Gagolini: non solo un e-commerce, ma un vero sodalizio d’amore

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Se dai alla tua attività il soprannome di tuo figlio,vuol dire che ci tieni parecchio ed in effetti quella di Ica Arkel, giovane neomamma di Genova, è una scommessa che parla d’amore, amore per i bambini, per l’ambiente e per il futuro. L’attività è un ecommerce che vende prodotti biologici ed eco compatibili per i più piccoli: sto parlando di Gagolini.

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Qui non si tratta solo di mero commercio, c’è molto di più, ci sono mamme e bimbi veri. La storia di Gagolini inizia quando il bimbo di Ica ha due mesi e come ogni bella storia, nasce da una piccola necessità pratica quotidiana: Ica vuole acquistare dei pannolini lavabili, ma i prezzi italiani sono proibitivi. Così la nostra protagonista raduna un bel gruppo di mamme, compagne di corso post-parto, per fare un ordine in Inghilterra. La nostra Ica ora non è più sola, ma ha un gruppo di mamme a sostenerla e così, una volta che i pannolini lavabili, i Pop-in, da oltre Manica arrivano nella bella Riviera ligure, Ica si pone delle semplici domande: come mai in Italia non esistono negozi che vendono Pop-in a prezzi competitivi? Come mai in Italia sul concetto di pannolino lavabile siamo indietro, mentre in Gran Bretagna, dove il tempo atmosferico scoraggerebbe chiunque, li usano comunemente?

Intanto la vita di Ica è a un bivio: come può conciliare la carriera con quella di mamma. Insomma le trasferte e i campi da calcio non sono adatti a un neonato ed Ica non ha nessuno che le tenga il pargolo. La soluzione c’è ed è una nuova sfida: inaugurare un e-commerce. La scelta non è solo un atto d’amore per suo figlio con cui può stare lavorando da casa, ma anche per l’ambiente, cercando con i prodotti che vende di diminuire l’inquinamento. La nuova attività ha presto il nome Gagolini, che come vi ho già anticipato è il soprannome del figlio di Ica, chiamato “Gagollo” dal fantasioso papà. ” Gagollo” in dialetto ligure è quella classica conchiglia con il gambo lungo, da qui Gagolino, come vezzeggiativo. Visto che il bimbo nel gruppo post-nascita mostra subito l’indole del boss, lui e la sua “banda” vengono presto detti Gagolini ed ecco qua che il nostro e-commerce ha il suo nome e una data di nascita, 19 settembre 2014.

Ica è una one self women ed è lei che gestisce tutti gli aspetti dell’azienda e nemmeno l’alluvione del 9/10 ottobre scorso la fermano. Ha un valido aiuto da Francesca, una sua carissima amica, architetta, anche lei mamma. È lei è che ha creato il logo ed è la designer dei post su Facebook. La creazione del sito, è stata inizialmente affidata ad una azienda Toscana, che ha gestito tutto il desk e poi ha avanzato diverse proposte di layout, che però non coglievano la vera essenza di Gagolini, che doveva rivolgersi a madri e bambini. Il risultato è di una spettacolare semplice vivacità.

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Per Ica è importante rivolgersi alle madri, ben sapendo che le mamme di oggi vogliono il meglio ma senza spendere smisuratamente e purtroppo spesso le parole bio ed ecologia sono associate a prodotti costosi. Nel suo e-commerce propone prodotti eco compatibili, ma con prezzi non eccessivi (e sempre scontati!), che ci aiutano a lasciare un mondo migliore ai nostri figli. I sogni di Ica sono tanti: vorrebbe prima o poi riuscire a produrre una sua linea di lavabili, ma anche di vestiti fatti con tessuti validi (sta infatti cercando donne abili con la macchina da cucire) e di giochi che siano plastic free. Comunque ha la testa sulle spalle e prima vuole consolidare l’e-commerce.

Tra i prodotti che propone, ovviamente non mancheranno mai i pannolini lavabili da cui tutto è iniziato. Quando qualcuno chiede ad Ica se i Pop-in convengano, lei risponde che sono sinonimo di risparmio, sia economico che ambientale. Secondo i suoi calcoli e l’esperienza sua e delle sue amiche, usando i pannolini lavabili, è possibile risparmiare circa un migliaia di euro. Ica spiega che “comprando un kit da 20 pannolini al prezzo di 300 euro si copre l’intero periodo che intercorre dalla nascita allo spannolinamento. Il costo totale di energia elettrica, detersivi, usura della lavatrice etc., si attesta, secondo studi universitari, sui 100 euro annui, per cui sono mal contati 500 euro di spesa in due anni. Tenendo conto che i pannolini, al termine dell’utilizzo, possono essere rivenduti, oppure usati per un secondo figlio si capisce quanta convenienza racchiuda la parola “lavabile””. Non secondario è la difesa dell’ambiente: Ica racconta che “chi usa gli usa e getta butta nell’ambiente circa seimila pannolini a bambino, per una spesa che può superare anche i 1500 euro (ovviamente dipende dal tipo di pannolini, ma se prendiamo i top class di una marca molto nota questa cifra si supera alla grande).

Il costo ambientale poi fa lievitare ancora di più la spesa. Se per i lavabili vanno tenute in conto le spese di lavaggio, per gli usa e getta va preso in considerazione il tempo di smaltimento (circa cinquecento anni per pannolino) che fa aumentare a dismisura i costi delle tasse sulla spazzatura. In molte province italiane, inoltre, ci sono incentivi per l’utilizzo dei lavabili che vanno dai buoni acquisto a sconti sulla Tasi, per cui i soldi che materialmente ci ritroviamo in tasca sono tantissimi. A prescindere dai costi, comunque, è bene che riflettiamo molto su quello che facciamo come madri, insisto molto sul concetto di responsabilità. La spazzatura che butto nel cestino, ricadrà sulle spalle dei nostri bambini”.

Le testimonianze di chi usa i Pop-in, sono tutte positive. Certo bisogna organizzarsi con le lavatrici, ma è solo questione di metodo e di volontà, doti che alle mamme non mancano!

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I prodotti più venduti, oltre ai lavabili, sono molteplici. La rivelazione dell’anno sono i Crayon Rocks, pastelli a cera di soia che non contengono paraffine né lavorati del petrolio. I Crayon vengono dagli Stati Uniti e sono come dei piccoli sassi per aiutare le manine dei bambini a scrivere. I feedback delle mamme che li hanno acquistati per Natale sono tutti entusiastici. Un altro articolo molto richiesto è il seggiolone portatile Totseat, un seggiolone di stoffa che pesa un etto circa e che può essere facilmente portato in borsa, adattandosi a sedie di tutte le forme e dimensioni. Molto pratica è poi la borsa fasciato/lettino, che permette di cambiare il piccolo in ogni frangente e che consente anche di farlo dormire senza doversi portare inutili e ingombranti lettini da campeggio. Variopinti e richiestissimi sono anche bavaglini e costumini contenitivi per la piscina. L’offerta, come avrete intuito, è amplissima: Gagolini propone più di ottanta articoli differenti, alcuni dei quali non sono reperibili altrove. Ben presto arriveranno altre novità visto che Ica ha appena visitato a fine gennaio la fiera del giocattolo di Norimberga, alla ricerca di idee nuove ed esclusive per bimbi dagli zero ai cinque anni.

Per visionare tutti i prodotti e soddisfare tutte le curiosità su Gagolini, potete visitare il sito o anche la sua pagina Facebook.

Se invece vivete a Genova o dintorni, potete partecipare alle iniziative che Ica e le sue amiche mamme organizzano. In futuro i Gaolini vogliono partecipare a fiere, anche se il principale veicolo di comunicazione è e resta la rete.

Nei desideri di Ica c’è anche quello di poter aprire dei temporary shop per dare lavoro anche ad altre mamme, ma perché questo sia possibile la strada è ancora lunga, ma non impossibile. Sognare alla grande ma tenere i piedi ben piantati per terra, questo è il comandamento di Ica. Tuttavia alcune prospettive si delineano all’orizzonte, come quello di rifornire rivenditori per quegli articoli di cui Gagolini è l’unico importatore per l’Italia e per i quali, dunque, possono diventare agenti.

Neo mamma, imprenditrice e sognatrice di un mondo migliore per i bambini: tutto questo è Ica, tutto questo è Gagolini, un e-commerce che parla d’amore per l’ambiente, per le madri e i figli, per il domani, perché come dice Ica”le azioni di ognuno hanno un effetto e che questo effetto sia tangibile. Noi tutti amiamo i nostri figli, è per loro che viviamo, per questo dobbiamo sempre fare del nostro meglio e Gagolini nel suo piccolo cerca di andare in questo senso e spera di attirare sempre più madri, padri e bambini, perché solo attraverso un sodalizio d’amore si può sperare in un mondo migliore.”

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