Era da tempo che lo progettavo questo cambio di grafica e di layout, aspettavo che arrivassero le bellissime foto che mi ha scattato Valentina Mari, giovane e brava fotografa, che ha realizzato questi scatti all’interno del suo studio bettinelliquattro a Milano.
In un assolato sabato mattina sono andata a trovarla, portandomi dietro la maglietta di cui vi avevo già parlato QUI e il risultato sono questi scatti ironici e autoironici di cui spero si colga la totale spensieratezza e “burlonaggine”.
Non sono una modella, nè mai lo sarò. Ho un fisico che assomiglia più a una pera matura che a un giunco flessuoso, e non che non me ne preoccupi, si fa quel che si può. Quel che è certo è che non sono, e non voglio essere una fashion blogger. Non che io abbia niente contro le fashion blogger, semplicemente non vorrei essere così etichettata, anche perché, a ben vedere, non posto foto con i miei abiti, tranne in rarissimi casi e con scopi diversi dalla semplice vetrina. Lascio gli “outfit post” a chi se lo può permettere, a benemerito o no, non sta a me giudicarlo.
Io sono semplicemente una che ama scrivere, osservare, leggere, informarsi, perdersi per negozi, bancarelle, vie e viuzze. A volte fotografo qualcosa a volte no, perché preferisco “fotografare a parole” e comunicarlo qui, a chiunque avesse voglia di leggerlo. Questo blog non è altro che la mia finestra di comunicazione con il mondo e, come quando ti affacci alla finestra di casa e qualcuno, passando, ti fa un cenno di saluto, così questo blog vuole salutare la blogosfera e imprimere su pixel una carrellata di opinioni e impressioni.
Lo so, sto scrivendo un pippone, è che ultimamente mi chiedo spesso se questo blog sia in grado di comunicare il perché la persona che lo scrive, io per l’appunto, lo scriva. Magari non ho buon gusto, magari di quello che penso di una borsa, di un libro o di un manifesto pubblicitario non frega niente a nessuno, ma se ci fossero anche solo due persone a cui importa, beh avrei raggiunto il mio scopo. Per questo sto buttando giù di getto questo post, come una sorta di manifesto programmatico in ritardo di un anno dalla creazione di M.O.M.A.
Dunque “My blog is more fashionable than yours” è una presa in giro, un divertissement che mi sono concessa e quello che vorrei realmente dire è: la blogosfera è libera per definizione, o almeno così nacque. Facciamo in modo di non essere noi blogger a rinchiuderla in etichette. È bello variare, conoscere e apprezzare chi scrive e crea cose diverse dalle nostre. È bello anche trovare qualcosa orribile, bello, giusto o sbagliato. È bello esprimere delle opinioni con educazione e buon gusto, solo così i blog rimarranno a lungo, se non per sempre, uno strumento di comunicazione e condivisione efficace, entusiasmante e divertente.
Finisce qui il mio intervento in modalità Signorina Rottermaier ON. A prestissimo con una nuova intervista (questa volta a una blogger con i controcazzi…perdonate la finezza) e con un post dedicato all’estate e ai suoi colori da indossare o guardare.
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