Prima sito web di riferimento per contenuti editoriali, poi vetrina online per giovanti talenti. Sei appassionati enterpreneur fanno un balzo fuori dalla rete e danno vita a Spazio Tid, un luogo fisico alle porte di Milano, dove il design su misura si mescola con opere d’arte che arredano per raccontare metodo e conoscenza, dove la continua ricerca diviene motore che fa circolare nuove idee e creatività.
Cosa succede quando due interior designer, una marketing manager, due esperti di economia e startup e un informatico si incontrano? Accade che le riflessioni su massimi sistemi e regole di mercato si trasformino in pensiero laterale condiviso, un percorso dell’intelletto che punta a ribaltare schemi e paradigmi. E cosi che inizia la storia di Guia, Martina e Ambra Adelasco insieme a Francesco Tursini, Giacomo Grandi e Giorgio Caneva.
Spazio Tid è il risultato di anni di osservazione sull’universo del design, abbina contenuti editoriali di tendenza a piccoli oggetti e complementi d’arredo autoprodotti da una nascente generazione di progettisti. In principio era l’internet a governare il sogno; Theinteriordesign.it guida all’interno di una community dove incontrare prodotti e professionisti, ma lo scenario della produzione indipendente pensa sempre più in grande e non tarda ad affermarsi con una proposta più imponente. Difficile acquistare online un pezzo importante per arredare il proprio spazio, una scelta che ha bisogno di esperienza polisensoriale visiva e tattile, basata su un rapporto interlocutorio in grado valorizzare bisogni e personalità.
Da vetrina digitale con shop online a showroom, da 150 a oltre 1000 metri quadrati è la naturale evoluzione per un luogo che alle porte della capitale italiana del design si conferma subito come micro distretto del design. I fab six trovano in un’area post-industriale più ampia, il modo di soddisfare l’esigenza di espansione. Qui si producevano stampe e targhe e loro recuperano e mantengono vecchi attrezzi per conservare il legame con il passato, qui al nuovo Spazio Tid ci possono stare tanti, molti più manufatti in tiratura limitata realizzati dalle eccellenze del saper fare artigianale.
Un percorso delimitato da linee di confine artistiche quello di Spazio Tid, alle pareti opere d’arte che pongono fine al conflitto tra pura estetica e funzionalità con il denominatore comune nella creatività dell’individuo, capace di interpretare un oggetto da differenti punti di vista. Ospita opere di artisti partenopei come Gennaro Regina e Paco Falco, ma anche i quadri di Luciano Melis e le foto di Gastone Scarabello per dar vita ad esposizioni periodiche frutto di una consapevole e innovativa ricerca artistica. Co-abitano in perfetta armonia con le luci di Giovanni Minelli, i tappeti Basematters e le sinuose sedute di Li Ving Design.
Un connubio che allo Spazio Tid si dipana su due vie, opere arredo create da Anacleto Spazzapan, fiore all’occhiello di Theinteriodesign.it, le lampade in marmo e basaltina di Matlight, di Andrea Ciappesoni, quelle di Adriana Lohmann e l’Altalena Nolita di Ingrid Sol Leccia.
L’esposizione allo Spazio Tid continua con una selezione di mobili realizzati da oltre 50 tra nuovi brand e designer fra i quali si possono trovare gli arredi e le librerie di Arkof, i complementi polifunzionali di Night Created Design e i tavolini bassi di Studio Algoritmo. Questa è la terra dei piccoli marchi, dei laboratori sperimentali, degli studi creativi come Studio Oxi, Hunter Officine, Wissenlux e Irregolare, solo per citarne alcuni, ma sono davvero in tanti a comporre un vero e proprio network dell’autoproduzione e dell’artigianalità Made in Italy e internazionale in grado di parlare a professionisti, aziende e utenti finali.
Sembra quasi un percorso a ritroso, un pensiero anacronistico, un’idea che nasce sfruttando le potenzialità del web e che pensa al futuro di giovani talenti appoggiando i piedi per terra. Però funziona. Funk Design torna la settimana prossima, stay tuned!
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