Il mito del cactus e altre visioni iconoclaste: Gufram chiama Cattelan e Ferrari

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn

Le icone creano miti che spesso assurgono a idoli illegittimi. Poi alcune si devono distruggere per cancellare il falso. Era il 1972 quando Guido Drocco & Franco Mello davano forma alla collezione Multipli per Gufram

drocco-mello

Di questa, l’appendiabiti Cactus è diventato un mito nella storia del design entrando a far parte delle più importanti realtà museali e istituzioni culturali di tutto il mondo. Leggende metropolitane raccontano però di luoghi del pianeta, dove il Cactus di Gufram è stato eletto a idolo presso sette osservanti e integraliste che ne celebravano il culto. Per Gufram è il momento dei provvedimenti.

Nella continua indagine sul sottile confine tra arte e design, Gufram individua in Toiletpaper l’interlocutore giusto. Il progetto editoriale mosso dalle visioni antropologiche di Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari crea una capsule collection in poliuretano espanso, vera e propria operazione iconoclasta, che mette in discussione i capisaldi di una realtà dell’arredamento unica nel suo genere.

toiletpaper

Ma torniamo all’esigenza di distruggere l’icona per far decadere l’idolo. Come fare? I due artisti designer si rendono conto che l’unico modo per estinguere il fenomeno alla radice è aggiungere un elemento poco gradito alle popolazioni adoranti. Non hanno considerato però che le uova, presso alcune civiltà, sono considerate segni divini di fertilità. Un errore? Anche no! È nato infatti un altro idolo pagano. Il Cactus con le uova ora è God! Un nuovo appendiabiti arricchito da elementi decorativi a forma ovoidale.

Gufram_GOD_Toiletpaper

Il progetto speciale Toiletpaper for Gufram non si esaurisce qui e continua la sua narrazione visionaria con Soap. Finalmente adesso é tutto pulito, o sembra esserlo. I due si sono inventati un’altra storia: la liberazione per ogni massaia, la panacea per tutte le desperate housewife, il sostituto perfetto per chi perlustra quotidianamente ogni angolo di camere, salotti, bagni e cucine. Cattelan e Ferrari pensano a Soap, il detergente universale per tutta la casa. Una grande saponetta o meglio un pouf! E un mistero: chi l’ha morsicato? 77 cm di morso non sono uno scherzo, in ogni caso ha lasciato un effetto intrigante con forte impatto che rende dinamico l’immobilismo delle caratteristiche formali di una saponetta.

Gufram_SOAP_Toiletpaper

E dopo tutto ciò, siamo arrivati al capolinea. Gufram si ritira dal mondo del design, ci mette una pietra sopra. Sembra che nessuno sia mai riuscito veramente a comprenderne la missione. L’incessante critica rivolta all’ambiguità delle sue poltrone, gli invidiosi che maledicono l’incomprensibilità di certi prodotti e una moltitudine di detrattori che l’hanno sempre tacciata di divulgare lo scellerato e blasfemo verbo dell’anti-design.

gufram-divano-bocca

Ora basta! L’uscita di scena è pronta e in grande stile; Cattelan e Ferrari preparano l’epitaffio, eccolo: The End. Una lapide o meglio uno sgabello! Morbido poliuretano espanso decorato in finto granito per un ultimo atto di resistenza: sulla lapide di Gufram puoi sederti come sopra uno sgabello. Ma questa è solo un’altra visione, un po’ lugubre ok, ma davvero potevamo pensare che la vera storia dell’icona pop nel design finisse qui?

Gufram_THE END_Toiletpaper

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn