Aprire un nuovo blog non è mai impresa facile.
Soprattutto dopo anni e anni che ne hai gestito un altro, frutto di ore e ore di pagine scritte, amicizie sbocciate, ironie, recensioni più o meno serie, riflessioni di vita e amore, scazzi quotidiani, diari di viaggio…
Perché cambiare? Perché lasciare dei lettori e amici affezionati e buttarmi nel vuoto, dove non mi conosce nessuno, dove potrei risultare indigesta, o semplicemente l’ennesima ragazza “con pretese da blogger” ma che in realtà scrive cose “poco interessanti”?
Semplicemente perché si arriva sempre ad un punto in cui il desiderio di cambiare è più forte della paura di fallire, di non leggere più commenti rassicuranti e i saluti affettuosi degli amici internauti.
Purtroppo per chi capiterà su queste pagine amo troppo la blogosfera per rinunciarvi del tutto, certo, potrei essere una semplice lettrice dei blog altrui, ma, eventualmente risultassi così banale e insopportabile, basta un click, no? Un click.
Così come basta un click per uscire di qui e desiderare di non esserci mai entrati, basta anche un click per ritornarci ogni tanto, vedere cosa mi passa per la testa, esprimere la propria opinione, bacchettarmi, dare un consiglio.
Perchè M.O.M.A?
In effetti, la scarsa originalità del titolo va perdonata. Pensavo anche al celebre museo, lo ammetto, e l’arte moderna è una delle cose che mi piacciono. Ma ogni lettera di questo anagramma rappresenta un aspetto della mia vita, o meglio, di quella che io credo sia la mia vita.
M come Moderne non credo ci sia bisogno di ulteriori spiegazioni.
O come Original e non si tratta di scarsa modestia, ognuno è originale nel momento in cui ha idee proprie, gusti propri e una propria personalità da esprimere. Dunque io sono originale, tu sei originale, egli è originale….E ogni cosa che fa parte dei nostri mondi è originale perché ci piace, ci colpisce, ci affascina. L’originalità è soggettiva ed è questo il suo bello.
M come Material. Il bello di questo termine inglese è che significa talmente tante cose da diventare un caleidoscopio. Significa materiale (inteso come materia prima), può voler dire stoffa, può essere il materiale di studio di un esame o quello di preparazione di una conferenza, come aggettivo può voler dire “di vitale importanza”, “concreto”, “essenziale”.
A come Awesome. Ovvero come imponente, meraviglioso, fantastico ma anche pauroso e terrificante. Un concetto che troverebbe d’accordo tanto il misterioso autore del Trattato sul Sublime, quanto chi semplicemente, come me, abbia voglia di condividere con qualcuno tutto ciò che di meraviglioso o terrificante ci passa sotto il naso e invade le nostre vita, che sia un film, un libro, un vestito o un rossetto.
Ognuno ha il suo M.O.M.A style, dunque. Questo sarà il mio.
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