Non è facile spiegare cosa sia l’affido, ma nel libro Due famiglie per Flip Fulvia Degl’Innocenti ci riesce in modo facile e chiaro.
Come una novella La Fontaine, l’autrice rende gli animali protagonisti della vicenda, che così acquista i toni della favola da poter raccontare anche ai bambini, grazie alle colorate illustrazioni di Sara Benecini.
Il protagonista della vicenda è Flip, un coniglietto, che naturalmente ama la sua mamma. Questa però non è in grado di occuparsi di lui e, come suggerisce la saggia civetta, è meglio che Flip temporaneamente viva con mamma scoiattolo. Nel frattempo mamma coniglia è aiutata e consigliata e un giorno, finalmente, può accogliere Flip e i suoi fratelli di nuovo nella loro tana e badare a loro.
I toni del racconto, edito da La Casa editrice Mammeonline sono rarefatti grazie alla metafora ed i bambini, che si accostano a questa favola agrodolce, possono intuire le sofferenze di Flip, senza esserne scossi, ma sicuramente diventando consapevoli che ci sono realtà come quelle narrate. Per noi adulti, invece, l’allegorica rappresentazione ci rinvia ad una verità dura di cui dobbiamo (da adulti quali siamo), prendere consapevolezza. Stando al rapporto finale del 2011 del Ministero delle Politiche Sociali, sono trentamila i minori che sono allontanati dalle autorità competenti dalle loro famiglie e più della metà sono poi accolti in comunità, quando potrebbero essere accolti da famiglie affidatarie. I motivi dell’allontanamento dalla famiglia d’origine sono i più svariati, dall’inadeguatezza genitoriale (tossicodipendenze, alcolismo), agli abusi e maltrattamenti. I bimbi, così allontanati, vivono un trauma profondo. Nella notte piangono perché sentono la mancanza dei fratelli, odiano intensamente perché si sentono privati dell’amore materno, si chiede loro di capire troppo, troppo presto. Anche se spesso sembrano più adulti di quello che sono, hanno un sostanziale bisogno di normalità, di serenità, di famiglia, insomma di una mamma, che anche se non è la loro per natura, può esserne temporaneamente la sostituta, una mamma protempore, ma sempre mamma. Questo è una madre affidataria ed è una realtà in crescita in Italia, grazie anche alla Fondazione onlus L’Albero della Vita, che dal 2006 ha dato una famiglia affidataria ad oltre cento minori. Il libro Due mamme per Flip nasce proprio con l’idea di far conoscere il Progetto Affido della fondazione, in modo tale che più famiglie siano consapevoli di questa opportunità che hanno di aiutare veramente un bambino, sapendo che L’Albero della Vita con la propria èquipe è pronto ad aiutarli e a sostenerli. Perché è giusto ammettere che non è facile essere delle mamme “a scadenza”, non è facile vivere con la consapevolezza che quel ragazzino, che ci è arrivato come un dono, come un dono ci verrà tolto e noi come faremo senza? Tuttavia perché stare per sempre senza, non conoscerlo neppure quel dono? Perché rinunciare a fare un tratto di strada insieme a lui? Solo per paura di soffrire dopo quando è andato via? La paura però è quello che ci frega sempre, ci impedisce di amare veramente, perché amare è sempre rischioso. In questo caso quel rischio vale la pena correrlo, bisogna essere coraggiosi e intelligenti, dobbiamo esserlo per noi e soprattutto per quei bambini, per cui forse non saremo mai la mamma, ma saremo per sempre quella persona speciale che ci ha fatto sentire meno soli, meno impauriti, perché sono loro che hanno giustamente paura.
Un primo passo è prendersi cinque minuti e leggere “Due famiglie per Flip”. Già acquistandolo si può fare qualcosa: sostenere le attività di Fondazione L’Albero della Vita onlus e, nel particolare, il Progetto Affido..
Gli altri passi tocca al cuore e alla mente di ciascuno deciderli, in ogni caso niente paura.
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