REBIRTH ITALY: la rinascita del gioiello

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Ho ricevuto qualche tempo fa, e condivido volentieri con tutti voi, il materiale relativo ad un brand completamente Made in Italy:

“Dall’amore per la natura e la tutela dell’ambiente, la passione per la creatività, l’artigianato ela cura dei dettagli, tipica del MADE IN ITALY nasce Rebirth Italy, non solo una linea digioielli, ma una collezione di design, di “sculture da indossare”.

Una collezione ispirata ai monili dell’antica Roma Imperiale e dell’Antico Egitto, culture in cui questo tipo di ornamenti era di fondamentale importanza per la donna, ma anche per l’uomo (basti pensare ai gioielli del Faraone): una forte simbologia di sensualità, status sociale, importanza e ricchezza derivava dall’indossare questi monili e REBIRTH ITALY  ha voluto reinventare questa tipologia di gioiello trasponendola ai giorni nostri, con materiali moderni quali metallo e pelli o tessuti riciclati.

“La LAMINA METALLICA, leggerissima, versatile, anallergica e totalmente riciclabile,mantiene la brillantezza invariata nel tempo. La sua plasmabilità genera un continuo senso di movimento, creando giochi di luce ed effetti di chiaroscuro che esaltano l’incarnato”.

Io ho trovato la collezione assolutamente incantevole e mi ha davvero ricordato i gioielli antichi visti in vari musei in giro per il mondo e mi ha fatto rivivere anche le pagine di alcuni libri sull’Antico Egitto che ho amato molto da ragazzina quando ho vissuto una fase di vera e propria fissazione per gli antichi abitanti delle sponde del Nilo.
La prima domanda che mi sono posta guardando le foto è: “Ma non saranno pesantissimi questi gioielli?” La risposta è presto detta:

“La leggerezza e la morbidezza del metallo rendono “la materia” adattabile al corpo, i bracciali sono tutti ergonomici, la collezione anche in “dimensioni importanti” risulta ultra leggera: una collana pesa 10 grammi, un bracciale grande 25 grammi e gli orecchini lunghi 7 cm, anche solo 2 grammi, evitando quindi il fastidioso senso di tortura a cui noi donne molto spesso ci sottoponiamo pur d’indossare qualcosa che ci piaccia”.

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