In questo periodo non sono molto in vena di seguire i matrimoni e felicitarmi con le coppie felici, ma caspita l’evento stagionale che riguarda il matrimonio di Beatrice Borromeo con Pierre Casiraghi non può non essere quantomeno sbirciato. La nostra wedding expert Carlotta ci aveva già raccontato del matrimonio civile dei due tenutosi il 25 luglio con una cerimonia che se loro hanno definito country chic, o quantomeno questo era il tema dato agli invitati, si è trasformato in un raduno hippy post-moderno, con risultati che sono andati dall’affascinante al trash degno di Alfonso Signorini.
Scossi da cotante premesse, per il matrimonio religioso, c’era davvero una grande attesa. Roba che ci si aspettava un gruppo Zulù ad aprire le danze, per dire. Mentre scaricavo le foto per questo pezzo mi immaginavo la faccia sconcertata di una Queen Elizabeth, ad esempio, che per l’incidente della mancata mutanda di Pippa Middleton a suo tempo avrà fatto saltare parecchie teste: cosa avrebbe detto di Charlotte Casiraghi che indossava un abito lungo della collezione primavera estate 2015 di Zara? (Abito che per altro ho cercato strenuamente con i saldi e non sono riuscita a trovare, mannaggia a Charlotte). A dire il vero ci sarebbe stata bene anche una delle buffe espressioni di George, il Royal Baby più famoso del web, che ci disprezza tutti.
Comunque tant’è, avranno anche sangue reale e quel tocco di discendenza francese che li rende snob agli occhi di mezzo mondo, ma resta il fatto che questi due ragazzi (e la loro squadra di wedding planner, Enzo Miccio, impallidisci!), hanno saputo creare due eventi-cerimonie davvero diversi da quello che ci si potrebbe aspettare da una coppia del loro status. Ora, lungi da me cercare di mettermi a riprodurre tutta la storia familiare di Beatrice e Pierre perché mi perderei immediatamente, mi basta sapere che lui è uno dei figli di Carolina di Monaco, e lei, Beatrice Borromeo, nonostante il cognome altisonante è una ragazza piuttosto low profile che di professione fa la giornalista. Sua nonna è Marta Marzotto e lei pubblica sulla sua pagina Facebook delle selfie fatte con la granny super star. I Borromeo sono conti, come direbbe sempre Baby George, proletari rispetto ai Casiraghi, così come i Casiraghi sono proletari se paragonati ai Winsdor, ma non divaghiamo 🙂
Per il matrimonio religioso pare che Beatrice abbia cambiato 7 abiti, io non sono nemmeno riuscita a trovarli tutti, a Beatrì ma che faticata… Anche perché potevi fermarti a quello di Armani e andava bene così, la bellezza della creazione che ha pensato per te Re Giorgio andava onorata e tenuta tutto il giorno, non solo per qualche ora così da accontentare gli altri, Alberta Ferretti, Valentino & Co.
Per quanto riguarda gli invitati, a parte l’abito Zara di Charlotte Casiraghi (che comunque poi si è cambiata), si sono viste cose belle e cose brutte.Come in tutti i matrimoni su, capita anche in quelli regali.
Lana del Rey, che probabilmente a mia insaputa ha inghiottito un’altra Lana del Rey diventando la custodia di se stessa e dandoci dentro di botox, si è presentata con un abito che non riesco a capire se sia o meno di Dolce&Gabbana e non trovo conferme o smentite, in ogni caso troppo corto, soprattutto da portare con delle infradito flet e le gambe piene di lividi, l’hanno immortalata di fianco all’eterea Sozzani (in Valentino) con uno sguardo che, in confronto, quelli di Baby George sono gentili.
Per la rubrica “verde pisello is the new black” abbiamo Paola Borromeo che si presenta con abito, scarpe, borsa e cintura in tinta. Nessuno le ha detto che quel punto di verde con i capelli biondo platino sta malissimo, nessuno le ha detto, in generale che il verde è per poche elette.
Alexia Niedzielski (it girl brasiliana, fondatrice di System Magazine, per cui anche la Borromeo scrive) è tutta una balza. Troppo una balza.
Carolina di Monaco sceglie Chanel, bellissimo l’abito anche se trovo che ne avrebbe potuto trovare uno che le donasse maggiormente.
Marta Ferri sceglie un suo abito (che a me sta cosa degli stilisti che indossano le loro creazioni inquieta un po’), ma eccede con le farfalle, ed è subito festa anni ‘8o di una high school a caso. E poi, per Giove, quel fascinator floreale rosso non si può vedere.
Bianca Brandolini D’Adda decora con mimose la tovaglia del pic-nic.
E poi c’è lei, the real Queen, Marta Marzotto, con uno dei suoi sempreverdi caftani, a braccetto con la nonna Fernanda Casiraghi. L’effetto è un po’ “Villa Arzilla in festa” ma lo charme delle due è innegabile, non si può non promuoverle a prescindere.
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