Mercatini di Natale in Belgio: un viaggio tra Liegi, Mons e Bruxelles

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Immaginate di ricevere una mail che ha come oggetto “Mercatini di Natale in Belgio“. Mi sono illuminata tutta, come le lucine sull’albero decorato e non c’è niente da fare, anche se in questo periodo allontanarsi dall’ufficio anche solo per pochi giorni è un’arma a doppio taglio, l’istinto di partire prevale su tutto. Un viaggio tra Liegi, Mons e Bruxelles in compagnia dell’Ente del Tursimo Belgio e Vallonia e di due colleghe travel blogger Manuela Vitulli e Wanda Benati. Un blog tour speciale, che mi ha permesso quest’anno di congelare lo spirito da Scrooge e lasciarmi coinvolgere nella magia che solo queste feste sanno creare, e c’è da dire che, per quanto ci proviamo anche qui in Italia, l’atmosfera che si respira più al nord è davvero magica.

Tutto è iniziato da Liegi e dalla visita al Palais Des Glaces Disneyland Ice Dream, nella prestigiosa Place des Guillemins è stato allestito uno spazio per questo festival delle sculture di ghiaccio famoso in tutto il mondo. All’interno la temperatura scende a -6 gradi, ma lo shock termico è ben presto superato grazie al fascino prodotto da queste sculture eccezionali. Mentre la Bella Addormentata sembra farti l’occhiolino da un lato, dall’altro trovi Biancaneve, Pinocchio, la Bella e la Bestia, tutti i personaggi di Alice in Wonderland e ancora Capitan Uncino, i nanetti… I bambini girano contenti senza credere ai loro occhi, gli adulti fotografano per catturare l’attimo e tornare un po’ bambini anche loro.

Capitan Uncino disney statue ghiaccio

Pinocchio statue di ghiaccio Belgio

La visita prosegue in giro per Liegi sotto l’egida di una guida che ben conosce la storia delle città e che, nonostante il poco tempo a disposizione e il buio che incombe presto nel pomeriggio, ci porta alla scoperta di un angolo speciale da cui si gode di una vista su tutti i tetti della città. I Sentiers des Coteaux, conosciuti anche come Les Terrasses, le terrazze, girano attorno ad un dedalo di stradine in cui la natura è lasciata a fare il suo corso, con i colori dell’autunno arrivato un po’ in ritardo quest’anno. Anche se sono un po’ nascoste dagli itinerari turistici comuni, mi hanno colpita particolarmente. Mi sono immaginata seduta su una panchina a riflettere, a scrivere, a prendere appunti, circondata dal silenzio e da qualche timido click della macchina fotografica.

Le terrazze di Liegi Belgio

Liegi le terrazze

Paesaggio dalle terrazze di Liegi

Vista di Liegi dalle terrazze

La sera abbiamo vissuto in prima persona l’inaugurazione del Villaggio di Natale, un enorme spazio nel centro città che vede la presenza di ben 200 chalet dedicati alla vendita dell’artigianato locale, ma soprattutto e per fortuna, delle specialità gastronomiche. E infatti, niente ristoranti, via di street food: un assaggio continuo di gusti nuovi, saporiti e speziati, da bagnare, e come poteva essere altrimenti, con un’ottima media locale, la birra Curtius è la bière Liégeoise, prodotta artigianalmente proprio in città, e per chi ama le chiare belle forti (7.5) come la sottoscritta è un vero piacere prima del sonno ristoratore al Crowne Plaza.

Il secondo giorno si apre con un sole splendente e un cielo azzurro terso, di quelli che sono le belle giornata fredde riescono a regalarti. Un viaggio in macchina ci porta a Mons, cittadina medievale dal fascino incredibile, scelta come Capitale della Cultura Europea 2015. Anche in questa seconda giornata siamo molto fortunati perché troviamo una guida eccezionale che ci porta, pur con il poco tempo a disposizione, a visitare alcuni luoghi imperdibili: la Grand Place, con tutti i suoi caffè all’aperto, centro nevralgico della città e anche affaccio de l’Hotel de Ville, edificio in stile gotico, imponente e maestoso, sede del Municipio. Proprio di fianco all’ingresso si trova una scimmia di ghisa nota come Singe du Grande Garde, un porta fortuna la cui testolina va accarezzata con la mano sinistra, potevo non farlo?

Mons Belgio paesaggio

Singe du Grande Garde Mons

Proseguiamo il giro e visitiamo la Collégiale Ste-Waudru, una bella chiesa in stile gotico-brabantino. La vita religiosa della città si sviluppa tutta qui, da qui partono anche le celebrazione della famosa Doudou o Ducasse, la festa della patrona, un evento folcloristico sentitissimo da tutti gli abitanti della città ma anche dai turisti che ogni anno accorrono numerosi per assistere alle celebrazioni. A passeggio per le vie medievali ci imbattiamo nell’enorme installazione The Passenger di Arne Quinze, realizzata appositamente come benvenuto in città per tutti coloro che visiteranno Mons nella sua annata come Capitale della Cultura. Fittissimo il programma, molti i visitatori attesi, a me piacerebbe  tornarci e vi consiglio di visitare il sito dedicato per conoscere iniziative e appuntamenti.

Mons Capitale Cultura 2015

Dopo un lauto pranzo da “O mezzo”, ristorante dell’hotel Dream a Mons in cui si possono gustare numerosi piatti della tradizione italiana rivisitati con un tocco belga, siamo ripartite alla volta di Bruxelles. Ad attenderci ancora un guida che, sfidando il freddo, ci ha condotto in una passeggiata tardo pomeriggio/serale per la città, addobbata a festa, con i mercatini di Natale appena inaugurati a creare un atmosfera festosa che coinvolgeva in egual modo i cittadini, i turisti e i tantissimi giovani universitari e non che riempiono la città. Il momento più emozionante è stato sicuramente lo spettacolo di luci e musica nella Grand Place, un luogo che già colpisce per la sua maestosità e bellezza (non a caso è stata inserita nel 1998 tra i patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO). Circa 20 minuti di colori e suoni che si intersecano alla perfezione lasciando grandi e piccini letteralmente a bocca aperta. Un giro per le straordinarie vetrine addobbate a festa del centro, una sosta rigenerante da Laurent Gerbaud Chocolatier che, in piena produzione natalizia, ha comunque trovato il tempo di fermarsi con noi per due chiacchiere e dei graditissimi assaggi (lo zenzero ricoperto di cioccolato fondente, vogliamo parlarne?). Infine la cena da François per assaggiare le deliziose e tipiche croquettes de crevettes e una passeggiata tra gli chalet dei villaggi del Natale, affollatissimi di persone intente a fare acquisti, bere una birra o del vin brulè, attendere un giro sulla ruota panoramica illuminata…

La Grande Place Bruxelles Natale

Laurent Gerbaud Chocolatier Bruxelles

Natale a Bruxelles Grande Place

Vetrine di Natale a Bruxelles

Villaggio di Natale Bruxelles 2014

Pernottamento e colazione al Motel One di Bruxelles, di recente apertura e super consigliato per la struttura minimal ma funzionale, i prezzi accessibili e soprattutto il concept molto anglosassone di condivisione (la colazione si fa in enormi tavolate tutti insieme!). L’ultima giornata in Belgio si apre con la visita al Museo Magritte, inagurato nel 2009 questo museo si struttura in modo particolare, in un percorso che si snoda dall’alto verso il basso e ripercorre in modo impeccabile e anche emozionante tutta la vita dell’artista. Pareti minimal, costellate dalle sue citazioni più famose e uno spazio arioso tra un’opera e l’altra, permettono di godersi con tranquillità il genio. Magritte va studiato e compreso, a molti non piace, io lo adoro.

Dalla storia alla contemporaneità con la visita al Moof Museum, un museo del fumetto che raccoglie i personaggi della tradizione comics belga ampia e di successo, con un focus particolare su quelli che noi conosciamo come “Puffi”. Sapevate che Les Schtroumpfs, questo il nome originale, sono stati creati dal fumettista belga Peyo?

Moof Museum Bruxelles

Un altro pranzo tipico presso uno dei ristoranti storici di Bruxelles: Chez Leon, qui finalmente assaggiamo le patatine fritte (di cui sono tantissimi paesi a contendersi la paternità, Belgio compreso) e tutta una serie di prelibatezze di carne e pesce. Con la pancia piena e il sorriso ci prepariamo per i primi saluti, Manuela infatti si dirige in aeroporto mentre io e Wanda proseguiamo con la tappa al nuovissimo Chocolate Village, un museo del cioccolato, non solo belga, ma di tutto il mondo, in cui è possibile non solo osservare ma anche degustare, grazie alle dimostrazioni dei cioccolatieri. Dopo tutta questa dolcezza è il momento della partenza anche di Wanda e io rimango sola con la nostra instancabile guida Amalia per una visita al simbolo di Bruxelles l’Atomium. Una visita emozionante, anche se sotto la pioggia, perché ho avuto la possibilità di vedere una mostra splendida e proprio per questo ho deciso di parlarvene in un post a parte.

Che dire, dunque, di questo intenso viaggio? Che tre città in tre giorni è possibile con un po’ di organizzazione, anche avvalendosi dei collegamenti ferroviari che sono efficienti e frequenti, che vale la pena vivere le atmosfere delle feste natalizie e scoprire in una volta sola bellezze culturali, curiosità gastronomiche e anche popolari. Sul sito Belgio Turismo sono a disposizione molte informazioni per organizzare al meglio il proprio viaggio, e anche tramite i Social Network come Facebook e Twitter si ottengono risposte efficaci in breve tempo. Quando partite? 🙂

Preparazione cioccolatini

Atomium Bruxxelles turismo

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