Con Fastweb per celebrare una #italiachevola

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Il primo maggio 2015 il cielo di Milano ha avuto qualcosa di diverso dal solito: palloncini gialli hanno riempito la città raccogliendo la curiosità e i sorrisi dei migliaia di passanti e visitatori accorsi per l’inaugurazione del tanto atteso Expo. Nessuno sapeva ancora che si trattava di un’operazione teaser voluta da Fastweb, un’operazione voluta per celebrare l’#italiachevola. Un hashtag perfetto, diventato trend topic in poche ore, mentre su Twitter in molti davano la propria interpretazione in 140 caratteri di cosa voglia dire per il nostro paese VOLARE.

Erano 100 i palloni gialli in giro per la città, lanciati in aria apposta per raccontare e filmare le storie di chi ogni giorno mette dell’impegno per fare in modo che il nostro paese spicchi il volo e rimanga il più in alto possibile, talvolta planando, talvolta rischiando di atterrare bruscamente, ma, alla fine, trovando sempre il modo per tornare su, ai vertici! Anche io avevo i miei palloncini gialli e, infatti, se mi avete seguita sui Social, avrete visto che ho partecipato alla campagna dando una interpretazione personale dell’#italiachevola, e del mio modo di volare con essa. Erano circa le 10 del mattino quando le Frecce Tricolore hanno sorvolato in modo spettacolare la città, accolte da un cielo azzurro e da tanti nasi all’insù. Le Frecce Tricolori, un simbolo del nostro paese e testimonial di Fastweb.

Italiachevola guerrilla marketing fastweb

ItaliaCheVola

Ho seguito sbigottita il corso della giornata, da un lato immagini bellissime scattata nei padiglioni di Expo finalmente aperti al pubblico, scenografie spettacolari, personalità importanti, curiosi provenienti da ogni parte del mondo, dall’altro la manifestazione in centro città, iniziata pacificamente da chi aveva il sacrosanto diritto di esprimere le proprie idee e finita fatalmente rovinata da un gruppo di delinquenti e dissidenti che l’#italiachevola non riescono proprio a vederla, accecati da un odio, da una maleducazione e anche da una stupidità che li rende ciechi e sordi. Mi sono trovata così a pensare ben più in là di 140 caratteri.

Cos’è per me #italiachevola?

È l’Italia che vuole a tutti i costi riprendersi la capacità di sognare e guardare avanti. Guardare in alto. É l’Italia delle idee, piccole o grandi, purché ambiziose. É l’Italia che vuole rimettersi in gioco e sopratutto vuole dare ai giovani la possibilità di farlo, giovani che, a dispetto di tutto e tutti, non hanno ancora perso la fiducia, ci credono e non vogliono scappare. O se sono scappati tornerebbero volentieri nel loro Paese a dare un mano a queste ali un po’ arrugginite ma con tanto tanto desiderio di tornare ad aprirsi e librarsi in volo. L’#italiachevola sono anch’io, che ho lasciato strade convenzionali per cercarne di nuove e per costruire qualcosa che sia mio, ok, ma che coinvolga altre persone e offra possibilità di networking. É l’Italia di chi si alza alle 4 di notte per andare a lavorare e di chi tira su le saracinesche anche nei giorni feriali con un sorriso. É l’Italia di chi ha voglia di viaggiare, raccontare, condividere, offrire il proprio aiuto e lasciare un caffè pagato al bar, come facevano i gentiluomini di un tempo.

Queste sono le mie interpretazioni, che ho cercato di rendere anche visuali tramite le fotografie che, se non avete avuto modo di vedere sui Social durante il weekend, vi posterò qui sotto. Ma cosa è, invece, per voi l’#italiachevola? Fastweb vi da la possibilità, a partire dal 12 maggio 2015, di condividere personali pensieri e immagini sul sito dedicato italiachevola.it: come fare? Scatta una foto dall’alto e postala su Instagram, oppure scrivi la frase che a tuo parere incarna perfettamente questo progetto e condividila su Twitter: l’hashtag da non dimenticare e ovviamente #italiachevola. Quello che verrà realizzato è uno “storytelling in progress” con i contributi visivi e scritti di tutti voi, di tutti noi, una sorta di documentario di cui è stato scritto solo l’incipit e di cui mancano tutti i capitoli centrali, ma di cui conosciamo già, in parte, il finale, ovvero quello di dare la giusta rappresentazione ad un’Italia che non smette mai di volare, non ha mai smesso, dedicato a chi se ne è dimenticato e vogliamo che trovi il modo di ricordarsene.

alessandra pepe italiachevola fastweb

italiachevola fastweb twitter

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