“Mamma cosa c’è per pranzo domenica?”
“Adesso vedo se Benedetta ha pubblicato qualche ricetta nuova!”
Non so a casa vostra ma qui nella mia famiglia questo sta diventando un dialogo piuttosto di routine. Quella della cucina in tv è diventata ormai una moda che è entrata prepotentemente nelle nostre case e nelle nostre vite. E forse non sarebbe nemmeno corretto definirla una moda. In effetti la prima volta della cucina in tv risale ben al lontano 1956 quando Mario Soldati apparve in video in una Rai ancora agli albori con Viaggio lungo la Valle del Po alla ricerca dei cibi genuini.
Da allora si sono sempre più moltiplicati i generi e i programmi televisivi a sfondo eno-gastronomico e, con essi, tutta una serie di “prodotti” correlati, dai corsi di cucina per tutti, ai food blog, ai libri di ricette di famosi chef pluristellati. Solo fino a qualche anno fa, credo che (e per me almeno è cosi) i vari Cracco, Ramsay, Borghese, Cannavacciulo e chi più ne ha più ne metta, fossero noti solo ad un pubblico di appassionati del genere. Oggi li sentiamo quasi parte della famiglia e, da buoni italiani, riscopriamo assieme a loro i piaceri della tavola e cerchiamo di riprodurli imitandoli. Chi di voi non si è mai cimentato in un Menu’ di Benedetta o nella riproduzione di una della tante famose ricette di Cracco?! E quindi via i vecchi libri di ricette tradizionali, adesso si cucina davanti alla tv o al tablet! Vallo a spiegare alle nostre nonne.
Basta fare una googlata sul tema che appaiono innumerovoli articoli, siti, blog che parlano del fenomeno: dai programmi eno-gastronomici che hanno fatto la storia della Rai degli ultimi 60 anni (clicca qui per l’articolo di Roberto Russo), ad una carrellata dei programmi che hanno invaso la televisione italiana con una interpretazione un po’ negativa di quella che sarà la fine di questo fenomeno (clicca qui per l’articolo di Salvatore Bevilacqua), ad una critica sul fatto che anche in questo campo l’Italia è arrivata per ultima rispetto al resto dell’Europa (clicca qui per l’articolo di Axel Fiacco). Questi solo per citarne alcuni. Non ultimo il libro Cuochi, sorrisi e tv – Racconti e ricette dalla telecucina di Antonella Dilorenzo che ripercorre la storia e le vicende del sodalizio fra tv e fornelli (clicca qui per l’intervista all’autrice). Molto simpatico anche un articolo della stessa autrice che stila una classifica dei programmi in base alla conduzione e alla spiegazione delle ricette.
Oggi i palinsesti tv offrono una moltitudine di programmi diversi per genere, dalla spiegazione semplice delle ricette alle competizioni tra singoli o squadre:
La prova del cuoco – Antonella Clerici – Rai 1 da lunedì a venerdì alle ore 12,00, al sabato ore 12,20 è una sorta del meglio della settimana
Dolci dopo il Tiggì – Antonella Clerici – Rai 1 da lunedì a venerdì alle ore 14,05
Cotto e mangiato – Tessa Gelisio – Italia 1 in chiusura di Studio Aperto delle 12,25
Sai cosa mangi – Emanuela Folliero – Rete 4 da lunedì a venerdì alle ore 10,35
Ricette all’italiana – Davide Mengacci e Michela Coppa – Rete 4 da lunedì a sabato alle ore 10,45
Cuochi e fiamme – Simone Rugliati – La7 D da lunedì a venerdì alle ore 20,05
Bake Off Italia: Dolci in forno – Benedetta Parodi – Real Time al venerdì alle ore 21,10
The Chef – Talento e passione in cucina – Rossella Brescia – La 5 al mercoledì alle ore 23,10 e replicato la domenica mattina su Canale 5
E, in replica, si possono ancora vedere “I menù di Benedetta” (Benedetta Parodi) degli scorsi anni, Chef per un giorno (un programma di 3/4 anni fa) e su SkyUno e Cielo replicano Masterchef 3, in attesa della nuova edizione il prossimo gennaio. In uscita su RAIDUE a partire dal 25 novembre, il martedì in prima serata per 5 settimane, andrà in onda “IL PIU’ GRANDE PASTICCERE” condotto da Caterina Balivo.
Ho tralasciato tutti i programmi di importazione inglese/americana come Cucine da Incubo, Il Boss delle Torte, Hell’s Kitchen, etc. etc.
Insomma, ce n’è un po’ per tutti i gusti, esigenze ed orari. Personalmente mi piace ogni tanto soffermarmi a guardarne qualcuno, per rubare qualche segreto o prendere ispirazione per qualche ricetta. Sicuramente avvincenti le gare come Masterchef in cui, come in una sorta di reality, ci si affeziona ai personaggi e si parteggia per l’uno o per l’altro. Probabilmente una moda un po’ inflazionata ma credo che sarà destinata a permanere nelle programmazioni televisive e non. D’altro canto l’eno-gastronomia è parte integrante della nostra cultura e tradizione e questi programmi aiutano a divulgarla in un modo che prima non era forse possibile. Si fondono tradizioni, si allargano i confini, si provano sapori nuovi. Ben venga allora, soprattutto in vista del prossimo Expo 2015. Come recita lo spot dell’evento di prossima apertura:
Il cibo è di tutti. Perchè il cibo è vita!
Siate onesti, vi ho fatto venire un po’ di acquolina in bocca?
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