Da sempre attenti all’ambiente e alla sostenibilità, anche nell’utilizzo di tessuti riciclati e organici, arrivano la Conscious Exclusive 2016 di H&M, una collezione che contiene anche quelli che in molti hanno definito gli abiti da sposa del marchio low cost, e, in effetti non hanno tutti i torti.
L’idea di base è sempre la medesima, dunque materiali sostenibili, prezzi abbordabili (anche se più elevati della media H&M), la differenza sostanziale per il 2016 è giocata dall’ispirazione: in onore della mostra Fashion Forward – 300 years of Fashion al Musée des Arts Décoratifs il colosso svedese ha deciso di improntare la collezione su di un’eleganza sofisticata e stampa che ricordano veri e propri quadri dipinti. L’intento di mettere sul mercato abiti da sposa è apertamente dichiarato, si tratta di 3 modelli, ma a ben guardare le immagini di collezione io ne aggiungerei almeno altri due, forse non studiati appositamente per il matrimonio, ma facilmente adattabili ad esso, soprattutto in primavera, soprattutto per una sposa che non vuole essere convenzionale, seguire per forza le tradizioni (sarta-atelerie-budget elevato) e, in più, sa di rispettare l’ambiente scegliendo un abito appositamente pensato, disegnato e realizzato in quest’ottica (visto che si tratta di una mia personale interpretazione ve li metterò come ultimi tra le immagini del post!).
La sensazione emanata dalla collezione è davvero particolare e diversa da qualunque collezione H&M io abbia mai visto in questi anni di lavoro (ma anche in quelli precedenti da semplice cliente): sembra di entrare in un mondo parallelo, anzi, di camminare all’interno di un quadro del Botticelli. I modelli pensati appositamente per la sposa sono tutto un fiorire di leggerezza e di dettagli che rendono i modelli preziosi senza appesantirli, un vero sogno in tessuto, senza rinunciare alle linee drappeggiate tipiche dei wedding dress e rendendo la sposa sia ben vestita che “rispettosa” di uno stile di vita etico.
Il volto della campagna Conscious Exclusive 2016 è Julia Restoin Roitfeld che ha dichiarato:
“Uno dei miei pezzi preferiti della collezione è il mini dress asimmetrico ispirato da un dipinto di Gustave Moreau. Adoro il mix di tessuti sostenibili e stampe dal sapore antico. È fantastico poter avere abiti “conscious” ma che sembrano anche pronti per farti sfilare sul red carpet!”
E dal red carpet alla lunga navata che conduce in Chiesa per un matrimonio religioso, o su un tappeto di petali di fiori in campagna per un matrimonio civile in primavera, la strada, a quanto pare, è davvero molto breve.
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