“Food for Art” Il cibo nell’arte o fare arte con il cibo?

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Fin da piccoli ci viene insegnato ad utilizzare il cibo per scopi diversi da quelli del mangiare.

Pensiamo ad esempio alle lezioni di “disegno” delle elementari o addirittura dell’asilo in cui le maestre ci spiegavano amorevolmente come poter realizzare dei bellissimi stampini con le patate, il cavolo, l’insalata, etc oppure ci chiedevano di realizzare bellissimi (e pesantissimi) mosaici incollando copiosamente variopinti legumi con la coccoina su un foglio a4 (ad opera compiuta talmente carico da diventare ondulato come i ciottoli della stradina di un borgo medievale).

quadri con verdure e legumi

Bene, questa premessa mi permette di sottolineare come in questo articolo non voglio parlare del cibo nell’arte, sarei scontata e sconfinerei nella banalità ripercorrendo per l’ennesima volta la storia delle nature morte, dell’Arcimboldo e della Campbell’s Soup di Andy Warhol, voglio invece stuzzicare la vostra curiosità e la vostra fantasia parlandovi di quegli artisti che invece che rappresentare il cibo nell’arte, utilizzano il cibo per FARE arte.

Se ci pensiamo bene, gli elementi naturali, vegetali ed animali, sono da sempre stati utilizzati per la realizzazione dei coloranti naturali, e quindi indirettamente, il cibo, ha in maniera discreta ma fondamentale contribuito alla realizzazione della maggior parte delle opere d’arte passate presenti e future… chi lo avrebbe mai detto!?

Con il passare degli anni l’arte è diventate sempre più POPolare, democratica e alla portata di tutti, ed ha portato alcuni artisti, più o meno amatoriali, a sperimentare l’utilizzo del cibo e delle bevande per fare arte nelle maniere più svariate… mi permetto di escludere  da questa categoria le sculture di angurie, meloni, arance e chi più ne ha piu ne metta, tipiche dei buffet di crociere e villaggi turistici (molto utilizzata anche dai sobrissimi ristoranti cino/giapponesi), stessa storia per i disegni sul latte del cappuccino, in quanto sono oramai prodotti di massa, emulati e declassati a puro scopo decorativo.

vivi-mac_Wine amy-winehouse

Nella mia ricerca di questi curiosi artisti ho trovato per esempio Vivi Mac, un’artista francese che utilizza gli alimenti solidi, liquidi e polverizzati come coca cola, latte, salse, zucchero, marmellata, gomme da masticare e alcolici per realizzare incredibili ritratti che poi posta sui suoi canali mediatici come Facebook, YoutubeTwitter.

mona-latte_Karen Eland

Nulla di nuovo, diranno coloro che conoscono la coffè art (www.coffee-art.com) e le opere di Karen Eland , che utilizza invece il caffè per realizzare i suoi dipinti. La sua opera più famosa è sicuramente la “Mona Latte”ovvero la celebre Monnalisa dipinta utilizzando esclusivamente caffè espresso e assolutamente fedele all’originale (cappuccino a parte).

ArtToast_Kahlo-Ida skievens

Oppure abbiamo Ida Skivenes, eclettica artista vegetariana che dalla Norvegia, realizza “The toast art Project” ovvero dei toast con rappresentati alcuni dei quadri più famosi tra cui Picasso, Mondrian, Magritte, Rotcko etc…

Potete scorpire i suoi progetti di food art sul suo blog personale e sui social.

Se poi andiamo a vedere tra gli artisti orientali, beh li c’è da sbizzarrirsi… si sa… in quanto a fantasia e follia sono unici al mondo!

Eccovene qualcuno…

red-hong-yi_collage2

RED-HONG-YI_CollageRed Hong Yi Eclettica artista-architetto dalla Malesya
 
Ken Kawasumi_collageKen Kawasumi Chef Giapponese dalla vena creativa
 

smantha lee_kids food art

Samantha Lee Mamma e social-food artist

Beh che dire… è arte o non è arte? Un gioco di bambini mai cresciuti che amano pasticciare con alimenti e bevande oppure una geniale espressione artistica?

Ai posteri l’ardua sentenza…

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