Experience Fresh, questo il nome dell’evento che mi ha vista ospite, insieme a colleghi di blogger da tutto l’Europa, di Panasonic all’IFA Berlino 2016. Un evento nell’evento, a dire la verità, perché per noi sono state organizzate delle attività specifiche, volte ad un’immersione a 360° nel mondo del food.
Siamo partiti da uno showcooking direttamente in fiera, accompagnato da una illuminante presentazione di The Future Laboratory : scopo della giornata quello di unire i trend dell’Europa Occidentale con l’identità giapponese. Quel che è certo è che il concetto di lifestyle sta radicalmente cambiando negli ultimi anni, così come sta cambiando il modo in cui tutti noi ci approcciamo alle esperienze, anche a quelle culinarie, grazie ad un melting pot continuo, e ad uno scambio di tradizioni che si rivela, grazie anche alla tecnologia, più semplice che in passato.
Intuendo questi cambiamenti Panasonic si inserisce nel contesto con una visione strategica: se all’alba dei tempi il cibo fresco, quello che forse oggi chiameremmo “a chilometro zero”, era l’unica alternativa, negli anni ’50 con il boom economico è arrivato anche il boom dei supermercati e dei prodotti industriali, delle conserve, il tutto in un’ottica di risparmio e massimizzazione del consumo insieme. Oggi si assiste, forse in seguito ad una saturazione, ad un ritorno a quel consumo del “fresco”, dei prodotti che arrivano dalla terra. Non a caso assistiamo ad un nuovo boom, quello dei negozi specializzati nella vendita di prodotti freschi e biologici, anche online (basti vedere in Italia il successo di Cortilia, giusto per fare un nome) e ad un cambio di atteggiamento nei confronti del rapporto con il cibo, la cucina, l’attenzione alle materie prime. Insomma, la tendenza si è ribaltata e il nostro lifestyle attuale non è poi così lontano da uno stile di vita tipico della cultura e tradizione giapponese.
Salute, gusto, creatività, design, tutti questi elementi ispirano e guidano lo sviluppo della linea di elettrodomestici da cucina Panasonic, la freschezza che ispira l’alta cucina, e proprio questi sono stati utilizzati per preparare delle ottime pietanze nello showcooking di cui vi accennavo. Dal sorbetto di fico con aroma vaporizzato di foglia di fico, al pane con lievito madre guarnito con burro di nocciola fresco, al filetto di trota salmonata con una salsa di acetosella, limoncina e crescione, il palato ha sussultato per un paio d’ore, in un crescendo di sapori sorprendenti, ancora più sorprendenti pensando alla semplicità degli ingredienti utilizzati e della rapida preparazione.
Il viaggio nei sapori prosegue tra le strade di Berlino, il nostro tour inizia da LIQUID GARDEN (Stargarderstrasse 72 – 10437, Berlin), qui esploriamo il concetto di “super food” (avete mai sentito parlare della spirulina?), ma più in generale Nils Bernau, il proprietario, ci spiega e ci fa assaggiare una varietà pressoché infinita di smoothies, centrifughe e zuppe, tutte con proprietà differenti, e, ovviamente, una stagionalità ben precisa. Seconda tappa PAPER AND TEA (Alte Schönhauser Strasse 50 10623 Berlin-Mitte, Berlin), il tipico posto, per una come me, “to die for”. Non sarei più voluta venir via da questo angolo di bellezza, nel cuore di una delle mie zone preferite della città per lo shopping di nicchia, dove si fondono la vendita e la degustazione del té con la proposta di oggettistica a tema (avessi avuto un bagaglio da imbarcare non si sarebbe salvata nemmeno una tazzina!) e idee regalo, diari, biglietti, in carta. Ecco spiegato il “paper” del nome.
Si prosegue con KOPPS (Linienstrasse 94 10115 – Berlin) al momento uno dei ristoranti vegani più in della città, considerando, oltretutto, che dal 2014 in poi è proprio Berlino ad aggiudicarsi la palma della città più vegan friendly d’Europa. In questo ristorante assaggiamo una serie di pietanze ispirate ai piatti tipici della cucina tedesca rivisitati in chiave vegan. Ecco, pur apprezzando in generale la sperimentazione di tipologie innovative di cucina, devo ammettere, con la sincerità che mi contraddistingue che non sono riuscita ad apprezzare fino in fondo gli assaggi proposti, il limite di comprendere a fondo la cultura vegana è tutto mio, me ne rendo conto e faccio ammenda. D’altra parte la perplessità è durata poco perché la nostra ultima tappa di questo Berlin Food Safari è uno dei miei posti del cuore a Berlino, ovvero il KATZ ORANGE (Bergstrasse 22 10115 – Berlin), questo posto è molto più di un ristorante, non fosse altro per la magnifica scenografia che vi troverete ad osservare all’ingresso: si tratta di un antico ex birrificio (non nel senso di locale, ma proprio di azienda produttrice), ristrutturato, mantenendo uno stile rustico e industriale al contempo. Si gusta un’ottima cena fatta di piatti che mixano sapientemente la cucina regionale e tradizionale e nuove tendenze del mondo del food (sì, anche quelle che strizzano l’occhio all’organico). Insomma, l’experience fresh per eccellenza.
Un grazie a Panasonic Italia e ai colleghi blogger europei che è stato un piacere conoscere e frequentare per questa esperienza, io torno a sperimentare con il mio Slow Juicer con qualche idea di ricetta in più, sperando al più presto di aver modo di farvi conoscere altre esperienze con gli elettrodomestici da cucina Panasonic.
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