Raccontare il Made in Italy, alimenta un senso di orgoglio e afferma la consapevolezza dell’esistenza di un tessuto in fermento che fa di longeve tradizioni il fulcro dal quale avanguardie e tecnologie proiettano il paese nella modernità in costante evoluzione. Un panorama affollato di piccole, medie e grandi realtà produttive determinate a mantenere alta la bandiera dell’eccellenza nel mondo. Ancor meglio quando si ha l’occasione di entrarci e vedere con i propri occhi. Non potevo perdere l’occasione e con piacere ho preso parte a Light Beyond Life, il blogger day che mi ha permesso di conoscere da vicino l’universo di Linea Light Group e la sua produzione illuminotecnica di qualità.
Ha inizio un percorso illuminato all’interno di un vero e proprio Light Village, un concept innovativo nel quale la luce vive e si diffonde nelle sue più diverse dimensioni. Dal living domestico all’ufficio, dall’accoglienza al relax, dal retail all’outdoor; questi gli ambiti dove dal 1985 l’azienda trevigiana lascia la sua firma in Italia e oltre i confini. Un’incessante ricerca che si affina nel tempo e concretizza lo sviluppo delle straordinarie potenzialità tecnologiche dell’illuminazione a Led.
4 i brand che riflettono stili e approcci differenti: i-lèd rappresenta una gamma di apparecchi professionali che avvicinano all’esperienza della luce a led, adeguata in ogni momento della giornata, Tràddel offre invece soluzioni versatili e indispensabili per le differenti esigenze della progettazione architettonica; Al colore a all’elevato indice di resa cromatica ci pensa Linealight, luce perfetta, naturale quasi come quella del sole, per valorizzare il complemento d’arredo. Ma è Ma&De quello che mi attrae di pìù. A metà strada tra design e opera d’arte scorgo la materia che plasma lo spazio elevando la performance luminosa a un’espressione stilistica unica. Forme e visioni, in grado di interpretare il sentimento del bello e il design contemporaneo di alto profilo estetico.
Ai veloci cambiamenti di gusti, tendenze e stili di vita, Linea Light Group risponde collaborando con una nutrita schiera di progettisti e light designer. Per Ma&De mette in campo giovani e affermati talenti accomunati da creatività e capacità tecnica. Mirco Crosatto, finiti gli studi, esce dalla scuola e subito entra in azienda. Sei i suoi progetti attualmente in catalogo. Circle Wave sembra circolare nello spazio, il diffusore satinato bianco diffonde riflessi di luce omogenei giocando tra densità e trasparenze in perfetto equilibrio. Lama è invece la sintesi di tecnologia, elettronica e design in un modulo di soli 10 millimetri. Vincitrice del Red Dot Design Award 2011 è paragonabile a una macchina meccanica di altissima precisione. Rompe buio e ombre, forse per questo il suo nome è Mr. Magoo, è una scultura eterea che crea fenomeni luminosi regolabili in intensità grazie a un semplice dimmer.
Sempre dello stesso, Next rilegge materiali e design e irradia linee luminose uniformi grazie a circuiti posizionati con precisione. Sembra una pista ad alta velicità, O-Line, verniciata in bianco o in nero ha una sospensione essenziale che garantisce uno spettacolo accattivante e deciso. Tablet invece ha un cuore tecnologico racchiuso in una piccola montatura in ottone e polimetilmetacrilato satinato, si applica alla parete e il flusso luminoso può essere diretto in tutte le direzioni o solo su porzioni di ambiente.
A confermare la fiducia di Linea Light Group nelle giovani promesse anche Edin Dedovic nato in Bosnia Erzegovina e diplomato a Castelfranco Veneto, fa il suo ingresso in azienda fresco di studi; progettista tecnico inizia a dar forma alle sue idee al fianco dei designer. La sua Wings reinterpreta l’applique con la sobria eleganza di linee geometriche. La luce sembra scorrere su ali spiegate e insieme a un diffusore antiabbagliamento garantisce un ineguagliabile benessere luminoso. Moduli che si intersecano danno origine a composizione visive, Xilema a soffitto o da parete, emana morbidamente la luce nello spazio grazie a un diffusore appositamente progettato.
Studia presso la Middlesex University Fine Art di Londra e si laurea in Arti Visive all’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2003, alcune opere di Manuel Remeggio sono state esposte al Padiglione Italia della Biennale di Architettura all’interno della Casa Sensoriale Domotica. Tra le recenti proposte Branch sorprende per l’attenzione alla relazione tra uomo e spazio circostante. L’aspetto affusolato e le finiture bianche e lucide, sembrano quasi farla scomparire mentre diffonde luce da un alveo arretrato. Una forma organica pulsa sotto il vetro soffiato, è Dynamic: montatura in policarbonato satinato, installazione a baionetta e un raffinato bianco opalino ottenuto a soffio con la tecnica dei maestri vetrai di Murano, la cui preziosa eredità dona a Ottagono forme smussate e una suggestiva texture lattiginosa. Grazie all’attacco per lampadine E27 può irradiare anche luce a fluorescenza.
Sembra provenire dalla natura, l’intimità stilizzata di Folia rimanda alla lunga vita del led custodito in una pressofusione di alluminio. La sua scocca di carbonio è la sublimazione del decoro, il tubo pieghevole in rame cotto permette la libera interpretazione di equilibri nella versione a sospensione. Volume classico rivestito di modernità, Entourage strizza l’occhio al passato grazie allo snodo della cupola e alle finiture laccate che vivacizzano l’intera gamma, che si aggiorna oggi con un nuovo modello realizzato interamente in polietilene naturale.
Lavora al fianco dei grandi maestri dell’archittettura degli anni ’80, Emilio Ambasz, Dino Gavina e Renè Kemma, artefici e precursori di creatività, grazie ai quali sviluppa sensibilità e attitudine al design. Luca Turrini celebra la lampadina con cui Thomas Edison diede inizio all’era della luce elettrica. Thank you supera con il Led la versione a incandescenza; a parete, da terra, a sospensione e da tavolo può essere dotata di paralume a incastro con finiture in legno o tessuto. Impara gesti e segni da Emilio Vedova e collabora con Ennio Chiggio. Oriano Favaretto è presente con Light Game, ha un corpo circolare sospeso e basculante, il suo movimento si modula secondo le esigenze. Il diffusore in pmma satinato è rifinito da un anello nero che conferisce alla lampada una grande eleganza.
Architetti veneziani, i fratelli Pio e Tito Toso progettano e disegnano Quad, due gli elementi, uno a parete e l’altro che contiene la sorgente; formano insieme un angolo retto entrando silenziosamente nell’ambiente con le sembianze di un unico pezzo plastico dai contorni stondati. Anche loro di Venezia, Aldo Bruno Maria e Arianna Teardo pensano a Grower, sembra la rosetta che sta tra la vite e il dado e sorprende per la sua plasticità innovativa. Una struttura accattivante ruota intorno a un foro centrale e garantisce la stabilità delle percezioni luminose. I danesi Jacob Willer Tryde e Alexandra Alexiou combinano il meglio della tecnologia con l’eccellenza nel design; Bloom è un gioco di luci e ombre che forgia la forma della sua corolla. Simboleggia la fioritura, dove tra i pistilli si dissipa il calore e garantisce all’elevata performance luminosa, un significativo risparmio energetico.
Nulla meglio dell’esperienza sensoriale se si parla di luce, il contatto diretto con la percezione luminosa, rende sicuramente più vivo il racconto. Ma in rete, anche uno sconfinato universo può essere facilmente esplorabile. Lineainshop.com è la piattaforma e-commerce che Linea Light Group ha pensato per rispondere a nuovi stili di consumo che vedono l’illuminotecnica assumere sempre più un ruolo da protagonista principale nella progettualità.
Funk Design torna la settimana prossima, stay tuned!
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