Capita anche a voi, appena inizia il cambio stagione, di fissarvi con alcuni capi che in qualche modo “vi traghettano” verso la stagione successiva? A me capita ogni anno. Vi spiego meglio: quando dal freschino primaverile si inizia a passare a quel caldo-che non è ancora caldo-soprattutto la mattina quando esci per andare a lavorare, è difficile decidere cosa indossare. Soprattutto perché appunto si va in ufficio e non ad una scampagnata al parco in cui vestirsi tranquillamente a cipolla e sfoderare la felpa di Minnie sopra la maglietta di Pimpa comprata al mercato (chi d’altra parte non ha una maglietta di Pimpa comprata al mercato?). E quindi finisco sempre per “nascondermi” dentro (o dietro?) capi che mi fanno sentire vagamente a posto e, non so perché, mi fanno pensare “sono troppo primaverile, yeah!”.
Forse sto solo cercando delle scuse per giustificare le mie monomanie, e forse avrei bisogno dell’intervento di una lettrice esperta non tanto di ultime tendenze quanto di psicologia, ma tant’è. Ultimamente non mi separo mai dai seguenti capi feticcio:
Camicia di Jeans della EDC. Magari stirata rende meglio l’idea, ma le foto che ho trovato online la vedono tutte in stile “notte all’addiaccio”, eppure vi assicuro che portata aperta con una tshirt bianca, pantaloni neri, una cintura a stringere sotto il seno e un filo di tacchi, fa la sua porca figura.
(Lo so che avevo appena concluso il discorso “ufficio” ma è anche vero che non lavoro in banca, quindi nei limiti del decente posso osare anche oltre al tailleur)
Spuntate ultra-flat della linea Conscious Collection di H&M. I 12 euro e poco più meglio spesi della mia vita, è come indossare le ciabatte. Sono davvero comodissime e danno anche quel tocco in più al mio abituale abbigliamento che gode delle varianti; jeans, camicia o t-shirt bianca, ballerine – pantaloni neri, camicia o t-shirt bianca, ballerine.
Qualche giorno fa ho messo i tacchi per un importante incontro di lavoro in Fiera: evento! (ma avevo comunque queste nascoste nell’anti fashionistissima borsa che uso per portare il pranzo avanti-indietro casa ufficio. Vita da precarie!).
Lui è il mio amico Owl. Me l’ha regalato il moroso mesi fa dopo aver notato che lo guardavo con occhi adoranti nel reparto accessori di Stradivarius. Dalla foto non si capisce ma si tratta di un lunga collana e di un ciondolo piuttosto grosso. Che adoro portare quando nei miei consueti outfit (odio questa parola) sopradescritti interviene qualche nota di beige, o bronzo o giù di lì.
Io colleziono gufi di ogni foggia, dimensione e colore. Se volete farmi contenta sapete cosa regalarmi.
La banalità di questo post è disarmante. Cercate di perdonarmi lo scarsissimo tempo degli ultimi giorni. A brve succose novità che riguardano la sottoscritta e il template di questo blog e la seconda intervista in copartnership con Dols.net.
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