Non si può certo definire un distretto, ma la zona Duomo che per il Fuorisalone 2016 si espande da piazzale Cadorna a Porta Romana, è protagonista della Design Week milanese con numerose mostre e installazioni. Funk Design and The Districts continua oggi con un itinerario all’ombra della Madonnina.
Entriamo in piazzale Cadorna al numero 2 qui l’Associazione Culturale Plana, promotrice da oltre vent’anni di GrandesignEtico ha allestito la mostra Disinquinamente, l’etica del design. In un caratteristico cortile di un palazzo ottocentesco, quattro aree espositive: Design Sano, dedicato a prodotti innovativi per il benessere della mente, Mens Sana con la partecipazione di Starpool che ricerca soluzioni per il relax; Corpore Sano, dove trovare prodotti alimentari naturali e oggetti da cucina e La Natura del Benessere, nuovo concetto di wellness studiato da Monterosaterme. Un’iniziativa che continua nell’intento di evidenziare come il design debba proporre ricerche e prodotti che siano funzionali alla persona nella sua complessità.
Ci spostiamo verso il cuore della città a un passo dal Duomo e in via Clerici ci attendono due eventi. All’Atelier Clerici le fastose sale sono occupate da diverse esposizioni, si inizia con la tecnologia di Git Commit, mostra interattiva dedicata al vivere connesso. È l’interfaccia web di Genuino, brand di Arduino che comunica con il visitatore attraverso quattro piccole stampanti termiche. L’utente che interagisce risponde a domande sulla casa del futuro e le periferiche connesse traducono le risposte con un diagramma di flusso continuo. All’interno della Sala Tiepolo tutto è pronto per la cena di Massimo Bottura su una tavola futuristica. Smart Lab Table, disegnato da Clemens Weisshaar e Reed Kram per Iris Ceramica è una superficie unica sulla quale preparare, cucinare, consumere, riscaldare e refrigerare i pasti.
Abbandoniamo l’innovazione tecnologica per esplorare Manifesto, una serie di lavori realizzati da studenti e da laureati del corso di studi sul vetro dell’Academy of Arts, Architecture and Design di Praga. L’anteprima di 10 Years of Thomas Eyeck, curata da Zuiderzee Museum, mette in mostra artigianato e design degli ultimi dieci anni per stimolare il pensiero dei creativi sul tema della lavorazione dei materiali. Di forte impatto l’allestimento di Istambul Design Biennal che affianca antiche tradizioni a modernità. Dalla parte opposta della strada al Circolo Filologico Mindcraft16 parla danese. Mente e manualità sono la sintesi di questo concept dal grande appeal che valorizza la sperimentazione nella realizzazione di oggetti hamdmade.
Direzione Duomo passando per piazza Mercanti dove al numero 2 in un piccolissimo spazio Densen, il Consorzio Giapponese che promuove l’artigianato del paese, propone una distesa di prodotti fatti a mano. Al vicino Palazzo dei Giureconsulti, Casa WWTS, presenta una selezione di aziende italiane presenti sul mercato russo. Spiccano diverse eccellenze tra le quali Fast con un’installazione che esalta la sedia in alluminio, Friul Mosaic e i suoi pannelli tra design e opera d’arte e Barovier & Toso con una collezione di sfarzosi lampadari in vetro di Murano.
Proseguiamo passando davanti al Duomo per raggiungere Palazzo Reale dove Kartell occupa il Cortile d’Onore per rendere omaggio alla cultura del lavoro. Vermiglia, l’installazione di Attilio Stocchi diffonde suoni di lavori moderni, passati e futuri. Un omaggio alla laboriosità della città capace di essere interprete del sistema industriale. Una nuvola rossa e quattro monitor per raccontare sforzi, alienazioni e gioie.
Pochi passi per raggiungere la l’Università degli Studi dove Interni Open Borders riempie sale, logge e cortili. Le installazioni sono davvero tantissime. Veniamo accolti da Invisible Border di Ma Yansong, addossato al lato est, muta la percezione dello spazio con un disegno fluido, è un gioco di superfici in movimento, un gesto artistico plasmato da elementi naturali come la forza del vento e il fluire dell’acqua. Al centro del cortile Towers di Sergei Tchoban, un volume cilindrico che tende verso l’alto e che funge da punto di partenza per una riflessione sulla natura dell’architettura e sul ruolo delle dominanti nel paesaggio edificato dall’uomo. Nell’adiacente Cortile della Farmacia, Stefano Boeri posiziona Radura, un’idea di spazio pubblico di decongestione dove sostare, fermarsi e attendere. Una sorta di dispositivo urbano per diluire l’intensità dei flussi e degli spostamenti. Laura Ellen Bacon insieme a Sebastian Cox pensano a Along the Lines of Happiness, un esperimento che mette alla prova la versatilità e le proprietà di alcune essenze di legno provenienti dagli Stati Uniti come l’acero, il ciliegio e la quercia rossa.
Ma l’Università Statale è disseminata anche di mostre tra, arte, fotografia e arredi. Chen Xiangjing racconta con Metaphor la ricca parabola evolutiva della Cina che ha saputo offrire al mondo intero una serie di manufatti di straordinaria bellezza. Una rassegna che distilla l’essenza di tecniche, materiali e lavorazioni in grado di stabilire una continuità con la tradizione. Dalla parte opposta dell’emisfero il design brasiliano continua a essere protagonista al Fuorisalone 2016 con i frutti di molteplici influenze. Be Brazilian conduce alla scoperta dei suoi interpreti più creativi. Una galleria d’arte all’aperto che ospita talenti giovani e affermati.
Ci allontaniamo dal Duomo alla volta di Porta Romana facendo tappa ai Chiostri dell’Umanitaria. Con Relazioni, Paola Lenti narra di dialoghi, incroci e condivisioni con designer, per lei creazione è sinonimo di connessione; gli arredi presentati sono caratterizzati da una sobrietà che non subisce il contraccolpo delle mode. La ricerca di ogni singolo dettaglio li rende unici e attuali, destinati alla casa in cui il processo di stratificazione diventa la vera cifra dell’abitare contemporaneo.
Il tour di oggi si conclude in Porta Romana, la Design Week offre l’opportunità di conoscere spazi inconsueti, riparati da muri di cinta insormontabili, da grandi portoni chiusi, dimore e angoli dismessi o inutilizzati, ma anche abitazioni private come quello di via Burlamacchi 6 scelto da Source, rassegna fiorentina dedicata al design autoprodotto che in questi giorni approda a Milano con App in edizione speciale. In 140 metri di loft è racchiusa l’idea di appartamento contemporaneo. Dalla zona living con cucina, al soppalco con lo studio e l’angolo lettura una distesa di oggetti diversi, sedie, sgabelli, lampade, tavoli, vasi, utensili da cucina e per la tavola, poltrone e specchi. Tanti i designer tra i quali spiccano Andrea Fantinato e Fabio Crimi.
Ultima tappa, oramai lontani dal Duomo finiamo qui, in Cascina Cuccagna. Failures è il progetto curato da Raumplan e ACCC; nell’antica corte agricola un articolato percorso dedicato all’insolito tema del fallimento nell’arte e nel design. Storie di progetti andati male, atti mancati e anelli deboli. Storie di errori dai quali sono comunque scaturiti ottime intuizioni e preziosi spunti per nuove direzioni di ricerca. Un dietro le quinte attraverso gli imprevedibili sentieri del progetto, prototipi, pezzi unici diventati prima celebri flop poi autoproduzioni d’avanguardia. In uno dei cortili anche la serra urbana reinterpretata dallo Studio Grassi. Seduti a un tavolo di legno gli esseri umani, come le piante, vengono coltivati e educati a un sano vivere comune.
Domani si conclude l’avventura di Funk Design and The Districts per le strade del Fuorisalone 2016, San Gregorio Docet e Porta Venezia InDesign ci porteranno al termine di questa avventura tanto faticosa quanto entusiasmante, stay tuned.
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