Da qualche tempo, nel settore scarpe, stiamo assistendo al diffondersi (pandemico) di un nuovo trend, uno di quei trend che non ho ancora capito se mi piacciono o li aborro (un po’ come le wedges sneakers, insomma). Sto parlando delle flatform shoes, al secolo tutte quelle scarpe la cui suola viene trasformata in un flatform di altezza variabile, spesso bi o tricolor, per look che ricordano molto tendenze punk.
Il flatform si è rapidamente diffuso sia sulle scarpe da donna che su quelle da uomo, c’è chi le ama (perché donano qualche centimetro in più senza ricorrere a scomodi tacchi o alle zeppe), c’è chi li considera un abominio estetico senza precedenti. Come vi accennavo, io non ho ancora preso una decisione in tal senso, mi limito ancora ad osservare e a tirare il pollice in su nei confronti di chi è in grado di portarle con il look giusto e una buona dose di personalità.
Le due ballerine che vedete in alto nella foto sono entrambe di Vagabond, una più bassa in blu elettrico (70€), la nera più alta (80€). In basso invece due modelli derby davvero molto mascolini, a sinistra un modello di Arian con suola platform compensata bicolor (55€) e destra un modello di Nobrand nero con platform sempre nero con un delicata cucitura beige (125€).
Tra le quattro proposte, dovendo proprio scegliere, do la mia preferenza ai modelli derby a cui credo che il flatform doni molto di più, vediamo adesso insieme qualche outfit trovato sul web e apriamo il dibattito: flatform si o flatform no?
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