Quasi in un gioco delle parti, curiosità, esperienza e innovazione, muovono lo spirito intraprendente di due giovani artigiani nel cuore di Bolzano. RuralUrban è il palco dove la vita quotidiana diventa design. Tra legni preziosi che nobilitano metalli e materiali recuperati, una filiera produttiva interamente artigianale dà forma a manufatti di pregio, dall’oggetto al complemento d’arredo.
Una di quelle storie che a me piacciono tanto. Un incontro casuale navigando il web, un contatto e un mondo che si apre. Due i protagonisti, Alexander Demetz e David Duzzi, insieme fanno RuralUrban. Il primo dopo anni di vita in un maso di montagna scende in città per abitare in un appartamento tra i portici nel cuore di Bolzano. Una sorta di labirinto dove i piani si intrecciano tra scale e lucernai portando sempre verso nuove porte. Finestre doppie, vecchie stufe in maiolica, arcate in pietra naturale.
Più che in città sembrava di essere in campagna. Questo mix iniziava a delineare i contorni di un progetto. Ma ci voleva un posto. È nella cantina del secondo che infatti iniziano ad allestire un laboratorio artigianale. Legno, attrezzi e materiali di diversa provenienza recuperati per la volontà di strappare alla fine le risorse del pianeta. Nasce un marchio, RuralUrban.
L’agire di Alexander è governato dalla natura, dall’essere umano e dalle differenti culture. Ha bisogno di impatto immediato per avvertire l’oggetto nell’uso quotidiano. Non progetta, plasma a seconda del bisogno che avverte. David ha una formazione poliedrica, tanti gli elementi che lo ispirano, i colori di una stoffa o anche semplicemente una vite e un bullone. È curioso e sostiene che l’ispirazione viene anche dal gioco. Nelle loro mura nascono i loro manufatti, escono quando il know how della lunga tradizione artigianale sul territorio viene chiamato a sigillo di un’elevata qualità, per unirsi saldamente al brand RuralUrban.
Giovani e dinamici, sognatori e concreti distribuiscono i prodotti negli store della loro zona, ma allungano il raggio d’azione con lo shop online sul loro sito. Oggetti e complementi d’arredo dove la materia parla, racconta, si fa guardare, si lascia toccare. La produzione di RuralUrban segue la rinascita del design artigianale. Storie uniche destinate a durare nel tempo, tutto ciò che la produzione industriale non può dare. Un lavoro di ore e di sudore perché davanti agli occhi prenda forma la perfezione. E si vede tutto, Cyclefix ne è l’esempio. Legno massello di frassino, design minimale le caratteristiche parlanti di questo gancio a muro per biciclette.
Poi c’è Berry. Annalisa ha chiesto ai due designer di RuralUrban un cavallo a dondolo per sua nipote. Riflessioni su forme naturali curvilinee, la visione di un barile, bande di quercia assemblate senza usare chiodi o viti. Il contenitore Krumel invece sfrutta le qualità antibatteriche del legno di pino per mantenere la freschezza del pane. Il coperchio in noce può essere utilizzarlo per affettarlo.
Oltre gli oggetti ci sono i mobili RuralUrban in legno massello di frassino e noce. Clicktisch, è un tavolo dalla semplicità disarmante ma imponente. Aside43 è una madia dall’aspetto divertente. Mensole a vista e cassettoni colorati, può essere riempita di libri o oggetti di ogni genere. Dello stesso materiale il comodino Sandman.
Tutti seduti! Hocker Motz è uno sgabello con le gambe in legno di noce dell’Alto Adige e la seduta in pino cembro solido, incuneata saldamente senza viti e bulloni. Un indispensabile compagno per la vita di tutti i giorni dall’aspetto senza età. RuralUrban ha iniziato lo studio di progetti per abbinare il legno a differenti materiali. Il divano Reload ricarica. Massello di frassino abbinato a imbottiture di lana loden con ampi cuscini resistenti all’acqua e facili da pulire. Tubchair ha gambe in legno che sorreggono una seduta realizzata con i materiali riciclati di una vasca da bagno, evoca tempi passati e solletica l’immaginazione.
FunneLight rappresenta la novità nella produzione artigianale di RuralUrban. Una nuova serie di lampade che utilizzano vecchi imbuti di Metallo. Fascino vintage e appeal moderno. Ma il mio pezzo preferito? Non poteva che essere Vinylla, il porta dischi in vinile, ne può contenere fino a 30. È prodotto in massello di frassino oliato in bianco e noce trasparente.
Questo si che è davvero Funk Design! Ci vediamo la settimana prossima, stay tuned.
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