String System: quel senso di libertà sopra lo scaffale

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Come spesso accade certi oggetti si identificano così fortemente con un’epoca che diventano senza tempo. String System è uno dei molti esempi che costellano l’universo del design internazionale. Un’idea tanto sottile quanto forte che trasmette ancora quella sensazione di libertà rendendola più che mai attuale nello stile e nel significato. Più di un lampo di genio, non solo un semplice scaffale. A Milano, Spotti allestisce il suo showroom Valcucine per presentare una delle più importanti icone del ventesimo secolo, inaugurando il nuovo anno con The String Apartment e l’atmosfera degli anni ’50.

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Procediamo con ordine, in effetti, ogni storia ha la sua preistoria e così anche questo innovativo brevetto custodisce la sua essenza in tempi non sospetti, nell’innato e maniacale rigore di chi l’ha ideato. Mentre gran parte del pianeta si sgretolava sotto le bombe della seconda guerra mondiale, nella neutrale e tranquilla Svezia, Nils Stinning, architetto con la passione per l’interior designer, poteva permettersi di pensare al modo per rispondere ad una personale esigenza di ordine, un chiodo fisso, quasi un mantra che già allora non lasciava adito a dubbi: everything can be organized. Da qui, una semplice struttura portante in filo d’acciaio rivestito con materiali plastici, prendeva le forme di un supporto per accogliere contenitori dove riporre oggetti di ogni tipo. Nel 1946 nasce Elfa System, una serie di cestelli in grado di circolare liberamente in qualsiasi luogo, nell’armadio, sulla credenza, vicino alla lavatrice, sotto la scrivania, sulle mensole per gli attrezzi e che ancora oggi risolvono la vita.

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Un vero e proprio ideale applicato al living domestico, declinabile anche nello spazio home office. Solo tre anni più tardi l’architetto svedese risponde alla chiamata del più importante gruppo editoriale del paese. Nel 1949 Bonnier indice un concorso per dare degno e ampio spazio alla grande moltitudine di libri che, da li a poco, sarebbero stati venduti nei suoi punti vendita, aprendo la strada a un nuovo mercato parallelo a quello dei quotidiani di informazione. Con lo stesso spirito di Elfa, Strinning pensa a  String System; vince aggiudicandosi il primo premio e un anno dopo attraversa l’oceano atlantico per affrancarsi alle pareti dei nuovi uffici ONU a New York. Un successo planetario che non tarda a fare il suo ingresso nelle case di tutto il mondo.

Nils-Strinning

Modulare, flessibile, sembra una scala che si innalza sulla parete, i suoi ripiani si montano facilmente e altrettanto facilmente possono essere riposizionati. Le loro diverse dimensioni e profondità permettono infinite combinazioni. Eleganza e pulizia, quelle che da sempre caratterizzano il design scandinavo e una sorprendente stabilità che accompagna l’estensione dei componenti in ogni direzione, su superfici di piccole dimensioni o più estese. Anche il colore gioca un ruolo fondamentale, l’ampia gamma cromatica permette a questo sistema di inserirsi ovunque. Sembra sorretto da sottili fili colorati che danno quella sensazione di libertà, sentimento dilagante tra gli europei del dopoguerra.

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Ancora oggi String Furniture, sotto la guida di Björn Dahlström and Anna Von Schewen, produce e vende in tutto il mondo questo sistema di scaffali che continua a incarnare questo valore esaltandone la leggerezza con l’integrazione di nuovi complementi e mobili realizzati con diversi materiali e differenti rifiniture. Con The String Apartment, progetto ideato da Studiopepe e che ha ridisegnato gli spazi dello showroom milanese Valcucine, Spotti desidera rafforzare il rapporto con l’azienda svedese; un allestimento, come dice il nome stesso, nato per presentare tutte le declinazioni possibili, sfruttando l’estrema versatilità per ricreare una sequenza di ambienti domestici propri di una casa giovane e colorata, dalla cucina al salotto, passando per la zona ufficio.

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Ed è proprio in questa occasione che trova spazio una riedizione della classica Pocket in tiratura limitata, String for Spotti si veste con una nuova combinazione di colori per esprimere la contemporaneità del progetto; una palette dai toni sofisticati dove l’accostamento inedito del rosso corallo con il grigio nocciola è il risultato di una ricerca cromatica, sulla relazione tra i colori caldi e l’equilibrio fra tonalità apparentemente diverse.

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Con il nuovo anno riparte anche Funk Design, quale migliore occasione per augurarvi un meraviglioso 2016, vi aspetto la settimana prossima. Stay tuned!

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