Da quanto tempo desideravo dirlo sul serio: ho scritto un libro, si intitola “Volevo fare la cantante, invece faccio la blogger“. É in vendita ufficialmente da sabato scorso, una giornata che difficilmente dimenticherò, un 8 novembre 2014 che poteva essere come tanti e invece ha visto l’emozione di ricevere una mail con scritto “hai venduto una copia di…”. Da lì ne sono seguite altre, e ne seguono ancora, e spero ne seguiranno molte altre. Perché anche se ci ho messo parecchio tempo ad ammetterlo con me stessa, adesso vorrei che tutti lo leggessero, non di certo perché si tratta di un’opera indimenticabile, anzi, ma perché l’ho scritto io, l’ho scritto davvero.
Sono riuscita ad andare fuori dai margini della pagina web a cui sono avvezza ormai da così tanti anni da non riuscire ad immaginare la mia vita diversa dal contorno di una finestra aperta su WordPress. E invece ce l’ho fatta. Mi piacerebbe tanto che lo compraste tutti, come segno di solidarietà, di pacca sulla spalla, poi potete sempre accenderci il camino a Natale, son sempre funzioni, e sul riciclo non posso avere nulla da dire.
Che palle, potreste dire, già blogga tutti i giorni e ora ci propina anche un libro che parla di blogging. É vero, potevo metterci più fantasia, potevo scrivere il famoso “romanzo nel cassetto” che chiunque scriva per professione ha di certo da qualche parte (il mio è molto nascosto in un vecchio hard disk ad esempio), ma no. Non era il momento. Volevo raccontare qualcosa che, a modo mio, conosco bene e il mondo dei blog che per lavoro frequento ogni giorno mi è sembrato quello più giusto da raccontare. L’intento è quello di farmi conoscere meglio, anzi, far conoscere meglio il percorso di evoluzione che mi ha portata qui oggi, che possa magari essere d’aiuto a chi vuole intraprendere questa strada non per moda o omologazione, ma per passione vera. L’intento è quello di dare un po’ di dignità alla “professione blogger” che esiste, di fatto, ma non è quella vita solo facilities e party di cui avete di certo letto su qualche sito di gossip di bassa lega, o sentito in tv dalla d’Urso.
Ho scelto di dare al libro lo stesso titolo di un editoriale pubblicato proprio qui durante l’estate, perché aveva destato curiosità e domande, perché cercavo un titolo da mettere davanti alla sfilza di parole che stavo già mettendo insieme da un po’ di tempo, perché mi ha fatto, come sempre, sorridere, il pensiero che molta gente non riesca a concepire come un essere umano, in questo caso io, nasca dotato di più fortune da un punto di vista artistico. Non che della scrittura io mi ritenga un’artista, ma so scrivere, sì, e credo di farlo anche piuttosto bene. E con il microfono in mano mi sento a casa, so di avere una bella voce, ma canto per la felicità che da a me e agli altri non per altro. I miei talenti sono questi, ad ognuno i propri no? Giusto per dire: faccio fatica a mettere due numeri in fila perché di matematica non ho mai capito nulla, l’unico debito mai rischiato nella mia vita è stato in chimica perché le formule mi risultavano aliene (tuttora eh), al mio fidanzato cucino più spesso pasta al pesto (con pesto pronto) di qualsiasi altra cosa. Ci sarà sicuramente qualcuno di voi che, invece, è un genio della matematica, inventa nuove formule ogni giorno e sforna dei pranzi che neanche Cracco.
Ad ognuno il suo talento, ad ognuno il suo “Volevo fare”, che magari si è trasformato in un hobby, o magari un giorno si trasformerà in un “Faccio” (ve lo auguro!). Un titolo pensato con ironia si è poi trasformato in un messaggio nel messaggio, che viaggia su plurimi spazi comunicativi. Il primo che mi viene in mente è che non c’è nulla da nascondere. Il blogger vero, per quanto mi riguarda, è quello che ha una scrittura sincera, è quello che anche se parla di formaggi riesci a capire qualcosa della sua personalità. Il blogger vero non ha solo una scrittura sincera, è anche sincero e basta. Ecco perché ho confessato a tutto l’Internet il mio “Volevo fare”, ed ecco perché invito tutti voi a farlo utilizzando su Twitter e Instagram l’hashtag dedicato al libro #volevofare.
Creeremo insieme un grande wall dei sogni nascosti, ma mai sotterrati del tutto, dei sogni che avete creduto l’unica strada possibile e che invece si sono rivelati solo un passaggio per arrivare al vero scopo della vostra vita. Se poi vi avanza tempo e volete leggere anche il libro, lo trovate…
– Su ilmiolibro.it, il più importante sito italiano di selfpublishing del gruppo L’Espresso. Sono stati loro a contattarmi e a farmi pensare “ok Ale, puoi farcela”, un grazie in particolar modo a Giulia per la pazienza dimostrata in questi mesi lunghissimi nei miei confronti.
– Su laFeltrinelli.it (devo aggiungere qualcosa?)
– Nei punti vendita fisici Feltrinelli (al momento su ordinazione)
Grazie a chi ha già acquistato, a chi vuole farlo, a chi aspetta la versione ebook, a chi è schifato e non lo comprerà. Grazie a chi non ha mai creduto in me, e a chi invece lo fa tutti i giorni. Grazie agli amici, quelli veri e ai colleghi, quelli preziosi, che mi aiuteranno a promuovere e far conoscere questa nuova avventura. A voi lettori, vecchi e nuovi, va il grazie più grande. Forse senza di voi avrei fatto la cantante sul serio.
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