Cose che inizi a desiderare alla soglia dei 29 anni

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Cose che inizi a desiderare alla soglia dei 29 anni: uh ragazzi miei sono davvero tantissime. Quando di anni ne avevo circa 18-19 dicevo sempre che prima dei fatidici 30 mi vedevo sposata, con una casa, tendenzialmente anche già con un bel pargolo, e ovviamente con il lavoro dei sogni.

Quanto si è sognatori a quell’età, tanto ci si scontra con la dura realtà crescendo. E così, anno dopo anno, gli obiettivi si delineano nuovamente e, almeno nel mio caso, non sono più così a lungo termine. Dunque, vediamo, dovessi rimanere fedele alle aspettative da diciottenne al momento dovrei convincere Giorgio a sposarmi (mission impossible), trovare una casa che ci piaccia senza se e senza ma e comprarla e toglierci finalmente di torno il tour de force estenuante della ricerca (certo, c’è da dire che, anche se in affitto, una casa ce l’abbiamo da più di un anno, quindi dai, questo punto tutto sommato è più che ok), del pargolo non se ne parla proprio al momento, mi domando che prospettive potrei donargli nella totale incertezza di questi tempi e in ogni caso no, non mi sento ancora pronta. Il lavoro dei sogni, beh, quello per molti che mi osservano dall’esterno già lo faccio, e non posso dire il contrario senza essere accusata di sputare nel piatto in cui molti vorrebbero mangiare. Dunque sto zitta e dico che sì, avete ragione, faccio un lavoro molto “glamour”, pieno di impegni, fortune, viaggi, possibilità. Posso organizzare il mio tempo ed essere autonoma. Tutto verissimo. Ci sono anche altri aspetti eh, tipo rincorrere i clienti per i pagamenti a 60-90-120-365 giorni, lottare per farsi riconoscere un budget vero al posto del cambio merce che ha rovinato questo mondo (costringendomi a pensare di scrivere un secondo libro su come cucinare rossetti per cena), combattere contro gelosie, male lingue, scarsa schiettezza e insomma tutto il peggio dei difetti femminili che, sempre in questo mondo, sembrano regnare sovrani. C’è la competizione sfrenata e il sentirsi sempre sul filo di un rasoio, c’è chi ti frega un cliente sotto il naso scontandogli di poco il tuo preventivo, c’è chi ti fa creare progetti fino alla fine e poi ti lascia a piedi con una scusa, realizzandosi il tuo progetto in autonomia, o, peggio, facendolo realizzare a terzi. Vita da freelance, tutte queste cose le sappiamo già. I pro e i contro intendo. Quindi lavoro dei sogni ok, ma molto molto ridimensionato.

E quindi tutto ciò per dire che alla soglie dei 29 anni mi vedo molto molto diversa. Vivo più o meno giorno per giorno e le acrobazie sono studiate per fare in modo che:

– La pila di roba da stirare non arrivi diritta al soffitto per più di una volta al mese (leggete bene, significa che almeno una volta al mese mi ritrovo con una pila di roba da stirare che raggiunge le vette del soffitto per davvero).
– La pila di roba da lavare non arrivi diritta al soffitto per più di una volta al mese. Non ci riesco mai.
– Lo stendibiancheria non campeggi perenne in mezzo al salotto. Anche in questo caso non ci riesco mai. E riallacciandomi al punto 1 e 2 tra le cose che probabilmente desidero alla soglia dei 29 anni c’è una lavasciuga professionale che consumi poco e una stanza lavanderia in cui fare la casalinga disperata con un foulard in testa e le canzoni di Ramazzotti in sottofondo.
– L’abbonamento dell’ATM non scada senza che io mi sia dimenticata di ricaricarlo andandomi a schiantare ogni giorno 1 del mese contro i tornelli della fermata M2 Gorgonzola.
– La spesa basti per tutta la settimana, senza dimenticarsi nulla, ed evitando di arrivare al venerdì raschiando il fondo del frigorifero o dividendosi una confezione di Philadephia.

Ho fatto i primi esempi che mi sono venuti in mente, e il fatto che siano tutti da desperate housewife non è molto confortante. Che diamine. Sono una beauty, fashion e lifestyle editor (?). Dovrei condurre una normale vita quotidiana sempre affiancandola ad un tocco di stile. E infatti non pulisco mai la casa in pigiama, ma sempre vestita di tutto punto. Ricorro allo smalto semipermanente per non sbeccarlo nelle 150 volte in cui metto le mani nell’acqua tra lavaggio piatti e preparazione secchi del mocho Vileda. Cerco di darmi un contegno, insomma.

Ma si parlava di desideri, no? E allora, ormai abbandonate le idee fanciullesche di una vita perfetta prima dei 30 e lasciando un attimo da parte i miracoli casalinghi che tendenzialmente non avverranno, cosa desidera una che sta per compiere 29 anni?

Una Chanel ovviamente!

classic chanel bag spring summer 2015

Un anello Damiani, possibilmente un solitario in oro bianco con un discreto diamante al centro!

solitario diamante e oro bianco Damiani

Un angolo toeletta, magari in stile un po’ modern shabby, con uno sgabello comodo e tanti scomparti per le tue..ehm..cazzate (cosmetici e bijoux) e ovviamente uno specchio, un grande specchio, dentro cui rimirarti e raccontarti che sei ancora la più bella del reame proprio mentre spuntano le prime rughe (non di espressione).

fonte Arredaclick
fonte Arredaclick

Un viaggio a New York cercando di ricalcare le orme di Carrie, o forse di Samantha..chissà.

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