, quanto è difficile al giorno d’oggi portare avanti una simile attività, ma quali sono poi le soddisfazioni più grandi?
Il mio laboratorio-atelier è nato quando avevo 24 anni (oggi ne ha 31 n.d.a) arredato con mobili d’antiquariato dipinti a mano tanti anni fa dalla sorella di mia nonna, ed altri fatti da mio babbo e mio zio. È un salottino, caldo caldo, in cui chiunque può entrare e sentirsi a suo agio.
Chi sono i tuoi clienti e che rapporti si creano con loro?
Signore e ragazze vengono, chiedono consigli, si confrontano e fidano ormai del mio gusto. E questa è una grandissima soddisfazione. Io poi, non mi ripeto mai: ogni giorno, mese, settimana, faccio pezzi nuovi. Ho avuto le mie piccole – grandi soddisfazioni.. Sai, io vivo in un piccolo paese, Modigliana, nelle colline tra Romagna e Toscana. Qui sono nata, e qui e’ la mia terra, dall’alto delle colline è piu’ bello far volare la fantasia! Vedi tutto da quassù !;-) A parte ciò, è solo ed unicamente la passione che ti da la forza per tenere duro. Non e’ facile, ogni giorno è un giorno nuovo, non ci sono garanzie a fine mese, non ti puoi ammalare, non ci sono aiuti dello Stato, e si conta davvero solo sul proprio lavoro e sulle proprie forze! Si cerca ogni giorno un modo per farsi conoscere: ho girato tante volte in Romagna con la mia valigia piena di cose, bussando porta a porta, ad ogni negozio!
Quanto è importante l’uso del web e dei social network nei lavori handmade?
Avevo un sito, che poi ho chiuso, perché non mi ha portato a nulla. Però ho due pagine Facebook, la mia personale, e quella lavorativa, il gruppo M. Matilde accessories dove ogni giorno carico nuove foto. Ho uno strano rapporto con il web, ho iniziato da poco ad apprezzarlo davvero e a capire che è una parte fondamentale del lavoro di noi creativi!
Ringrazio di cuore Maria Matilde per la sua sincerità e il suo entusiasmo contagioso e le faccio i miei complimenti per avere avuto il coraggio, così giovane, di avviare una propria attività e portarla avanti con grinta, coraggio e determinazione. Ma tutto questo non si sarebbe potuto realizzare se non ci fosse di mezzo una parola fondamentale: “talento”, ed è quello che state per vedere nelle fotografie degli accessori (gioielli e borse) di Maria Matilde che ho selezionato per questa intervista.
Per contattare Maria Matilde, oltre a visitare i link sopraddetti, potete scriverle alla mail mmatildecavina@hotmail.it
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