Fuorisalone: visioni e previsioni di Davide Aquini, un materialista contemporaneo

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Questione di ore ormai, manca poco e Milano si prepara ad accendere i riflettori sulla settimana più frizzante dell’anno. La design week 2015 è nell’aria e non è Salone senza Fuorisalone. Si, proprio lui che distretto per distretto si allarga a macchia d’olio ogni anno sempre di più; non nascondo il panico del prima, eventi, eventi speciali, installazioni, presentazioni, location, show room e party, organizzare l’agenda non è cosa facile, per fortuna c’è fuorisalone.it con le sue mappe suddivise per distretti, quella di insieme nella home la dice lunga: aiutooo!!!

Fuorisalone-2015

E proprio sulle strade dei distretti che sgambetterò come se non ci fosse un domani alla ricerca delle novità più sorprendenti, tra creatività e sperimentazione. Da martedì 14 a domenica 19 aprile, Funk Design si vestirà per l’occasione con un abito speciale: Funk Design And The Districts, un reportage quotidiano a caccia di avanguardie, tendenze e nuovi scenari per il living. Nell’attesa sono andato a trovare una vecchia conoscenza. Lo seguo da qualche anno, tra i designer dell’autoproduzione si sta facendo strada con le sue visioni materialiste e allora oltre a queste ho deciso di chiedergli anche una previsione. Lui è Davide Aquini e in questa edizione più di un distretto parlerà di lui. L’anno passato al Din – design in, l’evento dedicato al design autoprodotto per eccellenza, mi ha colpito la sua Soninke, madia di ispirazione tribale dai tratti urbani che racconta di materia.

soninke-davide-aquini

La settimana del Salone è il periodo dell’anno che aspetto con trepidazione. Avere in città una densità di progetti, idee, eventi e amici da tutto il mondo mi elettrizza ogni anno di più. Credo sia una occasione unica al mondo (e lo dico con sincera fierezza italiana) che riesce a dare così tanti stimoli per la progettazione. Il format collaudato Salone e Fuorisalone rende possibile sia apprezzare le esposizioni patinate dei grandi brand che le sperimentazioni dei designer singoli e delle nuove realtà che si affacciano in un settore spietato come quello del design. Il mio obiettivo è intanto quello di “esserci”, avere uno spazio mio che riesco ad autofinanziarmi, esibendo ad un pubblico internazionale mie creazioni, è già un successo per me, se non altro perché vedo materialmente e fisicamente il frutto del lavoro. Il secondo obiettivo è invece naturalmente quello di riuscire ad avere un ritorno economico, non tanto direttamente sui progetti in esposizione, ma quanto riuscire ad interessare aziende con il mio stile”. Un importante segnale da parte di chi ha unito il saper fare al voler fare in un momento in cui la crisi sembra non dare speranze. 

davide-aquini

L’anno scorso è riuscito ad ottenere una certa attenzione da parte di diverse aziende, sarà anche per questo che la fiducia è al massimo e da questa edizione si aspetta ancora di più. Quest’anno al richiamo della sostenibilità Aquini risponde con Marbled Collection. Un esperimento decisamente riuscito, una collezione di sedute che giocano con accostamenti tra la natura del legno e il carattere artificiale del poliuretano agglomerato. I materiali utilizzati derivano tutti da scarti di produzione. Le superfici delle sedute dall’aspetto granitico si rivelano poi friendly e accoglienti.

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La collezione include anche i tavoli minimalisti che sembrano marmi preziosi. In realtà sono il risultato di una sperimentazione sui nuovi cementi di sintesi di Nobital che utilizza nuove mescole con resine sintetiche per ottenere risultati sorprendenti simulando la naturalità e l’eleganza del marmo con l’impiego del freddo e tecnico cemento. La buona pratica del riciclo ha garantito a designer e azienda un posto a Goodesign, il sistema di eventi selezionato da Compasso d’Oro dedicato al design responsabile che si svolgerà durante il Salone alla Cascina Cuccagna in zona Milano Design Week Festival.

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Ma le novità non finiscono qui, Davide Aquini sarà anche a Ventura Lambrate con il suo spazio The Materialist, dove il racconto inizia dal post modernismo di pattern da lui disegnati e che divengono texture per completare un’affascinante serie di lampade da tavolo. The Macarons svela inaspettate antinomie, il legno di scarto diventa lussuoso decor in stile etnico e il rivestimento che strizza l’occhio al granito si rivela al tatto morbido e leggero.

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Ci siamo, questa volta l’appuntamento è con Funk Design And The Districts, la settimana prossima, tutti i giorni dal 14 al 19 aprile qui su Momastyle.com. E che Fuorisalone sia!!!

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