L’ho avuto per tutto il liceo…Anzi, ne avevo due, uno grigio e uno nero e li alternavo a seconda dell’umore e della stagione. Di cosa sto parlando? Dello zaino EASTPAK. Chi non ne ha avuto uno ai tempi del liceo? Certo, noto che ora i tempi sono cambiati e più che zaini in spalla ai giovincelli vedo borse e tracolle, ma noi, figli degli ultimi anni ’80 e liceali dei primi anni ’00 abbiamo avuto gli EASTPAK.
Oltre ad essere indistruttibili sono zaini semplici e senza tempo, quello grigio me l’hanno rubato lo scorso anno (una triste storia), quello nero invece lo uso ancora ogni volta che devo viaggiare, è il mio bagaglio a mano preferito e non so come farei senza. EASTPAK è stato fondato nel 1976, quando Mark Goldman ha trasformato limpresa del padre da una manifattura di zaini e borse militari ad azienda leader nella produzione di accessori funzionali e cool per vivere la città e viaggiare: PER VERI URBAN INSIDER!
Con grande gioia dunque condivido notizia di un’iniziativa davvero lodevole che ha visto coinvolti gli zaini Eastpak e più di 130 giovani artisti provenienti da ogni parte del mondo (Italia compresa):
“Dopo il grande successo della prima edizione, torna EASTPAK Artist Studio, il laboratorio internazionale che invita artisti, designer e giovani creativi da tutto il mondo a esprimere la propria creatività attraverso la personalizzazione dell’iconico Padded Pakr di EASTPAK.Il classico zaino del brand diventa così uno spazio dove liberare la fantasia, una tela bianca a cui oltre 130 artisti (graphic designer, writer, dj, musicisti, chef), da 18 paesi, hanno dedicato il loro cuore, la loro anima e il loro talento artistico. Nascono così oltre 200 opere darte fuori dal comune, che saranno poi vendute dal 19 marzo sul sito www.eastpak.com, a patire da 75 euro, in un’asta a favore dell’associazione no-profit Designers Against AIDS.Tra i protagonisti italiani Andy dei Bluvertigo, Lola e Rocco Toscani dellagenzia creativa italiana La Sterpaia nonché figli del famoso fotografo Oliviero e gli storici street artist milanesi KeyOne e Max Gatto”.
Mi sono persa tra le gallery e ho trovato davvero delle opere meravigliose, originali, colorate e suggestive. Voglio mostrarvene alcune, nella speranza che altri appassionati e nostalgici dello zaino Eastpak decidano di partecipare all’asta e accaparrarsi uno di questi pezzi unici aiutando così l’associazione Designers Against AIDS che dal 2004 si occupa di sensibilizzare i giovani sul tema dell’AIDS, prendendo in prestito e utilizzando elementi della pop-culture per avvicinare i giovani ad un tema che troppo spesso viene dimenticato o sottovalutato.
La mia stima incondizionata va a KeyOne, uno dei primi (se non il primo) writer della scena milanese su cui ho scritto un capitolo intero della mia tesi sul Writng e la Street Art, la sua creatività mi mette sempre di ottimo umore. Piacevolmente sorpresa e colpita anche dalle creazioni della bravissima Arianna Ruffinengo, pittrice, artista e illustratrice genovese di cui vi consiglio caldamente di visitare il sito web, oltre che ammirare le sue gioiose e colorate rivisitazioni dello zaino Eastpak.
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